The subject of my work is the study of the Oedipus complex from an anthropological point of view. The vicissitudes of the famous hero of Greek mythology are known to all, especially following the tragedy Oedipus the King by Sophocles, which, like every oral narrative, has contributed to the dissemination of this story and has not least raised major ethical questions. Faced with the tale, especially its cathartic theatrical representation, one wonders how a father can come into such conflict with a son, how often this happens, and how the offspring can wish to kill the parent. At the turn of the 19th and 20th century, psychoanalysis attempted to provide an answer to these questions, most notably the neurologist and psychoanalyst Sigmund Freud, who analysed the phenomenon in his studies and defined it as a universal of human nature. Faced with this conclusion posed as certain, other scholars in the social sciences have questioned the matter: in particular, the anthropologist Bronislaw Malinowski has challenged psychoanalytic theory by contesting the assumptions of Freud's study, pointing out the lack of precise work on the society examined, with its respective traditions, customs and traditions. My research focused on Bronislaw Malinowski, whose life and works I reported in order to contextualise his contribution to the Oedipal complex, and I carefully focused on the data collected during the ethnographic survey in the Trobriand Islands, as it is essential to the understanding of the Malaysians and their matriarchal system. Subsequently, I analysed the Oedipus complex by placing it within Freudian theories, and then got to the heart of the matter by addressing the Malinowskian position on the Oedipal neurotic trait. The aim of my thesis is to show that the Oedipus complex cannot be considered an obvious fact, a trait present in every man that will forever define the relationship between him and his father, son and mother, and consequently mother-in-law and daughter-in-law. My aim is to make it clear that this is nothing more than a social construct resulting from patriarchy and that in other societies, such as the Trobriandan society, it does not originate, consequently that it is possible to establish rich and healthy parental relationships, as their constitution may depend on a conscious choice made by the individual. This is a subject that is particularly dear to me because, referring back to the theories of Enlightenment feminism addressed during my university studies, patriarchy tends towards the opposite poles, such as Eros-Thánatos, leaving out that in between there can be, and in fact is, much more, namely life.
Il mio lavoro ha come oggetto lo studio del complesso di Edipo dal punto di vista antropologico. Le vicende del celebre eroe della mitologia greca sono note a tutti, soprattutto in seguito alla tragedia Edipo Re di Sofocle che, come ogni narrazione orale, ha contribuito alla diffusione di questa storia e non di meno ha fatto sorgere grandi quesiti etici. Di fronte al racconto, in particolar modo alla sua rappresentazione teatrale catartica, ci si chiede come un padre possa entrare a tal punto in conflitto con un figlio, quanto questo spesso accada, e come la prole possa desiderare di uccidere il genitore. A cavallo fra il XIX e il XX secolo la psicanalisi ha tentato di fornire una risposta alle suddette questioni, in particolar modo il neurologo e psicanalista Sigmund Freud, il quale all’interno dei propri studi ha analizzato il fenomeno definendolo un universale della natura umana. Di fronte a questa conclusione posta come certa, altri studiosi delle scienze sociali si sono interrogati in merito: in particolar modo, l’antropologo Bronislaw Malinowski ha messo in discussione la teoria psicanalitica contestando i presupposti dello studio freudiano, evidenziando la mancanza di un lavoro puntuale sulla società presa in esame, con le rispettive tradizioni, usi e costumi. La mia ricerca si è focalizzata su Bronislaw Malinowski, di cui ho riportato vita e opere, per contestualizzare il suo contributo al complesso edipico e mi sono soffermata con attenzione sui dati raccolti durante l’indagine etnografica nelle isole Trobriand, in quanto essenziali alla comprensione dei Malesiani e del loro sistema matriarcale. Successivamente ho analizzato il complesso di Edipo inserendolo all’interno delle teorie freudiane, per poi addentrarmi nel vivo della questione affrontando la posizione malinowskiana rispetto al tratto nevrotico edipico. L’obiettivo della mia tesi è dimostrare che il complesso di Edipo non può essere considerato un fatto ovvio, un tratto presente in ogni uomo che definirà per sempre il rapporto fra questo e il padre, il figlio e la madre, e di conseguenza la suocera e la nuora. Il mio fine è palesare che questo non è altro che un costrutto sociale frutto del patriarcato e che in altre società, come in quella trobriandese, non si viene ad originare, di conseguenza che è possibile instaurare rapporti parentali ricchi e sani, in quanto la loro costituzione può dipendere da una scelta consapevole presa dall’individuo. Si tratta di una tematica a me particolarmente cara in quanto, rifacendomi alle teorie del femminismo illuminista affrontate durante il mio percorso di studi universitari, il patriarcato tende ai poli opposti, come Eros-Thánatos, tralasciando che in mezzo può esserci, e di fatto si trova, molto altro, ovvero la vita.
