This work examines the teaching of Italian as a second language (L2), with particular attention to the Arabic-speaking community of Turin. Initially, the differences between Italian as a second language and a foreign language (FL) and the associated teaching approaches are explored. The role of the Italian L2 teacher and the importance of studying the language for migrants is discussed. Subsequently, the principles of humanistic-affective language teaching and the mothodology of learning-through-play are analysed, including Ludolinguistics. A particular focus is dedicated to teaching Italian to Arabic speakers, considering the peculiarities of Standard Arabic and the Arabic dialects, as well as the characteristics of the language that can create interference when learning Italian. The "Ahlan Wa Sahlan" teaching unit is presented, including its video materials and written paths, specifically developed to be understandable to both the Italian teacher and the Arabic-speaking learner, who can carry it out independently. The final case study focuses on AMECE students’ reaction to Ahlan wa Sahlan, examining the class groups, the educational paths carried out and the results obtained. The concluding considerations offer a reflection on the educational strategies that have proven effective and the challenges encountered in teaching Italian as a second language to this specific community.

Questo lavoro esamina l'insegnamento dell'italiano come seconda lingua (L2), con particolare attenzione alla comunità arabofona di Torino. Inizialmente, si esplorano le differenze tra italiano L2 e lingua straniera (LS) e gli approcci didattici associati. Si discute il ruolo del docente di italiano L2 e l'importanza dello studio della lingua per i migranti. Successivamente, si analizzano i principi della glottodidattica umanistico-affettiva e della metodologia ludica, includendo la Ludolinguistica. Un focus particolare è dedicato alla didattica dell'italiano per parlanti arabofoni, considerando le peculiarità dell'arabo standard e delle varianti arabe, nonché le caratteristiche che possono creare interferenza durante l’apprendimento dell’italiano. Viene presentata l'unità didattica "Ahlan Wa Sahlan," comprensiva di materiali video e percorsi scritti, specificamente sviluppata per essere comprensibili sia all’insegnante italiano che all’apprendente arabofono, che può svolgerla in autonomia. Il caso studio finale si concentra sulla somministrazione di Ahlan wa Sahlan agli studenti di AMECE, esaminando i gruppi-classe, i percorsi didattici svolti e i risultati ottenuti. Le considerazioni conclusive offrono una riflessione sulle strategie educative che si sono rivelate efficaci e le sfide incontrate nell'insegnamento dell'italiano L2 a questa specifica comunità.

Ahlan wa Sahlan: un’esperienza di didattica dell’italiano a bambini arabofoni

ZERBINATI, LUCIA
2023/2024

Abstract

Questo lavoro esamina l'insegnamento dell'italiano come seconda lingua (L2), con particolare attenzione alla comunità arabofona di Torino. Inizialmente, si esplorano le differenze tra italiano L2 e lingua straniera (LS) e gli approcci didattici associati. Si discute il ruolo del docente di italiano L2 e l'importanza dello studio della lingua per i migranti. Successivamente, si analizzano i principi della glottodidattica umanistico-affettiva e della metodologia ludica, includendo la Ludolinguistica. Un focus particolare è dedicato alla didattica dell'italiano per parlanti arabofoni, considerando le peculiarità dell'arabo standard e delle varianti arabe, nonché le caratteristiche che possono creare interferenza durante l’apprendimento dell’italiano. Viene presentata l'unità didattica "Ahlan Wa Sahlan," comprensiva di materiali video e percorsi scritti, specificamente sviluppata per essere comprensibili sia all’insegnante italiano che all’apprendente arabofono, che può svolgerla in autonomia. Il caso studio finale si concentra sulla somministrazione di Ahlan wa Sahlan agli studenti di AMECE, esaminando i gruppi-classe, i percorsi didattici svolti e i risultati ottenuti. Le considerazioni conclusive offrono una riflessione sulle strategie educative che si sono rivelate efficaci e le sfide incontrate nell'insegnamento dell'italiano L2 a questa specifica comunità.
ITA
This work examines the teaching of Italian as a second language (L2), with particular attention to the Arabic-speaking community of Turin. Initially, the differences between Italian as a second language and a foreign language (FL) and the associated teaching approaches are explored. The role of the Italian L2 teacher and the importance of studying the language for migrants is discussed. Subsequently, the principles of humanistic-affective language teaching and the mothodology of learning-through-play are analysed, including Ludolinguistics. A particular focus is dedicated to teaching Italian to Arabic speakers, considering the peculiarities of Standard Arabic and the Arabic dialects, as well as the characteristics of the language that can create interference when learning Italian. The "Ahlan Wa Sahlan" teaching unit is presented, including its video materials and written paths, specifically developed to be understandable to both the Italian teacher and the Arabic-speaking learner, who can carry it out independently. The final case study focuses on AMECE students’ reaction to Ahlan wa Sahlan, examining the class groups, the educational paths carried out and the results obtained. The concluding considerations offer a reflection on the educational strategies that have proven effective and the challenges encountered in teaching Italian as a second language to this specific community.
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