Situata tra Italia, Francia e Svizzera, Courmayeur è l'essenza delle Alpi italiane. Una grande tradizione di turismo di montagna si traduce per Courmayeur in una radicata identità alpina con un carattere internazionale. Una località selvaggia e accogliente, essenziale ma sofisticata. Conosciuta come la ¿Perla delle Alpi¿, Courmayeur è stata la prima stazione sciistica della Valle d'Aosta ed è tuttora una delle capitali mondiali della montagna e dell'alpinismo. Tuttavia, questa località valdostana non è solo sport e avventura. ¿Boutique¿ è il concetto che meglio descrive l'atmosfera accogliente che si respira, l'attenzione per i dettagli e il senso dello stile tutto italiano fanno di Courmayeur un luogo molto speciale. Un tempo rinomata per le virtù benefiche delle sorgenti locali di acqua, è poi divenuta capitale dell'alpinismo e, grazie all'apertura del traforo del Monte Bianco, località sciistica di fama internazionale. Courmayeur, infatti, può vantare un bellissimo comprensorio sciistico e le affascinanti funivie del Monte Bianco che regalano panorami mozzafiato e la possibilità di effettuare discese in fuoripista senza eguali. Tuttavia, in opposizione a questa serie positiva di aggettivi ed elementi caratterizzanti la località, vi è un intercalare di debolezze che denotano quanto si debba ancora lavorare ai fini di ottenere un prodotto turistico competitivo e di eccellenza. Nello specifico, le principali criticità della stazione si possono individuare in una ridotta capacità di offrire strutture adeguate per l'intrattenimento giovanile, un efficace sistema di trasporto pubblico locale e strutture ricettive di nicchia, quali hotel a cinque stelle. Qualora Courmayeur riuscisse a far fronte a tali problematiche, potrà divenire una meta turistica di assoluta eccellenza, degna dell'appellativo a lei attribuito, ovvero ¿ la Perla delle Alpi¿.
Courmayeur, una fiorente industria turistica tra punti di forza e di debolezza
CANTELE, THOMAS
2010/2011
Abstract
Situata tra Italia, Francia e Svizzera, Courmayeur è l'essenza delle Alpi italiane. Una grande tradizione di turismo di montagna si traduce per Courmayeur in una radicata identità alpina con un carattere internazionale. Una località selvaggia e accogliente, essenziale ma sofisticata. Conosciuta come la ¿Perla delle Alpi¿, Courmayeur è stata la prima stazione sciistica della Valle d'Aosta ed è tuttora una delle capitali mondiali della montagna e dell'alpinismo. Tuttavia, questa località valdostana non è solo sport e avventura. ¿Boutique¿ è il concetto che meglio descrive l'atmosfera accogliente che si respira, l'attenzione per i dettagli e il senso dello stile tutto italiano fanno di Courmayeur un luogo molto speciale. Un tempo rinomata per le virtù benefiche delle sorgenti locali di acqua, è poi divenuta capitale dell'alpinismo e, grazie all'apertura del traforo del Monte Bianco, località sciistica di fama internazionale. Courmayeur, infatti, può vantare un bellissimo comprensorio sciistico e le affascinanti funivie del Monte Bianco che regalano panorami mozzafiato e la possibilità di effettuare discese in fuoripista senza eguali. Tuttavia, in opposizione a questa serie positiva di aggettivi ed elementi caratterizzanti la località, vi è un intercalare di debolezze che denotano quanto si debba ancora lavorare ai fini di ottenere un prodotto turistico competitivo e di eccellenza. Nello specifico, le principali criticità della stazione si possono individuare in una ridotta capacità di offrire strutture adeguate per l'intrattenimento giovanile, un efficace sistema di trasporto pubblico locale e strutture ricettive di nicchia, quali hotel a cinque stelle. Qualora Courmayeur riuscisse a far fronte a tali problematiche, potrà divenire una meta turistica di assoluta eccellenza, degna dell'appellativo a lei attribuito, ovvero ¿ la Perla delle Alpi¿.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
304736_tesidilaurea.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
141.86 kB
Formato
Adobe PDF
|
141.86 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/112093