Introduzione e razionale dello studio L'ormonoterapia riveste ormai grande importanza nella cura del carcinoma mammario: essa viene infatti prescritta a tutte le pazienti con positività per il recettore estrogenico, come unico trattamento o dopo chemioterapia associata o meno a terapia target anti HER2, a seconda dello stadio e dell'espressione di HER2. Per una percentuale sempre maggiore di pazienti viene scelta come ormonoterapia un trattamento con inibitori dell'aromatasi. Tali farmaci sono in grado di produrre nella paziente un azzeramento totale dei livelli di estrogeno, ormone che ha anche effetti concernenti l'ambito psicologico. Lo scopo di questo studio è verificare se il trattamento adiuvante con inibitori dell'aromatasi determini un aumento dei livelli di ansia e di depressione e determini un eventuale alterazione sull'immagine corporea delle pazienti. Ho inoltre analizzato la gestione di ansia, depressione e alterazioni dell'immagine corporea da parte degli infermieri del day hospital oncologico dell' A.O. San Lorenzo di Carmagnola. Materiali e metodi Sono state arruolate 43 a ciascuna delle quali sono stati somministrati i questionari ¿Hospital Anxiety and Depression Scale¿ (HADS) e ¿Body Image Scale¿ BIS (Versione 3). Sono quindi stati raccolti dalla cartella clinica i dati relativi al trattamento chirurgico, all'esame istologico e immunoistochimico, all'eventuale trattamento chemioterapico, all'eventuale trattamento con anticorpo monoclonale anti HER-2, e alla terapia ormonale in atto. Una valutazione basale viene fatta prima dell'inizio di ogni trattamento, al momento dell'inclusione delle pazienti nello studio. Una seconda valutazione è stata fatta a tre mesi dall'inizio del trattamento sono stati somministrati i questionari della valutazione basale. I dati sono stati inseriti in apposito database informatico, atto ad effettuare le elaborazioni statistiche (SPSS 16.0). Le caratteristiche della popolazione in studio sono state ricavate mediante le comuni statistiche descrittive. La relazione tra ormonoterapia in atto e livelli ansioso-depressivi è stata valutata mediante statistiche di contingenza impiegando il test Chi-quadro per trend. Risultati e conclusioni Il presente studio prende in considerazione un campione relativamente poco numeroso di pazienti. La stragrande maggioranza di esse sono in corso di ormonoterapia adiuvante; parte di esse ha inoltre in precedenza effettuato chemioterapia adiuvante in base alla valutazione dei fattori di rischio per recidiva. I risultati non mostrano differenze statisticamente significative nei livelli di ansia e di depressione, né confrontando tutte le pazienti in ormonoterapia con le pazienti non in ormonoterapia, per negatività recettoriale, né confrontando le sole pazienti in ormonoterapia con inibitori dell'aromatasi con le pazienti in ormonoterapia con tamoxifene o non in ormonoterapia. E'tuttavia da considerare che parte delle pazienti arruolate erano in trattamento ormonoterapico da poco tempo; un eventuale effetto sui livelli di ansia e di depressione potrebbe manifestarsi clinicamente solo dopo anni di ormonoterapia. Il campo concernente la sintomatologia ansioso-depressiva e l'immagine corporea configura come figura di riferimento quella dell'Infermiere, che è il professionista sanitario che si trova più a contatto con il paziente, ed è quindi in grado di porre attenzione a tipi di sintomatologia che possono sfuggire nel corso della visita medica, anche perché spesso sottovalutati dalle pazienti. Futuri studi su questi argomenti dovranno avvalersi di una stretta collaborazione tra Infermiere e Medico, che a tutt'oggi è ancora limitata per quanto riguarda il campo della ricerca clinica.
ANSIA, DEPRESSIONE E IMMAGINE CORPOREA IN DONNE CON CANCRO AL SENO, IN TERAPIA ADIUVANTE ORMONALE
GARZA, CRISTINA
2010/2011
Abstract
Introduzione e razionale dello studio L'ormonoterapia riveste ormai grande importanza nella cura del carcinoma mammario: essa viene infatti prescritta a tutte le pazienti con positività per il recettore estrogenico, come unico trattamento o dopo chemioterapia associata o meno a terapia target anti HER2, a seconda dello stadio e dell'espressione di HER2. Per una percentuale sempre maggiore di pazienti viene scelta come ormonoterapia un trattamento con inibitori dell'aromatasi. Tali farmaci sono in grado di produrre nella paziente un azzeramento totale dei livelli di estrogeno, ormone che ha anche effetti concernenti l'ambito psicologico. Lo scopo di questo studio è verificare se il trattamento adiuvante con inibitori dell'aromatasi determini un aumento dei livelli di ansia e di depressione e determini un eventuale alterazione sull'immagine corporea delle pazienti. Ho inoltre analizzato la gestione di ansia, depressione e alterazioni dell'immagine corporea da parte degli infermieri del day hospital oncologico dell' A.O. San Lorenzo di Carmagnola. Materiali e metodi Sono state arruolate 43 a ciascuna delle quali sono stati somministrati i questionari ¿Hospital Anxiety and Depression Scale¿ (HADS) e ¿Body Image Scale¿ BIS (Versione 3). Sono quindi stati raccolti dalla cartella clinica i dati relativi al trattamento chirurgico, all'esame istologico e immunoistochimico, all'eventuale trattamento chemioterapico, all'eventuale trattamento con anticorpo monoclonale anti HER-2, e alla terapia ormonale in atto. Una valutazione basale viene fatta prima dell'inizio di ogni trattamento, al momento dell'inclusione delle pazienti nello studio. Una seconda valutazione è stata fatta a tre mesi dall'inizio del trattamento sono stati somministrati i questionari della valutazione basale. I dati sono stati inseriti in apposito database informatico, atto ad effettuare le elaborazioni statistiche (SPSS 16.0). Le caratteristiche della popolazione in studio sono state ricavate mediante le comuni statistiche descrittive. La relazione tra ormonoterapia in atto e livelli ansioso-depressivi è stata valutata mediante statistiche di contingenza impiegando il test Chi-quadro per trend. Risultati e conclusioni Il presente studio prende in considerazione un campione relativamente poco numeroso di pazienti. La stragrande maggioranza di esse sono in corso di ormonoterapia adiuvante; parte di esse ha inoltre in precedenza effettuato chemioterapia adiuvante in base alla valutazione dei fattori di rischio per recidiva. I risultati non mostrano differenze statisticamente significative nei livelli di ansia e di depressione, né confrontando tutte le pazienti in ormonoterapia con le pazienti non in ormonoterapia, per negatività recettoriale, né confrontando le sole pazienti in ormonoterapia con inibitori dell'aromatasi con le pazienti in ormonoterapia con tamoxifene o non in ormonoterapia. E'tuttavia da considerare che parte delle pazienti arruolate erano in trattamento ormonoterapico da poco tempo; un eventuale effetto sui livelli di ansia e di depressione potrebbe manifestarsi clinicamente solo dopo anni di ormonoterapia. Il campo concernente la sintomatologia ansioso-depressiva e l'immagine corporea configura come figura di riferimento quella dell'Infermiere, che è il professionista sanitario che si trova più a contatto con il paziente, ed è quindi in grado di porre attenzione a tipi di sintomatologia che possono sfuggire nel corso della visita medica, anche perché spesso sottovalutati dalle pazienti. Futuri studi su questi argomenti dovranno avvalersi di una stretta collaborazione tra Infermiere e Medico, che a tutt'oggi è ancora limitata per quanto riguarda il campo della ricerca clinica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/112609