I disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) vanno a costituire un gruppo di disordini in cui una determinata funzione (come la lettura, il calcolo o la scrittura) risulta essere danneggiata. Uno dei disturbi dell'apprendimento più conosciuto, e su cui sono stati condotti molti studi, è appunto la dislessia. Nonostante le molte ricerche condotte su tale sindrome, vi sono ancora molti dubbi sulle possibili cause d'insorgenza. L'ipotesi dominante per molto tempo è stata quella secondo cui la dislessia fosse dovuta a un problema di tipo fonologico. Tuttavia negli anni più recenti, all'interno del dibattito riguardante l'eziologia di tale disturbo, ha cominciato ad assumere un'importanza rilevante l'ipotesi per cui esso potesse essere dovuto non necessariamente a un deficit fonologico, ma anche a un deficit dell'attenzione visuo-spaziale. Il lavoro seguente si pone come obiettivo quello di passare in rassegna una serie di studi che si sono proposti di verificare la presenza di altre cause che potrebbero concorrere allo sviluppo di tale sindrome. Infatti, nei soggetti dislessici sono stati osservati svariati deficit che interessano capacità cognitive differenti. Tutti questi deficit hanno spinto gli studiosi a modificare la prospettiva dominante. La sola teoria fonologica non basta a spiegare la presenza di tutte queste problematiche. È più probabile, quindi, che la causa della dislessia non sia unica, ma che più cause concorrano allo sviluppo di tale disturbo.
Dislessia e Teoria dell'Attenzione
CALABRESE, FEDERICA
2010/2011
Abstract
I disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) vanno a costituire un gruppo di disordini in cui una determinata funzione (come la lettura, il calcolo o la scrittura) risulta essere danneggiata. Uno dei disturbi dell'apprendimento più conosciuto, e su cui sono stati condotti molti studi, è appunto la dislessia. Nonostante le molte ricerche condotte su tale sindrome, vi sono ancora molti dubbi sulle possibili cause d'insorgenza. L'ipotesi dominante per molto tempo è stata quella secondo cui la dislessia fosse dovuta a un problema di tipo fonologico. Tuttavia negli anni più recenti, all'interno del dibattito riguardante l'eziologia di tale disturbo, ha cominciato ad assumere un'importanza rilevante l'ipotesi per cui esso potesse essere dovuto non necessariamente a un deficit fonologico, ma anche a un deficit dell'attenzione visuo-spaziale. Il lavoro seguente si pone come obiettivo quello di passare in rassegna una serie di studi che si sono proposti di verificare la presenza di altre cause che potrebbero concorrere allo sviluppo di tale sindrome. Infatti, nei soggetti dislessici sono stati osservati svariati deficit che interessano capacità cognitive differenti. Tutti questi deficit hanno spinto gli studiosi a modificare la prospettiva dominante. La sola teoria fonologica non basta a spiegare la presenza di tutte queste problematiche. È più probabile, quindi, che la causa della dislessia non sia unica, ma che più cause concorrano allo sviluppo di tale disturbo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/112608