Die Diplomarbeit hat den Zweck, die „neuheidnische“ Komponente der nationalsozialistischen „politischen Religion“ zu untersuchen, insbesondere durch die Analyse der Rituale, die während der Nürnberger Reichsparteitage durchgeführt wurden. Nachdem die Diplomarbeit die ideologischen Grundlagen analysiert hat, die die nationalsozialistischen Intellektuellen entwickelten, um die Wiederherstellung der klassischen religiösen Tradition zu begründen, untersucht sie die Rituale dieser riesigen nationalsozialistischen jährlichen Versammlungen. Insbesondere unterstreicht die Arbeit die Rolle des Lichtes und der Dunkelheit in den Ritualen (durch die Analyse der Figuren von Apollo und Dionysos in der nationalsozialistischen politischen Religion), den Kult der Kameradschaft, den Geist des Wettkampfes und des Militarismus, Winckelmanns Ideal von Schönheit und abschließend die feierliche Zelebration des Gefallenenkultes. Am Schluss prüft man die Figur des Führers, indem man ihren Sakralisierungsprozess durch das Vorbild von Julius Caesar und, später, der römischen Kaiser hervorhebt.

La tesi di laurea si propone di studiare la componente “neopagana” all’interno della “religione politica” nazista, soffermandosi, in particolare, sull’analisi dei rituali messi in scena durante i Reichsparteitage di Norimberga. Dopo aver esaminato i fondamenti ideologici sviluppati dagli intellettuali nazisti al fine di giustificare il recupero della tradizione religiosa del mondo classico, la tesi prende in esame i rituali di queste grandi adunate annuali naziste. L’elaborato mette in evidenza, in particolar modo, il ruolo della luce e delle tenebre nei rituali (attraverso l’analisi delle figure di Apollo e Dioniso all’interno della religione politica nazista), il culto del cameratismo, lo spirito agonale e militarista, l’ideale di bellezza di Winckelmann e infine la solennità della celebrazione del culto dei caduti. Nella conclusione, si prende in esame la figura del Führer, sottolineandone il processo di sacralizzazione attraverso il modello di Giulio Cesare e, in seguito, degli imperatori romani.

Nazismo e religioni antiche: il caso dei Reichsparteitage di Norimberga

PORTO, GABRIELE
2023/2024

Abstract

La tesi di laurea si propone di studiare la componente “neopagana” all’interno della “religione politica” nazista, soffermandosi, in particolare, sull’analisi dei rituali messi in scena durante i Reichsparteitage di Norimberga. Dopo aver esaminato i fondamenti ideologici sviluppati dagli intellettuali nazisti al fine di giustificare il recupero della tradizione religiosa del mondo classico, la tesi prende in esame i rituali di queste grandi adunate annuali naziste. L’elaborato mette in evidenza, in particolar modo, il ruolo della luce e delle tenebre nei rituali (attraverso l’analisi delle figure di Apollo e Dioniso all’interno della religione politica nazista), il culto del cameratismo, lo spirito agonale e militarista, l’ideale di bellezza di Winckelmann e infine la solennità della celebrazione del culto dei caduti. Nella conclusione, si prende in esame la figura del Führer, sottolineandone il processo di sacralizzazione attraverso il modello di Giulio Cesare e, in seguito, degli imperatori romani.
ITA
Die Diplomarbeit hat den Zweck, die „neuheidnische“ Komponente der nationalsozialistischen „politischen Religion“ zu untersuchen, insbesondere durch die Analyse der Rituale, die während der Nürnberger Reichsparteitage durchgeführt wurden. Nachdem die Diplomarbeit die ideologischen Grundlagen analysiert hat, die die nationalsozialistischen Intellektuellen entwickelten, um die Wiederherstellung der klassischen religiösen Tradition zu begründen, untersucht sie die Rituale dieser riesigen nationalsozialistischen jährlichen Versammlungen. Insbesondere unterstreicht die Arbeit die Rolle des Lichtes und der Dunkelheit in den Ritualen (durch die Analyse der Figuren von Apollo und Dionysos in der nationalsozialistischen politischen Religion), den Kult der Kameradschaft, den Geist des Wettkampfes und des Militarismus, Winckelmanns Ideal von Schönheit und abschließend die feierliche Zelebration des Gefallenenkultes. Am Schluss prüft man die Figur des Führers, indem man ihren Sakralisierungsprozess durch das Vorbild von Julius Caesar und, später, der römischen Kaiser hervorhebt.
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