Il doping rappresenta un fenomeno globale che si estende oltre il mondo dello sport professionistico, coinvolgendo anche il dilettantismo e l’ambiente amatoriale di diverse discipline, soprattutto ciclismo, fitness e bodybuilding. Gli steroidi anabolizzanti (AAS) sono le sostanze più comunemente utilizzate per aumentare la crescita muscolare, ridurre la massa grassa e incrementare le performance sportive, pur presentando diversi effetti collaterali molto pericolosi. Al contrario, i Modulatori Selettivi del Recettore degli Androgeni (SARM) sono molecole sintetizzate con l’obbiettivo di usufruire in ambito clinico dei loro effetti anabolizzanti, uguali a quelli degli steroidi, ma con minori conseguenze indesiderate. Tuttavia, non sono ancora approvati per la somministrazione in campo medico ed i consumatori utilizzano come principale fonte di approvvigionamento il mercato nero. In generale, il traffico clandestino riguarda tutte le sostanze dopanti proibite e spesso la distribuzione avviene tramite siti internet e social media. Questo rappresenta un serio pericolo per la salute pubblica, non solo per le sostanze contenute, ma anche per la diffusione di prodotti frequentemente contaminati e non conformi alle etichettature riportate. Per contrastare efficacemente il doping, è importante lo sviluppo di nuove metodologie per l’identificazione di sostanze dopanti in campioni non biologici, provenienti dal mercato nero, e in matrici biologiche alternative. Ad esempio, l’analisi del capello offre numerosi vantaggi, tra cui l’acquisizione di informazioni complementari a quelle che si ottengono dai controlli tradizionali su sangue ed urina. Lo scopo di questa tesi è approfondire l’applicazione e l’elaborazione di metodi chimici per l’analisi di sostanze dopanti in prodotti provenienti dal mercato nero e in matrice cheratinica, utilizzando diverse. A questo scopo, l’approccio è stato quello di effettuare le analisi in scansione, di 14 differenti AAS e 5 SARM, sia in spettrometria di massa a bassa risoluzione (GC-EI-MS), sia in infusione diretta nello spettrometro di massa ad alta risoluzione (Orbitrap IQ-X). In secondo luogo, l’obbiettivo è stato lo sviluppo di un metodo analitico capace di separare ed identificare agenti anabolizzanti, combinando la separazione in cromatografia liquida (HPLC) con la rivelazione in spettrometria di massa ad alta risoluzione (Orbitrap IQ-X) di ioni caratteristici delle sostanze anabolizzanti in miscela. Infine, si sono volute testare la capacità di determinare alcuni di questi dopanti in matrice cheratinica su campioni appartenenti a casi reali. Per i campioni non biologici sequestrati entrambe le tecniche sono caratterizzate da un’estrema facilità nella preparazione del campione, nessun particolare pretrattamento, se non la diluizione in un opportuno solvente organico, e si sono rivelate in grado di attestare la positività alle sostanze dopanti effettivamente dichiarate. Inoltre, il metodo HPLC-MS/MS sviluppato ha permesso la separazione rapida ed efficace di SARM e steroidi in una miscela e la loro identificazione attraverso gli ioni caratteristici. Per le analisi di campioni sono stati analizzati campioni biologici di matrice cheratinica appartenenti a due atleti. Uno positivo allo stanozololo e l'altro a due differenti SARM. Nello specifico, l’utilizzo del capello apre nuove strade nel mondo dell’antidoping, come la possibilità di ricercare dopanti su diverse finestre temporali.
Identificazione e caratterizzazione di agenti dopanti modulatori dei recettori degli androgeni
CANALE, SASHA LORENZO
2023/2024
Abstract
Il doping rappresenta un fenomeno globale che si estende oltre il mondo dello sport professionistico, coinvolgendo anche il dilettantismo e l’ambiente amatoriale di diverse discipline, soprattutto ciclismo, fitness e bodybuilding. Gli steroidi anabolizzanti (AAS) sono le sostanze più comunemente utilizzate per aumentare la crescita muscolare, ridurre la massa grassa e incrementare le performance sportive, pur presentando diversi effetti collaterali molto pericolosi. Al contrario, i Modulatori Selettivi del Recettore degli Androgeni (SARM) sono molecole sintetizzate con l’obbiettivo di usufruire in ambito clinico dei loro effetti anabolizzanti, uguali a quelli degli steroidi, ma con minori conseguenze indesiderate. Tuttavia, non sono ancora approvati per la somministrazione in campo medico ed i consumatori utilizzano come principale fonte di approvvigionamento il mercato nero. In generale, il traffico clandestino riguarda tutte le sostanze dopanti proibite e spesso la distribuzione avviene tramite siti internet e social media. Questo rappresenta un serio pericolo per la salute pubblica, non solo per le sostanze contenute, ma anche per la diffusione di prodotti frequentemente contaminati e non conformi alle etichettature riportate. Per contrastare efficacemente il doping, è importante lo sviluppo di nuove metodologie per l’identificazione di sostanze dopanti in campioni non biologici, provenienti dal mercato nero, e in matrici biologiche alternative. Ad esempio, l’analisi del capello offre numerosi vantaggi, tra cui l’acquisizione di informazioni complementari a quelle che si ottengono dai controlli tradizionali su sangue ed urina. Lo scopo di questa tesi è approfondire l’applicazione e l’elaborazione di metodi chimici per l’analisi di sostanze dopanti in prodotti provenienti dal mercato nero e in matrice cheratinica, utilizzando diverse. A questo scopo, l’approccio è stato quello di effettuare le analisi in scansione, di 14 differenti AAS e 5 SARM, sia in spettrometria di massa a bassa risoluzione (GC-EI-MS), sia in infusione diretta nello spettrometro di massa ad alta risoluzione (Orbitrap IQ-X). In secondo luogo, l’obbiettivo è stato lo sviluppo di un metodo analitico capace di separare ed identificare agenti anabolizzanti, combinando la separazione in cromatografia liquida (HPLC) con la rivelazione in spettrometria di massa ad alta risoluzione (Orbitrap IQ-X) di ioni caratteristici delle sostanze anabolizzanti in miscela. Infine, si sono volute testare la capacità di determinare alcuni di questi dopanti in matrice cheratinica su campioni appartenenti a casi reali. Per i campioni non biologici sequestrati entrambe le tecniche sono caratterizzate da un’estrema facilità nella preparazione del campione, nessun particolare pretrattamento, se non la diluizione in un opportuno solvente organico, e si sono rivelate in grado di attestare la positività alle sostanze dopanti effettivamente dichiarate. Inoltre, il metodo HPLC-MS/MS sviluppato ha permesso la separazione rapida ed efficace di SARM e steroidi in una miscela e la loro identificazione attraverso gli ioni caratteristici. Per le analisi di campioni sono stati analizzati campioni biologici di matrice cheratinica appartenenti a due atleti. Uno positivo allo stanozololo e l'altro a due differenti SARM. Nello specifico, l’utilizzo del capello apre nuove strade nel mondo dell’antidoping, come la possibilità di ricercare dopanti su diverse finestre temporali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/111407