L'infezione da Helicobacter pylori è molto diffusa nel mondo al giorno d'oggi. Il trattamento adottato per l'eradicazione del batterio non è in grado di sconfiggere la patologia in tutte le persone affette. Per un controllo dei risultati del trattamento fino a pochi anni fa ci si avvaleva, come per la diagnosi, dell'esofagogastroduodenoscopia. Oggi invece, test innovativi e non invasivi come il C13 urea breath test hanno permesso un maggiore controllo sulla malattia. Tale test è di recente adozione presso l'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo. L'elaborato da me redatto ha come scopo quello di individuare le terapie più efficaci all'interno del nostro bacino d'utenza e di verificare l'eventuale influenza dei diversi stili di vita sulla validità del trattamento. Per raggiungere tale fine ho utilizzato come strumento di indagine l'intervista semi-strutturata, da me redatta in collaborazione con la Dott.ssa Pulitanò. Tale intervista è stata sottoposta a 62 soggetti afferenti presso l'ambulatorio del C13 urea breath test per il controllo dopo trattamento. Ad una prima analisi del campione si osserva che le terapie maggiormente utilizzate sono 2 (Amoxicillina 1 g e Claritromicina 500 mg, Levofloxacina 500 mg e Claritromicina 500 mg, sempre abbinate ad un inibitore di pompa protonica). Dopo tale riscontro ho deciso di prendere in considerazione solo coloro che hanno utilizzato tali terapie. Il campione si riduce quindi a 47 persone assistite. La terapia in cui si è riscontrato un maggior successo è la triplice terapia composta da Amoxicillina 1g, Claritromicina 500 mg ed un inibitore di pompa protonica. Variabili come il BMI, un'alimentazione non regolare e ricca di grassi, l'uso di alcolici e il consumare fumo di sigaretta sembrano influire negativamente sul trattamento. L'infermiere quindi non si limita soltanto all'esecuzione tecnica delle attività ambulatoriali, ma può dare contributi costruttivi tramite interventi educativi volti a modificare quei comportamenti che sembrerebbero influire sulla guarigione, che attraverso la mia tesi spero di evidenziare.
Infezione da Helicobacter pylori: valutazione dell'efficacia della terapia eradicante mediante C13 urea breath test.
MARINACCIO, ANTONIO
2009/2010
Abstract
L'infezione da Helicobacter pylori è molto diffusa nel mondo al giorno d'oggi. Il trattamento adottato per l'eradicazione del batterio non è in grado di sconfiggere la patologia in tutte le persone affette. Per un controllo dei risultati del trattamento fino a pochi anni fa ci si avvaleva, come per la diagnosi, dell'esofagogastroduodenoscopia. Oggi invece, test innovativi e non invasivi come il C13 urea breath test hanno permesso un maggiore controllo sulla malattia. Tale test è di recente adozione presso l'Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo. L'elaborato da me redatto ha come scopo quello di individuare le terapie più efficaci all'interno del nostro bacino d'utenza e di verificare l'eventuale influenza dei diversi stili di vita sulla validità del trattamento. Per raggiungere tale fine ho utilizzato come strumento di indagine l'intervista semi-strutturata, da me redatta in collaborazione con la Dott.ssa Pulitanò. Tale intervista è stata sottoposta a 62 soggetti afferenti presso l'ambulatorio del C13 urea breath test per il controllo dopo trattamento. Ad una prima analisi del campione si osserva che le terapie maggiormente utilizzate sono 2 (Amoxicillina 1 g e Claritromicina 500 mg, Levofloxacina 500 mg e Claritromicina 500 mg, sempre abbinate ad un inibitore di pompa protonica). Dopo tale riscontro ho deciso di prendere in considerazione solo coloro che hanno utilizzato tali terapie. Il campione si riduce quindi a 47 persone assistite. La terapia in cui si è riscontrato un maggior successo è la triplice terapia composta da Amoxicillina 1g, Claritromicina 500 mg ed un inibitore di pompa protonica. Variabili come il BMI, un'alimentazione non regolare e ricca di grassi, l'uso di alcolici e il consumare fumo di sigaretta sembrano influire negativamente sul trattamento. L'infermiere quindi non si limita soltanto all'esecuzione tecnica delle attività ambulatoriali, ma può dare contributi costruttivi tramite interventi educativi volti a modificare quei comportamenti che sembrerebbero influire sulla guarigione, che attraverso la mia tesi spero di evidenziare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/111460