A causa dei processi evolutivi come le mutazioni dei ceppi batterici, le infezioni hanno assunto un ruolo sempre più significativo. Lo sviluppo dell’antibioticoresistenza rappresenta un problema rilevante per il trattamento terapeutico. In questo contesto, le nanotecnologie offrono soluzioni innovative. In particolare, i nanosistemi a base proteica sono di grande interesse per la loro biocompatibilità. Tra questi, le nanoparticelle a base di mucina, sviluppate di recente, mostrano un'elevata affinità con le mucose del corpo umano e costituiscono un promettente sistema di drug delivery. In letteratura sono presenti diversi studi riguardo ai parametri che influiscono sul rilascio di farmaco da parte di nanoparticelle. In questo caso, il lavoro si è focalizzato inizialmente sulla sintesi dei mucosomi a partire da mucina gastrica porcina e sul loro caricamento con il Ciprofloxacina, dotata di elevata attività antibatterica, soprattutto nei confronti dei batteri Gram negativi. Viene utilizzata nel trattamento di molte infezioni dei tratti urinario, respiratorio e gastrointestinale, della gonorrea e delle setticemie. Successivamente, è stata valutata la stabilità facendo riferimento alla quantità di Ciprofloxacina rilasciata dai nanosistemi in diverse condizioni: tampone fosfato a 37°C, la presenza di enzimi proteasici (Tripsina gastrica porcina e una proteasi pancreatica bovina generica) e pH acido, ricorrenti negli ambienti delle infezioni batteriche. Sono stati inoltre considerati gli effetti prodotti dalla presenza dell’enzima Mucinasi StCE e dal secretoma di due batteri: Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus. In ultima battuta, i mucosomi caricati con il farmaco sono tati testati su ceppo non patogeno di Pseudomonas Aeruginosa per determinarne la differenza di effetto tra il farmaco libero ed il farmaco incapsulato all’interno delle nanoparticelle. In conclusione, in questo lavoro siamo riusciti a determinare alcuni parametri che presentano un impatto significativo sui mucosomi e sul rilascio, ottenendo anche delle informazioni interessanti in vista di un futuro utilizzo terapeutico.
Studio della stabilità di nanoparticelle a base di mucina con attività antibatterica
ALIANO, FEDERICO
2023/2024
Abstract
A causa dei processi evolutivi come le mutazioni dei ceppi batterici, le infezioni hanno assunto un ruolo sempre più significativo. Lo sviluppo dell’antibioticoresistenza rappresenta un problema rilevante per il trattamento terapeutico. In questo contesto, le nanotecnologie offrono soluzioni innovative. In particolare, i nanosistemi a base proteica sono di grande interesse per la loro biocompatibilità. Tra questi, le nanoparticelle a base di mucina, sviluppate di recente, mostrano un'elevata affinità con le mucose del corpo umano e costituiscono un promettente sistema di drug delivery. In letteratura sono presenti diversi studi riguardo ai parametri che influiscono sul rilascio di farmaco da parte di nanoparticelle. In questo caso, il lavoro si è focalizzato inizialmente sulla sintesi dei mucosomi a partire da mucina gastrica porcina e sul loro caricamento con il Ciprofloxacina, dotata di elevata attività antibatterica, soprattutto nei confronti dei batteri Gram negativi. Viene utilizzata nel trattamento di molte infezioni dei tratti urinario, respiratorio e gastrointestinale, della gonorrea e delle setticemie. Successivamente, è stata valutata la stabilità facendo riferimento alla quantità di Ciprofloxacina rilasciata dai nanosistemi in diverse condizioni: tampone fosfato a 37°C, la presenza di enzimi proteasici (Tripsina gastrica porcina e una proteasi pancreatica bovina generica) e pH acido, ricorrenti negli ambienti delle infezioni batteriche. Sono stati inoltre considerati gli effetti prodotti dalla presenza dell’enzima Mucinasi StCE e dal secretoma di due batteri: Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus. In ultima battuta, i mucosomi caricati con il farmaco sono tati testati su ceppo non patogeno di Pseudomonas Aeruginosa per determinarne la differenza di effetto tra il farmaco libero ed il farmaco incapsulato all’interno delle nanoparticelle. In conclusione, in questo lavoro siamo riusciti a determinare alcuni parametri che presentano un impatto significativo sui mucosomi e sul rilascio, ottenendo anche delle informazioni interessanti in vista di un futuro utilizzo terapeutico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/111453