The thesis, titled “Abuse of Dominant Position: From the New 'Self-Preferencing' Criterion to the Digital Markets Act,” aims to examine the relationship between the abuse of dominant position and the development of digital markets. The primary objective of the research is to understand how the "self-preferencing" criterion was initially integrated into the framework provided by Article 102 TFEU and how it has subsequently been adapted to address the new challenges posed by dominant digital platforms. The first chapter provides a general overview of antitrust law, with a particular focus on the concepts of the relevant market, dominant position, and the principal forms of abusive practices. This chapter aims to clarify the essential elements necessary to understand competition in the private sector, which serves as the foundation for analyzing the well-known Google Shopping case. The second chapter offers an in-depth analysis of how this case led to the formulation of a new hypothesis of abusive practice, examining the European Commission’s decision and the subsequent ruling by the General Court of the European Union. Through an objective lens, this chapter explores the key aspects of both rulings, highlighting the legal challenges in defining a clear test for the application of sanctions and the difficulties in balancing competitive interests with corporate freedom of action. The discussion includes the four main arguments raised in Google's appeal, such as the assessment of the Bronner test, arguments concerning the benefits of competition on the merits, and the objective justifications for the conduct. The chapter also delves into the new "self-preferencing" criterion established by the General Court, analyzing alternative legal approaches suggested by scholars to address the challenges related to the legal test. Following the description of the distinctive characteristics of digital markets, the third chapter examines the innovative aspects and objectives introduced by Regulation (EU) 2022/1925, known as the Digital Markets Act (DMA). This new European regulation is designed to govern the conduct of companies that hold a significant dominant position, the so-called "gatekeepers." The analysis focuses on comparing the self-preferencing rules established by Article 102 TFEU with those introduced by the DMA, highlighting the overlaps and differences in regulatory control mechanisms, with a particular emphasis on the criteria for designating a company as a "gateway" to the market and the shift from an ex-post to an ex-ante regulatory approach. The topics covered in these chapters serve as a foundation for the fourth and final chapter, which reflects on prospects and emerging challenges in the sector. This section examines Google's compliance report in response to the new DMA rules and provides a comprehensive overview of the future implications of the Digital Markets Act, emphasizing how these new regulations are already influencing the behavior of Big Tech companies. This chapter concludes the thesis by looking ahead to future scenarios, suggesting that current regulations are likely to evolve further, adapting to the rapid changes in technology and the market, and emphasizing the need for flexible and dynamic regulations capable of responding to the demands of an ever-changing sector.
L’elaborato di tesi, intitolato “L'abuso di posizione dominante: dal nuovo criterio del 'self-preferencing' al Digital Markets Act”, si propone di esaminare il rapporto tra l’abuso di posizione dominante e lo sviluppo dei mercati digitali. Il primo obiettivo della ricerca è comprendere come il criterio del “self-preferencing” sia stato inizialmente integrato nella disciplina prevista dall’articolo 102 TFUE e come esso sia stato successivamente adattato per affrontare le nuove sfide poste dalle piattaforme digitali dominanti. Nel primo capitolo, viene fornito un inquadramento generale della disciplina antitrust, con particolare attenzione alla nozione di mercato rilevante, di posizione dominante e delle principali pratiche abusive. Questo capitolo chiarisce gli elementi essenziali e necessari per comprendere la concorrenza nel settore privato, che costituisce il punto di partenza per analizzare il noto caso Google-Shopping. Il secondo capitolo analizza approfonditamente come il caso in questione abbia condotto alla formulazione di una nuova ipotesi di pratica abusiva, esaminando la decisione della Commissione europea e la successiva sentenza del Tribunale dell’Unione Europea. Utilizzando un criterio oggettivo, il capitolo esplora i principali aspetti dei due provvedimenti, evidenziando le problematiche giuridiche nel definire un chiaro test per l’applicazione della sanzione e le criticità nel bilanciamento tra gli interessi concorrenziali e la libertà d'azione delle imprese. La questione comprende i quattro principali argomenti sollevati nei motivi di ricorso di Google, inclusa la valutazione del test di Bronner, le argomentazioni sui benefici della concorrenza basata sui meriti e le giustificazioni oggettive della condotta. Il capitolo approfondisce, infine, il nuovo criterio del "self-preferencing" stabilito dal Tribunale, analizzando anche le alternative giuridiche suggerite dalla dottrina per affrontare le sfide legate al test giuridico. Successivamente, nel terzo capitolo, si analizzano gli aspetti innovativi e gli obiettivi introdotti dal Regolamento UE 1925/2022, noto come Digital Markets Act (DMA), dopo aver descritto le caratteristiche distintive dei mercati digitali. Questa nuova normativa europea regola la condotta delle imprese che godono di una particolare posizione dominante, i cosiddetti “gatekeepers”. L’analisi si focalizza sul confronto tra la disciplina dell’autopreferenza stabilita dall'articolo 102 TFUE e quella introdotta dal DMA, evidenziando le sovrapposizioni normative e le differenze nei meccanismi di controllo, con un focus particolare sui criteri di attribuzione della condizione di “gateway” del mercato e sul passaggio da un controllo “ex post” a un approccio preventivo “ex ante”. Gli argomenti trattati in queste unità servono a delineare, nel quarto e ultimo capitolo, una riflessione sulle prospettive future e sulle sfide emergenti nel settore. Questi paragrafi esaminano il rapporto di conformità comunicato da Google in risposta alle nuove norme del DMA e offrono una panoramica complessiva delle implicazioni future del Digital Markets Act, sottolineando come le nuove normative stiano già influenzando il comportamento delle Big Tech. Questo capitolo conclude l’analisi della tesi, proiettando lo sguardo verso scenari futuri, suggerendo che le normative attuali sono destinate a evolversi ulteriormente, adattandosi ai rapidi cambiamenti delle tecnologie e del mercato.
