Il presente lavoro di tesi prende avvio da un progetto che prevede la valutazione delle conoscenze della popolazione piemontese sul carcinoma orale. I tumori della bocca fanno parte dei tumori della testa e del collo: il 95% di quelli epiteliali maligni di questa zona è costituito da carcinomi a cellule squamose (SCC). Il carcinoma orale a cellule squamose (OSCC), conosciuto anche come cancro della bocca, rappresenta la sesta neoplasia più frequente nel mondo. È noto come le persone fumatrici o che consumano alcolici abbiano un rischio significativamente maggiore di sviluppare questi tumori e che l’unione di entrambe queste abitudini crei un effetto sinergico. Sono tumori difficili da curare perché, nonostante la loro collocazione possa far pensare ad una facile diagnosi, la maggior parte dei pazienti si recano dal medico specialista quando il cancro è già in uno stadio avanzato. In alcune nazioni, è stato ritenuto necessario l'avvio di campagne preventive mirate a valutare le conoscenze della popolazione e degli operatori sanitari in merito a questo tipo di neoplasia. La mancanza di dati specifici sul territorio italiano sottolinea l'importanza di impegnarsi maggiormente nella ricerca e nella sensibilizzazione sull’argomento. In tale contesto, l'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare il livello di conoscenza della popolazione riguardo ai vari aspetti del carcinoma orale. È stato deciso di condurre la ricerca sul territorio piemontese intervistando gli utenti di farmacie selezionate in parte casualmente nel territorio dagli studenti del quinto anno del Corso di Laurea in Farmacia dell'Università di Torino e in parte da me e dalla collega con cui condivido il progetto, in farmacie geograficamente selezionate, coprendo sia la periferia che la città di Torino. Complessivamente sono stati raccolti 910 questionari, di questi 429 provengono da soggetti residenti al di fuori della città di Torino e sono stati esaminati in dettaglio nel contesto di questa tesi. I risultati dell’analisi condotta rivelano una conoscenza generalmente scarsa sul tema, che potenzialmente si traduce in un tasso di mortalità più elevato dovuto alla mancanza o al ritardo di visite specialistiche. Alla luce dei risultati, la raccolta dei dati presso le farmacie di comunità ha evidenziato aspetti importanti. Considerando che le farmacie territoriali rappresentano un valido luogo per la raccolta di dati epidemiologici, anche nel caso del nostro studio si è dimostrata l'importanza che queste hanno come sentinelle epidemiologiche capaci di raccogliere dati affidabili. Inoltre, dall'indagine è emerso che una percentuale bassa di utenti delle farmacie effettua controlli odontoiatrici regolari ogni sei mesi. Ciò suggerisce la potenziale efficacia di programmi di screening nelle farmacie di comunità per individuare coloro che effettuano visite solo annuali o occasionali e indirizzarli verso controlli più frequenti presso gli studi dentistici. In aggiunta, i risultati della ricerca sottolineano l'importanza di promuovere campagne informative sul cancro della bocca, coinvolgendo sia insegnanti che operatori sanitari (come farmacisti, MMG, dentisti) opportunamente istruiti e aggiornati sul tema.

Valutazione delle conoscenze della popolazione piemontese sul carcinoma orale e potenziale ruolo della Farmacia di comunità. Parte B

GAVIOLI, ALICE
2023/2024

Abstract

Il presente lavoro di tesi prende avvio da un progetto che prevede la valutazione delle conoscenze della popolazione piemontese sul carcinoma orale. I tumori della bocca fanno parte dei tumori della testa e del collo: il 95% di quelli epiteliali maligni di questa zona è costituito da carcinomi a cellule squamose (SCC). Il carcinoma orale a cellule squamose (OSCC), conosciuto anche come cancro della bocca, rappresenta la sesta neoplasia più frequente nel mondo. È noto come le persone fumatrici o che consumano alcolici abbiano un rischio significativamente maggiore di sviluppare questi tumori e che l’unione di entrambe queste abitudini crei un effetto sinergico. Sono tumori difficili da curare perché, nonostante la loro collocazione possa far pensare ad una facile diagnosi, la maggior parte dei pazienti si recano dal medico specialista quando il cancro è già in uno stadio avanzato. In alcune nazioni, è stato ritenuto necessario l'avvio di campagne preventive mirate a valutare le conoscenze della popolazione e degli operatori sanitari in merito a questo tipo di neoplasia. La mancanza di dati specifici sul territorio italiano sottolinea l'importanza di impegnarsi maggiormente nella ricerca e nella sensibilizzazione sull’argomento. In tale contesto, l'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare il livello di conoscenza della popolazione riguardo ai vari aspetti del carcinoma orale. È stato deciso di condurre la ricerca sul territorio piemontese intervistando gli utenti di farmacie selezionate in parte casualmente nel territorio dagli studenti del quinto anno del Corso di Laurea in Farmacia dell'Università di Torino e in parte da me e dalla collega con cui condivido il progetto, in farmacie geograficamente selezionate, coprendo sia la periferia che la città di Torino. Complessivamente sono stati raccolti 910 questionari, di questi 429 provengono da soggetti residenti al di fuori della città di Torino e sono stati esaminati in dettaglio nel contesto di questa tesi. I risultati dell’analisi condotta rivelano una conoscenza generalmente scarsa sul tema, che potenzialmente si traduce in un tasso di mortalità più elevato dovuto alla mancanza o al ritardo di visite specialistiche. Alla luce dei risultati, la raccolta dei dati presso le farmacie di comunità ha evidenziato aspetti importanti. Considerando che le farmacie territoriali rappresentano un valido luogo per la raccolta di dati epidemiologici, anche nel caso del nostro studio si è dimostrata l'importanza che queste hanno come sentinelle epidemiologiche capaci di raccogliere dati affidabili. Inoltre, dall'indagine è emerso che una percentuale bassa di utenti delle farmacie effettua controlli odontoiatrici regolari ogni sei mesi. Ciò suggerisce la potenziale efficacia di programmi di screening nelle farmacie di comunità per individuare coloro che effettuano visite solo annuali o occasionali e indirizzarli verso controlli più frequenti presso gli studi dentistici. In aggiunta, i risultati della ricerca sottolineano l'importanza di promuovere campagne informative sul cancro della bocca, coinvolgendo sia insegnanti che operatori sanitari (come farmacisti, MMG, dentisti) opportunamente istruiti e aggiornati sul tema.
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