La teoria descrittiva degli insiemi classica studia lo spazio di Cantor, lo spazio di Baire e, più in generale, gli spazi polacchi (spazi completamente metrizzabili e secondo-numerabile). Negli ultimi quarant'anni, questa teoria ha trovato applicazioni in vari settori della matematica, dalla teoria dei modelli alla dinamica topologica e alla teoria degli spazi di Banach. La principale limitazione della teoria classica è la sua applicabilità solo a oggetti "piccoli": spazi di Banach separabili, modelli numerabili di una teoria del primo ordine, gruppi topologici secondo-numerabile, e così via. L'obiettivo della teoria descrittiva degli insiemi generalizzata è superare questo limite sostituendo il primo cardinale infinito ω (ovvero la cardinalità dei numeri naturali) con un cardinale infinito arbitrario κ. Questa sostituzione riguarda sia gli spazi concreti, sia le proprietà topologiche studiate. Mentre per gli spazi di Cantor e di Baire esiste una generalizzazione al contesto più che numerabile diffusamente accettata in letteratura, una definizione di spazio polacco generalizzato non è ancora univocamente accettata. Rimuovere la secondo-numerabilità mantenendo la completa metrizzabilità non è una strada percorribile, in quanto i nuovi spazi di Cantor e Baire non sono metrizzabili. Per questa ragione, vari approcci sono stati tentati per generalizzare le nozioni di metrizzabilità e completezza. Il più proficuo per quanto riguarda la metrizzabilità consiste nel considerare metriche a valori in strutture diverse dai numeri reali e conduce alla nozione di κ-metrizzabilità. Questa tesi si inserisce in questo filone, affrontando la seguente domanda: gli spazi uniformi sono un buon contesto in cui sviluppare la teoria descrittiva degli insiemi generalizzata? A prima vista, questa idea sembra ragionevole: l'obiettivo è estendere il concetto di spazio metrico, e gli spazi uniformi sono tra le strutture più studiate a questo scopo. Ma riflettendoci meglio, emergono diversi problemi. Il principale è la nozione di completa uniformabilità, che si dimostra essere molto debole. Un ben noto risultato di Dieudonné mostra che ogni spazio Hausdorff e paracompatto è completamente uniformabile. Questo è un problema significativo poiché gli spazi di Cantor e Baire generalizzati sono ereditariamente paracompatti e quindi ogni loro sottospazio è completamente uniformabile. Questa situazione è in completo contrasto sia con la teoria classica sia con le generalizzazioni esplorate finora. Inoltre, uno dei pilastri della teoria descrittiva degli insiemi è il fatto che un sottoinsieme di uno spazio polacco è polacco se e solo se è Gδ . Ciò rende gli spazi completamente uniformabili apparentemente inadatti a questo contesto. Il principale concetto introdotto nella tesi è quello di spazio κ-completamente uniformabile, studiato con lo scopo di superare questo ostacolo. I contributi originali, di seguito brevemente riassunti, sono raccolti nel secondo, terzo e quarto capitolo. Nel secondo capitolo, sono studiati gli spazi κ-uniformabili come possibile generalizzazione degli spazi metrici. In particolare, si dimostra che uno spazio è κ-metrizzabile se e solo se è κ-uniformabile e κ-additivo. Nel terzo capitolo, per risolvere il problema della debolezza della completà uniformabilità viene introdotto il concetto di spazio κ-completamente uniformabile. Infine, nel quarto capitolo sono applicati i concetti studiati precedentemente agli spazi di Cantor e Baire generalizzati.

Spazi Uniformi in Teoria Descrittiva degli Insiemi Generalizzata

BOLDRINI, PAOLO
2023/2024

Abstract

La teoria descrittiva degli insiemi classica studia lo spazio di Cantor, lo spazio di Baire e, più in generale, gli spazi polacchi (spazi completamente metrizzabili e secondo-numerabile). Negli ultimi quarant'anni, questa teoria ha trovato applicazioni in vari settori della matematica, dalla teoria dei modelli alla dinamica topologica e alla teoria degli spazi di Banach. La principale limitazione della teoria classica è la sua applicabilità solo a oggetti "piccoli": spazi di Banach separabili, modelli numerabili di una teoria del primo ordine, gruppi topologici secondo-numerabile, e così via. L'obiettivo della teoria descrittiva degli insiemi generalizzata è superare questo limite sostituendo il primo cardinale infinito ω (ovvero la cardinalità dei numeri naturali) con un cardinale infinito arbitrario κ. Questa sostituzione riguarda sia gli spazi concreti, sia le proprietà topologiche studiate. Mentre per gli spazi di Cantor e di Baire esiste una generalizzazione al contesto più che numerabile diffusamente accettata in letteratura, una definizione di spazio polacco generalizzato non è ancora univocamente accettata. Rimuovere la secondo-numerabilità mantenendo la completa metrizzabilità non è una strada percorribile, in quanto i nuovi spazi di Cantor e Baire non sono metrizzabili. Per questa ragione, vari approcci sono stati tentati per generalizzare le nozioni di metrizzabilità e completezza. Il più proficuo per quanto riguarda la metrizzabilità consiste nel considerare metriche a valori in strutture diverse dai numeri reali e conduce alla nozione di κ-metrizzabilità. Questa tesi si inserisce in questo filone, affrontando la seguente domanda: gli spazi uniformi sono un buon contesto in cui sviluppare la teoria descrittiva degli insiemi generalizzata? A prima vista, questa idea sembra ragionevole: l'obiettivo è estendere il concetto di spazio metrico, e gli spazi uniformi sono tra le strutture più studiate a questo scopo. Ma riflettendoci meglio, emergono diversi problemi. Il principale è la nozione di completa uniformabilità, che si dimostra essere molto debole. Un ben noto risultato di Dieudonné mostra che ogni spazio Hausdorff e paracompatto è completamente uniformabile. Questo è un problema significativo poiché gli spazi di Cantor e Baire generalizzati sono ereditariamente paracompatti e quindi ogni loro sottospazio è completamente uniformabile. Questa situazione è in completo contrasto sia con la teoria classica sia con le generalizzazioni esplorate finora. Inoltre, uno dei pilastri della teoria descrittiva degli insiemi è il fatto che un sottoinsieme di uno spazio polacco è polacco se e solo se è Gδ . Ciò rende gli spazi completamente uniformabili apparentemente inadatti a questo contesto. Il principale concetto introdotto nella tesi è quello di spazio κ-completamente uniformabile, studiato con lo scopo di superare questo ostacolo. I contributi originali, di seguito brevemente riassunti, sono raccolti nel secondo, terzo e quarto capitolo. Nel secondo capitolo, sono studiati gli spazi κ-uniformabili come possibile generalizzazione degli spazi metrici. In particolare, si dimostra che uno spazio è κ-metrizzabile se e solo se è κ-uniformabile e κ-additivo. Nel terzo capitolo, per risolvere il problema della debolezza della completà uniformabilità viene introdotto il concetto di spazio κ-completamente uniformabile. Infine, nel quarto capitolo sono applicati i concetti studiati precedentemente agli spazi di Cantor e Baire generalizzati.
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