Il lavoro di ricerca ha inteso effettuare un’analisi comparata delle nuove strutture territoriali denominate COT (Centrali Operative Territoriali ) previste dal DM 77 del 2002 (Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale) all’interno di 3 ASL della Regione Piemonte. Ricorrono nel testo due elementi che sottendono ai temi centrali del lavoro di ricerca: l’ipotesi di un’effettiva innovazione organizzativa e di pensiero delle COT e lo sviluppo di una reale integrazione socio sanitaria nella sua dimensione professionale delle equipe multiprofessionali delle COT, attraverso il contributo dei middle manager del comparto sociale e sanitario. La metodologia del transitional care è assunta quale teoria di riferimento per l’approfondimento di un modello di funzioni specifiche delle COT, unitamente al ruolo dei middle manager del comparto sociale e sanitario, nella costruzione di percorsi di cura lineari ed integrati per le persone con bisogni di salute. Le interviste condotte ai testimoni privilegiati socio sanitari hanno consentito una rielaborazione puntuale degli specifici contributi professionali e delle differenti aspettative degli operatori coinvolti nella progettazione delle COT. L’analisi del ruolo e delle funzioni dell’Assistente Sociale in Sanità è stato ulteriore focus correlato alla tematica di analisi principale, al fine di ipotizzare proiezioni future del contributo di tale professionista, all’interno di un macro contesto organizzativo nel quale si fatica ad evidenziarne un proprio peso specifico. Essendo le COT strutture organizzative di recente implementazione si evidenziano nell’elaborato importanti nodi critici ed interpretativi che non consentono al momento di poter effettuare una valutazione finale complessiva dell’efficienza di tali strutture, elemento questo che sarà possibile rivalutare in futuro dopo un periodo congruo di sperimentazione. Si considera comunque necessaria una certa precauzione nel considerare ad oggi tali strutture un’innovazione nel senso etimologico del termine, in quanto l’attuale organizzazione parrebbe maggiormente richiamare un’idea almeno in parte orientata alla rilettura di esperienze passate.

Le COT : Funzioni, Modelli e Esperienze nella Regione Piemonte Analisi comparata tra Asl TO3, ASL TO4 e ALS TO5

SCANNERINI, LAURA BEATRICE
2023/2024

Abstract

Il lavoro di ricerca ha inteso effettuare un’analisi comparata delle nuove strutture territoriali denominate COT (Centrali Operative Territoriali ) previste dal DM 77 del 2002 (Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale) all’interno di 3 ASL della Regione Piemonte. Ricorrono nel testo due elementi che sottendono ai temi centrali del lavoro di ricerca: l’ipotesi di un’effettiva innovazione organizzativa e di pensiero delle COT e lo sviluppo di una reale integrazione socio sanitaria nella sua dimensione professionale delle equipe multiprofessionali delle COT, attraverso il contributo dei middle manager del comparto sociale e sanitario. La metodologia del transitional care è assunta quale teoria di riferimento per l’approfondimento di un modello di funzioni specifiche delle COT, unitamente al ruolo dei middle manager del comparto sociale e sanitario, nella costruzione di percorsi di cura lineari ed integrati per le persone con bisogni di salute. Le interviste condotte ai testimoni privilegiati socio sanitari hanno consentito una rielaborazione puntuale degli specifici contributi professionali e delle differenti aspettative degli operatori coinvolti nella progettazione delle COT. L’analisi del ruolo e delle funzioni dell’Assistente Sociale in Sanità è stato ulteriore focus correlato alla tematica di analisi principale, al fine di ipotizzare proiezioni future del contributo di tale professionista, all’interno di un macro contesto organizzativo nel quale si fatica ad evidenziarne un proprio peso specifico. Essendo le COT strutture organizzative di recente implementazione si evidenziano nell’elaborato importanti nodi critici ed interpretativi che non consentono al momento di poter effettuare una valutazione finale complessiva dell’efficienza di tali strutture, elemento questo che sarà possibile rivalutare in futuro dopo un periodo congruo di sperimentazione. Si considera comunque necessaria una certa precauzione nel considerare ad oggi tali strutture un’innovazione nel senso etimologico del termine, in quanto l’attuale organizzazione parrebbe maggiormente richiamare un’idea almeno in parte orientata alla rilettura di esperienze passate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/112542