Il presente lavoro tratta il tema degli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione o Green Public Procurement (GPP), ossia gli acquisti della PA in cui vengono inseriti criteri ambientali, al fine di indirizzare la scelta verso prodotti con un basso impatto ambientale, considerando l'intero ciclo di vita del prodotto stesso. La PA ha la possibilità di svolgere un ruolo determinante nella diffusione del GPP, in quanto rappresenta un importante ¿consumatore¿ di beni e servizi. Effettuando scelte ambientalmente sostenibili per i propri acquisti, può contribuire a: salvaguardare l'ambiente, fornendo anche un segnale ed un esempio ai cittadini; stimolare il mercato verso produzioni meno inquinanti; perseguire l'obiettivo di razionalizzare la spesa pubblica a partire dalla riduzione dei consumi e tenendo conto del costo totale dell'acquisto, che comprende sia il prezzo, sia i costi legati all'utilizzo e allo smaltimento del bene o servizio. La normativa europea e nazionale già dagli anni '90 prevedeva la possibilità di effettuare acquisti verdi, ma solo dal 2004 sono state emanate Direttive contenenti modalità operative chiare, obiettivi formali e un ruolo riconosciuto ai sistemi di certificazione ambientale di prodotto e di processo per sviluppare il tema degli appalti verdi. In Italia nel 2008 è stato approvato il PAN con l'obiettivo, tra gli altri, di massimizzare la diffusione del GPP. L'analisi della normativa di riferimento, ha permesso di chiarire possibilità e vincoli in tema di acquisti verdi, e sono state analizzate le considerazioni di carattere ambientale che possono essere introdotte nei bandi di gara e le sezioni del bando in cui è consentito inserirle. In attesa dell'introduzione di tali norme, già dal 2003 sono state avviate importanti iniziative di condivisione dell'applicazione del GPP, sia a livello comunitario che nazionale. L'adesione, volontaria e sempre crescente di numerosi enti nei confronti di tali Progetti, fa presumere che questi enti stiano adottando puntualmente pratiche GPP. Purtroppo non vi sono dati omogenei e continuativi nel tempo, per poter analizzare l'andamento della effettiva applicazione. Fa eccezione il ¿Progetto Acquisti Pubblici Ecologici¿ coordinato dalla Provincia di Torino, poiché ha previsto, tra l'altro, il monitoraggio dell'applicazione del GPP tra gli enti aderenti: è quindi ora possibile analizzare l'andamento degli acquisti verdi a partire dal 2004, ripartito per tipologia di bene o servizio oltre che per singolo ente che ha aderito al Progetto torinese. E' auspicabile che vengano predisposti nel breve periodo monitoraggi analoghi, sia a livello nazionale che comunitario. E' importante sottolineare anche il ruolo sempre più determinante sull'incidenza del GPP delle società di committenza, in quanto acquistando importanti quantità di beni e servizi verdi, potranno dare un segnale al mercato relativamente alla volontà di valorizzare prodotti e servizi a minor impatto ambientale, oltre al raggiungimento dell'obiettivo di razionalizzare la spesa grazie ad economie di scala Spesso la PA tende a considerare il solo costo del bene o servizio al momento dell'acquisto, mentre invece sarebbe opportuno valutasse quello totale. Sarebbe auspicabile che la PA promuovesse un cambiamento culturale a livello di mercato, per sviluppare la cultura di produzione e consumo sostenibile, in un'ottica di innovazione tecnologica, efficienza economica e concorrenzialità per i prodotti e i cittadini di domani.
GLI ACQUISTI VERDI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: ASPETTI NORMATIVI E STATO DELL'ARTE IN PIEMONTE.
SANTANGELO, ANTONELLA
2009/2010
Abstract
Il presente lavoro tratta il tema degli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione o Green Public Procurement (GPP), ossia gli acquisti della PA in cui vengono inseriti criteri ambientali, al fine di indirizzare la scelta verso prodotti con un basso impatto ambientale, considerando l'intero ciclo di vita del prodotto stesso. La PA ha la possibilità di svolgere un ruolo determinante nella diffusione del GPP, in quanto rappresenta un importante ¿consumatore¿ di beni e servizi. Effettuando scelte ambientalmente sostenibili per i propri acquisti, può contribuire a: salvaguardare l'ambiente, fornendo anche un segnale ed un esempio ai cittadini; stimolare il mercato verso produzioni meno inquinanti; perseguire l'obiettivo di razionalizzare la spesa pubblica a partire dalla riduzione dei consumi e tenendo conto del costo totale dell'acquisto, che comprende sia il prezzo, sia i costi legati all'utilizzo e allo smaltimento del bene o servizio. La normativa europea e nazionale già dagli anni '90 prevedeva la possibilità di effettuare acquisti verdi, ma solo dal 2004 sono state emanate Direttive contenenti modalità operative chiare, obiettivi formali e un ruolo riconosciuto ai sistemi di certificazione ambientale di prodotto e di processo per sviluppare il tema degli appalti verdi. In Italia nel 2008 è stato approvato il PAN con l'obiettivo, tra gli altri, di massimizzare la diffusione del GPP. L'analisi della normativa di riferimento, ha permesso di chiarire possibilità e vincoli in tema di acquisti verdi, e sono state analizzate le considerazioni di carattere ambientale che possono essere introdotte nei bandi di gara e le sezioni del bando in cui è consentito inserirle. In attesa dell'introduzione di tali norme, già dal 2003 sono state avviate importanti iniziative di condivisione dell'applicazione del GPP, sia a livello comunitario che nazionale. L'adesione, volontaria e sempre crescente di numerosi enti nei confronti di tali Progetti, fa presumere che questi enti stiano adottando puntualmente pratiche GPP. Purtroppo non vi sono dati omogenei e continuativi nel tempo, per poter analizzare l'andamento della effettiva applicazione. Fa eccezione il ¿Progetto Acquisti Pubblici Ecologici¿ coordinato dalla Provincia di Torino, poiché ha previsto, tra l'altro, il monitoraggio dell'applicazione del GPP tra gli enti aderenti: è quindi ora possibile analizzare l'andamento degli acquisti verdi a partire dal 2004, ripartito per tipologia di bene o servizio oltre che per singolo ente che ha aderito al Progetto torinese. E' auspicabile che vengano predisposti nel breve periodo monitoraggi analoghi, sia a livello nazionale che comunitario. E' importante sottolineare anche il ruolo sempre più determinante sull'incidenza del GPP delle società di committenza, in quanto acquistando importanti quantità di beni e servizi verdi, potranno dare un segnale al mercato relativamente alla volontà di valorizzare prodotti e servizi a minor impatto ambientale, oltre al raggiungimento dell'obiettivo di razionalizzare la spesa grazie ad economie di scala Spesso la PA tende a considerare il solo costo del bene o servizio al momento dell'acquisto, mentre invece sarebbe opportuno valutasse quello totale. Sarebbe auspicabile che la PA promuovesse un cambiamento culturale a livello di mercato, per sviluppare la cultura di produzione e consumo sostenibile, in un'ottica di innovazione tecnologica, efficienza economica e concorrenzialità per i prodotti e i cittadini di domani.File | Dimensione | Formato | |
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