Uno dei principali obiettivi del miglioramento genetico in campo vegetale è la selezione di varietà di specie agrarie tolleranti/resistenti a stress biotici, allo scopo di ridurre l’impiego di fitofarmaci e il conseguente impatto sull’ambiente. In molte specie coltivate sono stati identificati geni S (geni di suscettibilità) che favoriscono la diffusione di agenti patogeni nella pianta e la cui disattivazione può garantire una tolleranza ad ampio spettro. Questo approccio consente potenzialmente di ottenere risultati in tempi molto più rapidi rispetto al trasferimento di geni R (geni di resistenza) mediante le tecniche classiche di miglioramento genetico, basate su incroci e, successivamente ripetuti cicli di selezione. In questa relazione finale, dopo aver analizzato le caratteristiche dei geni di suscettibilità, viene brevemente descritta la tecnica di editing genomico CRISPR/Cas9, quale efficace metodologia per disattivare geni S senza apportare altre modifiche all’informazione genetica complessiva della pianta su cui si interviene. Tale tecnica sta acquisendo sempre maggior interesse da parte della comunità scientifica grazie alla relativa facilità di progettazione, alto tasso di successo e versatilità. A supporto della sua efficacia sono riportati alcuni esempi di successi ottenuti in specie di interesse agrario, evidenziandone vantaggi, ma anche i potenziali limiti.

Applicazioni del "Gene editing" per il knockout di geni di suscettibilità in pianta

MUSSA, ANDREA
2023/2024

Abstract

Uno dei principali obiettivi del miglioramento genetico in campo vegetale è la selezione di varietà di specie agrarie tolleranti/resistenti a stress biotici, allo scopo di ridurre l’impiego di fitofarmaci e il conseguente impatto sull’ambiente. In molte specie coltivate sono stati identificati geni S (geni di suscettibilità) che favoriscono la diffusione di agenti patogeni nella pianta e la cui disattivazione può garantire una tolleranza ad ampio spettro. Questo approccio consente potenzialmente di ottenere risultati in tempi molto più rapidi rispetto al trasferimento di geni R (geni di resistenza) mediante le tecniche classiche di miglioramento genetico, basate su incroci e, successivamente ripetuti cicli di selezione. In questa relazione finale, dopo aver analizzato le caratteristiche dei geni di suscettibilità, viene brevemente descritta la tecnica di editing genomico CRISPR/Cas9, quale efficace metodologia per disattivare geni S senza apportare altre modifiche all’informazione genetica complessiva della pianta su cui si interviene. Tale tecnica sta acquisendo sempre maggior interesse da parte della comunità scientifica grazie alla relativa facilità di progettazione, alto tasso di successo e versatilità. A supporto della sua efficacia sono riportati alcuni esempi di successi ottenuti in specie di interesse agrario, evidenziandone vantaggi, ma anche i potenziali limiti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/112269