L'abuso di posizione dominante: dal nuovo criterio del "self-preferencing" al Digital Markets Act.
PELETTI, ALBERTO FRANCESCO
2023/2024
Abstract
L’elaborato di tesi, intitolato “L'abuso di posizione dominante: dal nuovo criterio del 'self-preferencing' al Digital Markets Act”, si propone di esaminare il rapporto tra l’abuso di posizione dominante e lo sviluppo dei mercati digitali. Il primo obiettivo della ricerca è comprendere come il criterio del “self-preferencing” sia stato inizialmente integrato nella disciplina prevista dall’articolo 102 TFUE e come esso sia stato successivamente adattato per affrontare le nuove sfide poste dalle piattaforme digitali dominanti. Nel primo capitolo, viene fornito un inquadramento generale della disciplina antitrust, con particolare attenzione alla nozione di mercato rilevante, di posizione dominante e delle principali pratiche abusive. Questo capitolo chiarisce gli elementi essenziali e necessari per comprendere la concorrenza nel settore privato, che costituisce il punto di partenza per analizzare il noto caso Google-Shopping. Il secondo capitolo analizza approfonditamente come il caso in questione abbia condotto alla formulazione di una nuova ipotesi di pratica abusiva, esaminando la decisione della Commissione europea e la successiva sentenza del Tribunale dell’Unione Europea. Utilizzando un criterio oggettivo, il capitolo esplora i principali aspetti dei due provvedimenti, evidenziando le problematiche giuridiche nel definire un chiaro test per l’applicazione della sanzione e le criticità nel bilanciamento tra gli interessi concorrenziali e la libertà d'azione delle imprese. La questione comprende i quattro principali argomenti sollevati nei motivi di ricorso di Google, inclusa la valutazione del test di Bronner, le argomentazioni sui benefici della concorrenza basata sui meriti e le giustificazioni oggettive della condotta. Il capitolo approfondisce, infine, il nuovo criterio del "self-preferencing" stabilito dal Tribunale, analizzando anche le alternative giuridiche suggerite dalla dottrina per affrontare le sfide legate al test giuridico. Successivamente, nel terzo capitolo, si analizzano gli aspetti innovativi e gli obiettivi introdotti dal Regolamento UE 1925/2022, noto come Digital Markets Act (DMA), dopo aver descritto le caratteristiche distintive dei mercati digitali. Questa nuova normativa europea regola la condotta delle imprese che godono di una particolare posizione dominante, i cosiddetti “gatekeepers”. L’analisi si focalizza sul confronto tra la disciplina dell’autopreferenza stabilita dall'articolo 102 TFUE e quella introdotta dal DMA, evidenziando le sovrapposizioni normative e le differenze nei meccanismi di controllo, con un focus particolare sui criteri di attribuzione della condizione di “gateway” del mercato e sul passaggio da un controllo “ex post” a un approccio preventivo “ex ante”. Gli argomenti trattati in queste unità servono a delineare, nel quarto e ultimo capitolo, una riflessione sulle prospettive future e sulle sfide emergenti nel settore. Questi paragrafi esaminano il rapporto di conformità comunicato da Google in risposta alle nuove norme del DMA e offrono una panoramica complessiva delle implicazioni future del Digital Markets Act, sottolineando come le nuove normative stiano già influenzando il comportamento delle Big Tech. Questo capitolo conclude l’analisi della tesi, proiettando lo sguardo verso scenari futuri, suggerendo che le normative attuali sono destinate a evolversi ulteriormente, adattandosi ai rapidi cambiamenti delle tecnologie e del mercato.File | Dimensione | Formato | |
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