Famiglia e sessualità nell’opera di Malinowski: breve riflessione
CHIAVAZZA, ALICE
2023/2024
Abstract
Il mio lavoro ha come oggetto lo studio del complesso di Edipo dal punto di vista antropologico. Le vicende del celebre eroe della mitologia greca sono note a tutti, soprattutto in seguito alla tragedia Edipo Re di Sofocle che, come ogni narrazione orale, ha contribuito alla diffusione di questa storia e non di meno ha fatto sorgere grandi quesiti etici. Di fronte al racconto, in particolar modo alla sua rappresentazione teatrale catartica, ci si chiede come un padre possa entrare a tal punto in conflitto con un figlio, quanto questo spesso accada, e come la prole possa desiderare di uccidere il genitore. A cavallo fra il XIX e il XX secolo la psicanalisi ha tentato di fornire una risposta alle suddette questioni, in particolar modo il neurologo e psicanalista Sigmund Freud, il quale all’interno dei propri studi ha analizzato il fenomeno definendolo un universale della natura umana. Di fronte a questa conclusione posta come certa, altri studiosi delle scienze sociali si sono interrogati in merito: in particolar modo, l’antropologo Bronislaw Malinowski ha messo in discussione la teoria psicanalitica contestando i presupposti dello studio freudiano, evidenziando la mancanza di un lavoro puntuale sulla società presa in esame, con le rispettive tradizioni, usi e costumi. La mia ricerca si è focalizzata su Bronislaw Malinowski, di cui ho riportato vita e opere, per contestualizzare il suo contributo al complesso edipico e mi sono soffermata con attenzione sui dati raccolti durante l’indagine etnografica nelle isole Trobriand, in quanto essenziali alla comprensione dei Malesiani e del loro sistema matriarcale. Successivamente ho analizzato il complesso di Edipo inserendolo all’interno delle teorie freudiane, per poi addentrarmi nel vivo della questione affrontando la posizione malinowskiana rispetto al tratto nevrotico edipico. L’obiettivo della mia tesi è dimostrare che il complesso di Edipo non può essere considerato un fatto ovvio, un tratto presente in ogni uomo che definirà per sempre il rapporto fra questo e il padre, il figlio e la madre, e di conseguenza la suocera e la nuora. Il mio fine è palesare che questo non è altro che un costrutto sociale frutto del patriarcato e che in altre società, come in quella trobriandese, non si viene ad originare, di conseguenza che è possibile instaurare rapporti parentali ricchi e sani, in quanto la loro costituzione può dipendere da una scelta consapevole presa dall’individuo. Si tratta di una tematica a me particolarmente cara in quanto, rifacendomi alle teorie del femminismo illuminista affrontate durante il mio percorso di studi universitari, il patriarcato tende ai poli opposti, come Eros-Thánatos, tralasciando che in mezzo può esserci, e di fatto si trova, molto altro, ovvero la vita.File | Dimensione | Formato | |
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