Nel corso dell'elaborato è stato approfondito il concetto di mindfulness, a partire delle sue radici nella tradizione buddhista, per arrivare a illustrare il suo potenziale terapeutico. Il focus è stato poi portato sull’integrazione della mindfulness nella psicoterapia occidentale, evidenziando le definizioni che ne sono state proposte e come questa pratica sia diventata una componente centrale in vari approcci terapeutici contemporanei. Si sono osservate quindi quali declinazioni assume nei vari approcci terapeutici che ad oggi integrano la mindfulness: la Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR), la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT), la Dialectical Behavior Therapy (DBT) e l'Acceptance and Commitment Therapy (ACT). Nell'approfondire l’efficacia di questi tipi di trattamento, sono state riportate a titolo di esempio diverse evidenze scientifiche che hanno dimostrato interessanti effetti che la mindfulness ha sul cervello, sul funzionamento psichico e su alcuni sintomi clinici. Illustrati questi aspetti, l’obiettivo è stato quello di approfondire gli effetti terapeutici di questa pratica meditativa sul disturbo borderline di personalità (DBP). Dopo aver esaminato le caratteristiche cliniche del DBP è stata approfondita la Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT) di Marsha Linehan, specificamente sviluppata per il DBP e oggi individuata come uno dei trattamenti di elezione. Oltre a un’analisi descrittiva del DBP, approfondire come il disturbo sia concepito da Linehan è stato utile per capire come la mindfulness intervenga sulla sintomatologia borderline. Per esplorare l’efficacia della DBT sono stati analizzati tre studi: il primo, condotto da Stepp e colleghi (2008) collega l'uso delle abilità della DBT alla riduzione dei sintomi borderline; nel secondo studio, Neacsiu, Rizvi e Linehan (2010) dimostrano il ruolo di mediazione delle abilità DBT nel determinare diversi miglioramenti sul piano clinico (specialmente il comportamento suicidario, la depressione e il controllo dell’ira); infine, nell’illustrare il terzo studio, di Kramer e colleghi (2015), si è approfondito il ruolo della rabbia all’interno del funzionamento borderline e si è visto come l'ira assertiva sia stata rilevata come mediatore degli effetti del training delle abilità basate sulla DBT. In sintesi, questo elaborato si propone di esplorare sia il concetto della mindfulness in generale, in cosa consistita e come funzioni, sia la potenzialità di questa nel trattamento del disturbo borderline di personalità attraverso la Terapia Dialettico-Comportamentale.
LA MINDFULNESS ED IL TRATTAMENTO DEL DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITÀ
SALZA, LETIZIA
2023/2024
Abstract
Nel corso dell'elaborato è stato approfondito il concetto di mindfulness, a partire delle sue radici nella tradizione buddhista, per arrivare a illustrare il suo potenziale terapeutico. Il focus è stato poi portato sull’integrazione della mindfulness nella psicoterapia occidentale, evidenziando le definizioni che ne sono state proposte e come questa pratica sia diventata una componente centrale in vari approcci terapeutici contemporanei. Si sono osservate quindi quali declinazioni assume nei vari approcci terapeutici che ad oggi integrano la mindfulness: la Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR), la Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT), la Dialectical Behavior Therapy (DBT) e l'Acceptance and Commitment Therapy (ACT). Nell'approfondire l’efficacia di questi tipi di trattamento, sono state riportate a titolo di esempio diverse evidenze scientifiche che hanno dimostrato interessanti effetti che la mindfulness ha sul cervello, sul funzionamento psichico e su alcuni sintomi clinici. Illustrati questi aspetti, l’obiettivo è stato quello di approfondire gli effetti terapeutici di questa pratica meditativa sul disturbo borderline di personalità (DBP). Dopo aver esaminato le caratteristiche cliniche del DBP è stata approfondita la Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT) di Marsha Linehan, specificamente sviluppata per il DBP e oggi individuata come uno dei trattamenti di elezione. Oltre a un’analisi descrittiva del DBP, approfondire come il disturbo sia concepito da Linehan è stato utile per capire come la mindfulness intervenga sulla sintomatologia borderline. Per esplorare l’efficacia della DBT sono stati analizzati tre studi: il primo, condotto da Stepp e colleghi (2008) collega l'uso delle abilità della DBT alla riduzione dei sintomi borderline; nel secondo studio, Neacsiu, Rizvi e Linehan (2010) dimostrano il ruolo di mediazione delle abilità DBT nel determinare diversi miglioramenti sul piano clinico (specialmente il comportamento suicidario, la depressione e il controllo dell’ira); infine, nell’illustrare il terzo studio, di Kramer e colleghi (2015), si è approfondito il ruolo della rabbia all’interno del funzionamento borderline e si è visto come l'ira assertiva sia stata rilevata come mediatore degli effetti del training delle abilità basate sulla DBT. In sintesi, questo elaborato si propone di esplorare sia il concetto della mindfulness in generale, in cosa consistita e come funzioni, sia la potenzialità di questa nel trattamento del disturbo borderline di personalità attraverso la Terapia Dialettico-Comportamentale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/112287