La presente tesi sperimentale si inserisce all’interno di un duplice progetto ancora in corso, iniziato nel 2021, nell’ambito delle interazioni pianta-microorganismo per la ricerca e lo sviluppo di un sistema agricolo sostenibile, nato dalla collaborazione dell’Università di Torino con il consorzio OP Joinfruit e Vivai Piante Battistini. La finalità del primo progetto (con Joinfruit) comprende l’esecuzione di uno studio sulla biodiversità del microbiota radicale associato alle piante della specie Vaccinium corymbosum (della famiglia delle Ericacee). È stata eseguita una mappatura della diversità microbica delle piante di mirtillo tramite DNA metabarcoding e il contemporaneo isolamento in coltura pura e identificazione molecolare di diversi ceppi fungini, tra cui due appartenenti alla specie Hyaloscypha hepaticicola, l’archetipo dei funghi micorrizici ericoidi. La strutturazione della diversità microbica dei suoli agrari e l’analisi dell’effetto dei biostimolanti sul microbiota della rizosfera, utilizzati in una tesi di confronto, hanno rappresentano punti cruciali dello sviluppo di questo progetto verso un utilizzo mirato e consapevole degli inoculi microbici in agricoltura. Il secondo progetto (con Battistini Vivai) è volto all’analisi e alla caratterizzazione del ruolo potenziale dei funghi micorrizici ericoidi nel promuovere la crescita di piante di mirtillo nelle prime fasi del loro sviluppo. Nello specifico, è stato eseguito un inoculo dei ceppi di H. hepaticicola isolati nel corso del primo progetto, a cui si è aggiunto un ceppo già studiato e approfondito all’interno del gruppo di ricerca, su piantine di mirtillo micropropagate. Successivamente all’inoculo è stato possibile effettuare una valutazione dei primi effetti di stimolazione della radicazione, alla quale seguirà lo studio delle capacità della micorrizazione di incrementare la crescita delle piante e quindi la loro produttività. L’obiettivo di entrambe le collaborazioni, pertanto, mira all’adozione di pratiche agronomiche a basso impatto ambientale atte a promuovere la flora microbica indigena tramite l’utilizzo di inoculi microbici opportunamente studiati applicabili alla pianta di mirtillo.

Analisi del microbiota di Vaccinium corymbosum e valutazione della potenzialità dei funghi micorrizici ericoidi per la gestione sostenibile del mirtillo coltivato

PASQUAL CUCCO, GIONATA
2023/2024

Abstract

La presente tesi sperimentale si inserisce all’interno di un duplice progetto ancora in corso, iniziato nel 2021, nell’ambito delle interazioni pianta-microorganismo per la ricerca e lo sviluppo di un sistema agricolo sostenibile, nato dalla collaborazione dell’Università di Torino con il consorzio OP Joinfruit e Vivai Piante Battistini. La finalità del primo progetto (con Joinfruit) comprende l’esecuzione di uno studio sulla biodiversità del microbiota radicale associato alle piante della specie Vaccinium corymbosum (della famiglia delle Ericacee). È stata eseguita una mappatura della diversità microbica delle piante di mirtillo tramite DNA metabarcoding e il contemporaneo isolamento in coltura pura e identificazione molecolare di diversi ceppi fungini, tra cui due appartenenti alla specie Hyaloscypha hepaticicola, l’archetipo dei funghi micorrizici ericoidi. La strutturazione della diversità microbica dei suoli agrari e l’analisi dell’effetto dei biostimolanti sul microbiota della rizosfera, utilizzati in una tesi di confronto, hanno rappresentano punti cruciali dello sviluppo di questo progetto verso un utilizzo mirato e consapevole degli inoculi microbici in agricoltura. Il secondo progetto (con Battistini Vivai) è volto all’analisi e alla caratterizzazione del ruolo potenziale dei funghi micorrizici ericoidi nel promuovere la crescita di piante di mirtillo nelle prime fasi del loro sviluppo. Nello specifico, è stato eseguito un inoculo dei ceppi di H. hepaticicola isolati nel corso del primo progetto, a cui si è aggiunto un ceppo già studiato e approfondito all’interno del gruppo di ricerca, su piantine di mirtillo micropropagate. Successivamente all’inoculo è stato possibile effettuare una valutazione dei primi effetti di stimolazione della radicazione, alla quale seguirà lo studio delle capacità della micorrizazione di incrementare la crescita delle piante e quindi la loro produttività. L’obiettivo di entrambe le collaborazioni, pertanto, mira all’adozione di pratiche agronomiche a basso impatto ambientale atte a promuovere la flora microbica indigena tramite l’utilizzo di inoculi microbici opportunamente studiati applicabili alla pianta di mirtillo.
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