INTRODUZIONE: La sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la sindrome di Lyell (o necrolisi epidermica tossica) sono due rare (circa 2 casi/milione di abitanti) reazioni avverse da farmaco caratterizzate da importanti eruzioni cutanee con interessamento delle mucose orali, genitali e della congiuntive. La sindrome di Lyell ha un rischio di mortalità molto alto, che si aggira intorno al 20-40% dei casi. Questo rischio è calcolabile tramite la compilazione di una scala di valutazione, creata ad hoc per queste sindromi, chiamata SCORTEN. OBIETTIVI: L'obiettivo di questo studio è quello di analizzare la gestione terapeutica sistemica e topica dei pazienti affetti da SJS e TEN che sono stati ricoverati presso la SC Dermatologia Universitaria dell'ASOU San Giovanni Battista di Torino e stilare, alla fine dello studio, un protocollo per la gestione clinica delle lesioni cutanee dei pazienti. MATERIALI e METODI: Per il seguente studio sono stati reclutati sette pazienti affetti da SJS e TEN che sono stati ricoverati presso la SC Dermatologia Universitaria dell'ASOU San Giovanni Battista di Torino tra il 2001 e il 2007. Per ogni paziente sono stati analizzati dati anagrafici, farmaco/i responsabile/i dell'eruzione cutanea, estensione degli scollamenti cutanei, maggiori parametri ematochimici, approcci terapeutici sia a livello sistemico sia a livello topico e relativa risposta del paziente a breve e lungo termine. I dati ottenuti sono stati paragonati con gli studi reperiti nella letteratura scientifica specifica. RISULTATI: I risultati ottenuti dallo studio riguardano sia la terapia sistemica, sia la terapia topica. La terapia sistemica comprende reintegro di liquidi; copertura antibiotica per scongiurare complicanze settiche nel paziente; somministrazione di corticosteroidi come trattamento d'elezione nella SJS, ma nella TEN il loro impiego è controverso ed, in ultimo, la terapia prevede somministrazione di immunoglobuline ad alte dosi. Per la terapia topica si è ricorsi all'utilizzo di medicazioni avanzate diverse a seconda della lesione cutanea. CONLUSIONE: in conclusione allo studio è stato riproposto un protocollino per quanto riguarda la gestione ed il trattamento delle lesioni topiche soprattutto per gli infermieri.

sindrome di Stevens-Johnsone sindrome di Lyell: terapia topica e sistemica e gestione infermieristica

RONCOLATO, BENEDETTA
2009/2010

Abstract

INTRODUZIONE: La sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la sindrome di Lyell (o necrolisi epidermica tossica) sono due rare (circa 2 casi/milione di abitanti) reazioni avverse da farmaco caratterizzate da importanti eruzioni cutanee con interessamento delle mucose orali, genitali e della congiuntive. La sindrome di Lyell ha un rischio di mortalità molto alto, che si aggira intorno al 20-40% dei casi. Questo rischio è calcolabile tramite la compilazione di una scala di valutazione, creata ad hoc per queste sindromi, chiamata SCORTEN. OBIETTIVI: L'obiettivo di questo studio è quello di analizzare la gestione terapeutica sistemica e topica dei pazienti affetti da SJS e TEN che sono stati ricoverati presso la SC Dermatologia Universitaria dell'ASOU San Giovanni Battista di Torino e stilare, alla fine dello studio, un protocollo per la gestione clinica delle lesioni cutanee dei pazienti. MATERIALI e METODI: Per il seguente studio sono stati reclutati sette pazienti affetti da SJS e TEN che sono stati ricoverati presso la SC Dermatologia Universitaria dell'ASOU San Giovanni Battista di Torino tra il 2001 e il 2007. Per ogni paziente sono stati analizzati dati anagrafici, farmaco/i responsabile/i dell'eruzione cutanea, estensione degli scollamenti cutanei, maggiori parametri ematochimici, approcci terapeutici sia a livello sistemico sia a livello topico e relativa risposta del paziente a breve e lungo termine. I dati ottenuti sono stati paragonati con gli studi reperiti nella letteratura scientifica specifica. RISULTATI: I risultati ottenuti dallo studio riguardano sia la terapia sistemica, sia la terapia topica. La terapia sistemica comprende reintegro di liquidi; copertura antibiotica per scongiurare complicanze settiche nel paziente; somministrazione di corticosteroidi come trattamento d'elezione nella SJS, ma nella TEN il loro impiego è controverso ed, in ultimo, la terapia prevede somministrazione di immunoglobuline ad alte dosi. Per la terapia topica si è ricorsi all'utilizzo di medicazioni avanzate diverse a seconda della lesione cutanea. CONLUSIONE: in conclusione allo studio è stato riproposto un protocollino per quanto riguarda la gestione ed il trattamento delle lesioni topiche soprattutto per gli infermieri.
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