L’elaborato esamina il processo di reinserimento sociale e lavorativo delle persone che hanno trascorso un periodo della propria vita all’interno di un istituto penitenziario. La finalità dello studio è quella di mettere in evidenza quali sono le sfide e le difficoltà riscontrate dagli ex detenuti nella loro reintegrazione all’interno del tessuto sociale. Il fondamento teorico alla base dell’analisi è costituito dal paradigma dell’etichettamento, il quale sarà la colonna portante di tutte le riflessioni. Alla luce di una panoramica generale sulle finalità della pena e sulla promulgazione della Legge numero 354 del 1975, nota anche come Riforma dell’ordinamento penitenziario, nella parte centrale dell’elaborato verranno trattati tre temi fondamentali ai fini dell’analisi: l’istruzione, la formazione professionale e il lavoro penitenziario. Il focus su questi temi è imprescindibile per comprendere se e quanto l’esperienza carceraria sia in grado di offrire alla persona strumenti efficaci per un suo futuro rientro nella società. In questo senso, l’analisi dell’articolo 27 della Costituzione italiana realizzata nel capitolo secondo, permette di comprendere quanto il principio rieducativo della pena, formalmente riconosciuto, sia notevolmente difficile da attuare. La parte finale dell’elaborato si concentrerà più nello specifico sul tema oggetto di studio: il reinserimento socio-lavorativo degli ex detenuti. In un primo momento, verranno esaminate le dinamiche familiari e sociali, sia durante che dopo il periodo detentivo, con particolare riferimento al concetto di famiglia e alla sua importanza nel processo di reinserimento. Dopodiché, la ricerca approfondirà il ruolo svolto dalle istituzioni, pubbliche e private, nel reinserimento lavorativo del target. A tal fine, è stata fatta un’intervista allo Sportello carcere del Centro per l’impiego, ente strumentale di Regione Piemonte, e a due enti del privato sociale con sede nella città di Torino, ossia il Consorzio Sinapsi e l’Associazione La Goccia di Lube. Attraverso le interviste sarà possibile comprenderne il funzionamento dei due enti, cogliere le modalità di collaborazione e le eventuali differenze operative.

Detenzione e reentry in society. Una ricerca sullo Sportello Carcere nella realtà piemontese

GENOVESE, ELENA
2023/2024

Abstract

L’elaborato esamina il processo di reinserimento sociale e lavorativo delle persone che hanno trascorso un periodo della propria vita all’interno di un istituto penitenziario. La finalità dello studio è quella di mettere in evidenza quali sono le sfide e le difficoltà riscontrate dagli ex detenuti nella loro reintegrazione all’interno del tessuto sociale. Il fondamento teorico alla base dell’analisi è costituito dal paradigma dell’etichettamento, il quale sarà la colonna portante di tutte le riflessioni. Alla luce di una panoramica generale sulle finalità della pena e sulla promulgazione della Legge numero 354 del 1975, nota anche come Riforma dell’ordinamento penitenziario, nella parte centrale dell’elaborato verranno trattati tre temi fondamentali ai fini dell’analisi: l’istruzione, la formazione professionale e il lavoro penitenziario. Il focus su questi temi è imprescindibile per comprendere se e quanto l’esperienza carceraria sia in grado di offrire alla persona strumenti efficaci per un suo futuro rientro nella società. In questo senso, l’analisi dell’articolo 27 della Costituzione italiana realizzata nel capitolo secondo, permette di comprendere quanto il principio rieducativo della pena, formalmente riconosciuto, sia notevolmente difficile da attuare. La parte finale dell’elaborato si concentrerà più nello specifico sul tema oggetto di studio: il reinserimento socio-lavorativo degli ex detenuti. In un primo momento, verranno esaminate le dinamiche familiari e sociali, sia durante che dopo il periodo detentivo, con particolare riferimento al concetto di famiglia e alla sua importanza nel processo di reinserimento. Dopodiché, la ricerca approfondirà il ruolo svolto dalle istituzioni, pubbliche e private, nel reinserimento lavorativo del target. A tal fine, è stata fatta un’intervista allo Sportello carcere del Centro per l’impiego, ente strumentale di Regione Piemonte, e a due enti del privato sociale con sede nella città di Torino, ossia il Consorzio Sinapsi e l’Associazione La Goccia di Lube. Attraverso le interviste sarà possibile comprenderne il funzionamento dei due enti, cogliere le modalità di collaborazione e le eventuali differenze operative.
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