Background: people who lives in nursing homes are extremely elderly with significant cognitive and functional impairment, suffering pluripatologie often treated with polipharmacotherapy. Objectives: the first aim is to investigate the level of knowledge of nurses, working in nursing homes, about the therapies given to the guests. The second aim is to carry out an analysis about the number and types of medications taken by guests of two nursing homes. Materials and Methods: a questionnaire was developed and then administered to 35 nurses of 20 Cuneo's nursing home residences. At the same time I collected datas about the number and the type of active principles given to 129 elderly living in 2 RSA ("Ospedale Ricovero" - Chiusa Pesio and "Mater Amabilis Centro" - Cuneo). Results: the nurses who responded to the questionnaire have an average age of 30.97 years, the majority (65.7%) graduated from less than 5 years; 85.7% of them says that they know the therapeutic indications of more than 90% of the drugs administered. The main side effects are known only by 51.7% of interviewees. 94.3% of them operates independently PRN medication. There is a systematic review of the therapie periodically administered in the 71,4% of the structures. There is yet an inadequate knowledge of potentially dangerous drugs that are given to the elderly according to the Criteria of Beers. The phenomenon of polipharmacotherapy (more than 6 daily medications) exist in 58.9% of 129 guests. Antipsychotic drugs are taken by 53.48% of the people. Conclusion: this study reveals a good knowledge of the nurses that work in this residential facilities about the drug therapies they given. They report a good managerial autonomy but they still have to improve the knowledge of side effects of drugs and especially those with a low therapeutic range. this study also shows that, despite the fact that there is a good periodical revision of the therapies given in this facilities, polypharmacy is still extremely significant. Key words: Polipharmacotherapy, elderly, nursing home residences, nurses.
Introduzione: le persone ospiti delle RSA sono estremamente anziane con significativa compromissione cognitiva e funzionale, affette da pluripatologie per cui spesso trattate con polifarmacoterapia. Obiettivo: primo obiettivo indagare il livello di conoscenza degli infermieri, che lavorano in RSA, sulle terapie che vengono somministrate agli ospiti. Il secondo obiettivo è quello di svolgere un'indagine conoscitiva circa il numero e le tipologie di farmaci, assunti dagli ospiti di due RSA. Materiale e Metodi: é stato elaborato un questionario e successivamente somministrato a 35 infermieri di 20 strutture residenziali per anziani del cuneese; contemporaneamente ho raccolto i dati relativi al numero e alla tipologia dei principi attivi somministrati a 129 anziani di 2 RSA ("Ospedale Ricovero" - Chiusa Pesio e "Mater Amabilis Centro" - Cuneo). Risultati: gli infermieri che hanno risposto al questionario risultano avere un'età media di 30,97 anni, la maggior parte (65,7%) di essersi laureati da meno di 5 anni; l'85,7% di essi riferisce di conoscere le indicazioni terapeutiche di oltre il 90% dei farmaci che somministra. I principali effetti collaterali sono conosciuti solo dal 51,7% degli intervistati. Il 94,3% di essi gestisce in autonomia la terapia al bisogno. Nel 71,4% delle strutture è prevista una revisione sistematica periodica delle terapie. Risulta ancora carente la conoscenza dei farmaci potenzialmente pericolosi negli anziani classificati secondo i criteri di Beers. Il fenomeno della plurifarmacoterapia (oltre 6 farmaci quotidiani) è osservato nel 58,9% dei 129 ospiti. I farmaci antipsicotici vengono assunti da 53,48% delle persone. Conclusioni: questo lavoro rivela una buona conoscenza da parte degli infermieri, che lavorano in RSA, circa la terapia farmacologica somministrata. Riferiscono una buona autonomia gestionale ma ancora da implementare la conoscenza degli effetti collaterali dei farmaci e soprattutto quelli con un basso range terapeutico. Emerge inoltre che nonostante la buona pratica della revisione periodica delle terapie in atto nelle strutture, la polifarmacoterapia risulta essere estremamente significativa. Parole chiave: polifarmacoterapia, anziano, RSA, Infermieri.
"La terapia farmacologica nel paziente anziano, indagine conoscitiva nelle residenze per anziani del Cuneese"
BAGNIS, GIULIA
2014/2015
Abstract
Introduzione: le persone ospiti delle RSA sono estremamente anziane con significativa compromissione cognitiva e funzionale, affette da pluripatologie per cui spesso trattate con polifarmacoterapia. Obiettivo: primo obiettivo indagare il livello di conoscenza degli infermieri, che lavorano in RSA, sulle terapie che vengono somministrate agli ospiti. Il secondo obiettivo è quello di svolgere un'indagine conoscitiva circa il numero e le tipologie di farmaci, assunti dagli ospiti di due RSA. Materiale e Metodi: é stato elaborato un questionario e successivamente somministrato a 35 infermieri di 20 strutture residenziali per anziani del cuneese; contemporaneamente ho raccolto i dati relativi al numero e alla tipologia dei principi attivi somministrati a 129 anziani di 2 RSA ("Ospedale Ricovero" - Chiusa Pesio e "Mater Amabilis Centro" - Cuneo). Risultati: gli infermieri che hanno risposto al questionario risultano avere un'età media di 30,97 anni, la maggior parte (65,7%) di essersi laureati da meno di 5 anni; l'85,7% di essi riferisce di conoscere le indicazioni terapeutiche di oltre il 90% dei farmaci che somministra. I principali effetti collaterali sono conosciuti solo dal 51,7% degli intervistati. Il 94,3% di essi gestisce in autonomia la terapia al bisogno. Nel 71,4% delle strutture è prevista una revisione sistematica periodica delle terapie. Risulta ancora carente la conoscenza dei farmaci potenzialmente pericolosi negli anziani classificati secondo i criteri di Beers. Il fenomeno della plurifarmacoterapia (oltre 6 farmaci quotidiani) è osservato nel 58,9% dei 129 ospiti. I farmaci antipsicotici vengono assunti da 53,48% delle persone. Conclusioni: questo lavoro rivela una buona conoscenza da parte degli infermieri, che lavorano in RSA, circa la terapia farmacologica somministrata. Riferiscono una buona autonomia gestionale ma ancora da implementare la conoscenza degli effetti collaterali dei farmaci e soprattutto quelli con un basso range terapeutico. Emerge inoltre che nonostante la buona pratica della revisione periodica delle terapie in atto nelle strutture, la polifarmacoterapia risulta essere estremamente significativa. Parole chiave: polifarmacoterapia, anziano, RSA, Infermieri.File | Dimensione | Formato | |
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