Il consumo di sostanze per il miglioramento della performance è conosciuto ed utilizzato da molto tempo e il quantitativo di questi agenti miglioranti ma dannosi per la salute è in continuo aumento, con grande richiesta degli atleti per quelli a carattere eccitante. Per quanto riguarda l’alcool, gli effetti dannosi che esso porta alla fisiologia umana son ampliamente documentati e si ha la completa certezza che il suo consumo e abuso influenza negativamente il metabolismo, l’apparato muscolo-scheletrico, la termoregolazione e l’idratazione e il sistema neurologico. Vari studi hanno riportato che l’attività fisica e la partecipazione sportiva è positivamente associata al consumo di bevande alcooliche, soprattutto dall’età adolescenziale alla prima età adulta, con l’abitudine da parte di questi giovani di bere esclusivamente per ubriacarsi (binge drinking) senza trarre piacere nel farlo. Molte di queste sostanze descritte successivamente nella tesi fanno parte del programma antidoping dispensato dalla World Anti Doping Agency (WADA), che dalla sua creazione nel novembre 1999 capeggia e gestisce la battaglia contro il doping nel mondo, avvalendosi di nuove ricerche nel campo tecnologico e migliorando strumentazioni e esecuzione dei test negli atleti. Però, la WADA si occupa del controllo del doping solo nello sport di alto livello tralasciando lo sport amatoriale. Dove molti atleti fanno ricorso a metodi ergogenici per il miglioramento della performance ricadendo su ormoni, tra cui steroidi anabolizzanti e ormoni della crescita, molte volte presi in combo, aumentando i rischi da essi portati. In più oltre agli ormoni e alle sostanze non concesse dalla WADA, ve ne sono alcuno assumibili fuori dalla competizione, come integratori alimentari e la creatina. In conclusione, la battaglia contro queste sostanze è tuttora in atto, però la loro assunzione è impossibile impedirla quindi non rimane che sensibilizzare gli utilizzatori sul problema che esse portano alla salute e alla cultura.

Alcool e dipendenze nello sport

SCONFIENZA, DIEGO
2023/2024

Abstract

Il consumo di sostanze per il miglioramento della performance è conosciuto ed utilizzato da molto tempo e il quantitativo di questi agenti miglioranti ma dannosi per la salute è in continuo aumento, con grande richiesta degli atleti per quelli a carattere eccitante. Per quanto riguarda l’alcool, gli effetti dannosi che esso porta alla fisiologia umana son ampliamente documentati e si ha la completa certezza che il suo consumo e abuso influenza negativamente il metabolismo, l’apparato muscolo-scheletrico, la termoregolazione e l’idratazione e il sistema neurologico. Vari studi hanno riportato che l’attività fisica e la partecipazione sportiva è positivamente associata al consumo di bevande alcooliche, soprattutto dall’età adolescenziale alla prima età adulta, con l’abitudine da parte di questi giovani di bere esclusivamente per ubriacarsi (binge drinking) senza trarre piacere nel farlo. Molte di queste sostanze descritte successivamente nella tesi fanno parte del programma antidoping dispensato dalla World Anti Doping Agency (WADA), che dalla sua creazione nel novembre 1999 capeggia e gestisce la battaglia contro il doping nel mondo, avvalendosi di nuove ricerche nel campo tecnologico e migliorando strumentazioni e esecuzione dei test negli atleti. Però, la WADA si occupa del controllo del doping solo nello sport di alto livello tralasciando lo sport amatoriale. Dove molti atleti fanno ricorso a metodi ergogenici per il miglioramento della performance ricadendo su ormoni, tra cui steroidi anabolizzanti e ormoni della crescita, molte volte presi in combo, aumentando i rischi da essi portati. In più oltre agli ormoni e alle sostanze non concesse dalla WADA, ve ne sono alcuno assumibili fuori dalla competizione, come integratori alimentari e la creatina. In conclusione, la battaglia contro queste sostanze è tuttora in atto, però la loro assunzione è impossibile impedirla quindi non rimane che sensibilizzare gli utilizzatori sul problema che esse portano alla salute e alla cultura.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
1026139_elaboratofinale.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.03 MB
Formato Adobe PDF
1.03 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/111661