La dipendenza dal lavoro, nota come "workaholism," è un fenomeno complesso e multiforme che ha attirato crescente attenzione accademica e clinica negli ultimi decenni. Coniato per la prima volta dallo psicologo statunitense Wayne Oates nel 1971, il termine si riferisce a un bisogno compulsivo e incontrollabile di lavorare incessantemente. La presente tesi esplora in profondità questo costrutto, analizzandone le definizioni, gli strumenti di misurazione e le implicazioni familiari. Nella prima parte del lavoro, viene ripercorsa l'evoluzione della letteratura scientifica sul workaholism, mettendo in luce le differenze tra i principali modelli teorici e identificando un filo conduttore che li collega. In particolare, viene esaminato come l'ossessione per il lavoro rappresenti il nucleo centrale del costrutto, influenzando vari aspetti della vita dell'individuo. Successivamente, vengono presentati i principali strumenti di misurazione del workaholism, tra cui la Workaholism Battery (WorkBAT), il Work Addiction Risk Test (WART), la Dutch Work Addiction Scale (DUWAS) e la Bergen Work Addiction Scale (BWAS). Questi strumenti sono fondamentali per la valutazione e la diagnosi del workaholism, offrendo diverse prospettive e metodologie per misurare la dipendenza dal lavoro. Nella seconda parte della tesi, viene adottata una prospettiva familiare per analizzare le ripercussioni del workaholism sui figli dei lavoratori ossessivi. Attraverso l'analisi di studi empirici, tra cui quello di Robinson e Kelly, si evidenziano le conseguenze psicologiche sui figli, come l'aumento dei livelli di ansia, depressione e problemi di autostima. Inoltre, vengono esplorate le dinamiche familiari che possono contribuire allo sviluppo dell'ossessione lavorativa, identificando fattori di rischio presenti nella famiglia d'origine. Le conclusioni della tesi sottolineano come le ipotesi sulle cause del workaholism, formulate da psicologi clinici attraverso osservazioni aneddotiche, siano parzialmente confermate dalla ricerca qualitativa e quantitativa. L'integrazione di queste evidenze suggerisce che il workaholism è un fenomeno complesso, influenzato da una combinazione di fattori individuali, familiari e culturali. In sintesi, la tesi evidenzia l'importanza di una comprensione multidimensionale del workaholism, che consideri sia gli aspetti psicologici che quelli sociali e familiari. Questo approccio integrato è essenziale per sviluppare interventi efficaci volti a prevenire e trattare la dipendenza dal lavoro, migliorando così il benessere degli individui e delle loro famiglie.

Workaholism: Definizione, Strumenti di Misura e Implicazioni Familiari

PROSPERI, FILIPPO
2023/2024

Abstract

La dipendenza dal lavoro, nota come "workaholism," è un fenomeno complesso e multiforme che ha attirato crescente attenzione accademica e clinica negli ultimi decenni. Coniato per la prima volta dallo psicologo statunitense Wayne Oates nel 1971, il termine si riferisce a un bisogno compulsivo e incontrollabile di lavorare incessantemente. La presente tesi esplora in profondità questo costrutto, analizzandone le definizioni, gli strumenti di misurazione e le implicazioni familiari. Nella prima parte del lavoro, viene ripercorsa l'evoluzione della letteratura scientifica sul workaholism, mettendo in luce le differenze tra i principali modelli teorici e identificando un filo conduttore che li collega. In particolare, viene esaminato come l'ossessione per il lavoro rappresenti il nucleo centrale del costrutto, influenzando vari aspetti della vita dell'individuo. Successivamente, vengono presentati i principali strumenti di misurazione del workaholism, tra cui la Workaholism Battery (WorkBAT), il Work Addiction Risk Test (WART), la Dutch Work Addiction Scale (DUWAS) e la Bergen Work Addiction Scale (BWAS). Questi strumenti sono fondamentali per la valutazione e la diagnosi del workaholism, offrendo diverse prospettive e metodologie per misurare la dipendenza dal lavoro. Nella seconda parte della tesi, viene adottata una prospettiva familiare per analizzare le ripercussioni del workaholism sui figli dei lavoratori ossessivi. Attraverso l'analisi di studi empirici, tra cui quello di Robinson e Kelly, si evidenziano le conseguenze psicologiche sui figli, come l'aumento dei livelli di ansia, depressione e problemi di autostima. Inoltre, vengono esplorate le dinamiche familiari che possono contribuire allo sviluppo dell'ossessione lavorativa, identificando fattori di rischio presenti nella famiglia d'origine. Le conclusioni della tesi sottolineano come le ipotesi sulle cause del workaholism, formulate da psicologi clinici attraverso osservazioni aneddotiche, siano parzialmente confermate dalla ricerca qualitativa e quantitativa. L'integrazione di queste evidenze suggerisce che il workaholism è un fenomeno complesso, influenzato da una combinazione di fattori individuali, familiari e culturali. In sintesi, la tesi evidenzia l'importanza di una comprensione multidimensionale del workaholism, che consideri sia gli aspetti psicologici che quelli sociali e familiari. Questo approccio integrato è essenziale per sviluppare interventi efficaci volti a prevenire e trattare la dipendenza dal lavoro, migliorando così il benessere degli individui e delle loro famiglie.
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