This paper has the aim to deepen the theme of the false memories and to provider an overwiew of this subject. This theme remains a highly complex area of psychology to explore, and it is currently still under investigation. When we talk about false memories, we refer to all those phenomena where people fall victim of their “memory errors,” such as the formation of distorted memories, or even complitely fabricated. The complexity of the phenomenon stands in the nature of false memories, which appear so detailed that seem real, even though they are merely the result of manipulations, suggestions, or other psychological processes. This topic holds particular significance in both the legal and psychological fields, and distinguishing between the two is very important to understand when it is necessary to recognize the truthfulness of a memory and when, instead, the truth is of relative importance for the patient’s well-being. In the first chapter, we will examine the main figures who have contributed to defining the concept of false memory and identifying its causes and dynamics, starting from Sigmund Freud, moving through his student Sándor Ferenczi, and finally reaching Janet’s theories. In the second chapter, the functioning of memory will be explored, particularly the working memory system, which is most involved in the processing of memories and the creation of false memories. Furthermore, we will present the path that memory takes to form a false memory and the brain systems connected to it. Finally, in the third chapter, we will specifically illustrate false memories in the case of childhood sexual abuse, the risk and protective factors regarding the formation of false memories, and the psychopathologies that can result from them.
Il presente elaborato è nato con l’obiettivo di approfondire il tema dei falsi ricordi e di darne una visione d’insieme. Questa tematica rimane sicuramente un’area della psicologia molto complessa da sviscerare e, attualmente, è ancora oggetto di indagine. Quando parliamo di falsi ricordi, facciamo riferimento a tutti quei fenomeni in cui i soggetti rimangono vittime dei loro “errori” di memoria, come la formazione di ricordi distorti, se non completamente inventati. La complessità del fenomeno deriva dalla natura stessa delle false memorie, le quali appaiono così dettagliate da sembrare reali, quando invece sono soltanto il frutto di manipolazioni, suggestioni o altri processi psicologici. Il tema riveste particolare rilevanza sia in campo giuridico che in quello psicologico e distinguere tra i due ambiti è molto importante al fine di comprendere quando sia necessario riconoscere la veridicità di un ricordo e quando, invece, la verità abbia un’importanza relativa per il benessere del paziente. Nel primo capitolo vedremo i principali esponenti che hanno contribuito a delineare il concetto di falso ricordo e a identificarne le cause e le dinamiche, partendo da Sigmund Freud, passando per il suo allievo Sàndor Ferenczi, per poi arrivare alle teorie di Janet. Nel secondo capitolo verrà approfondito il funzionamento della memoria, in particolare il sistema della memoria di lavoro, quello maggiormente implicato nell’elaborazione dei ricordi e nella creazione delle false memorie. Inoltre, verrà presentato il percorso che la memoria compie per arrivare alla formazione di un falso ricordo, e dei sistemi cerebrali ad esso connessi. Infine, nel terzo capitolo, saranno illustrati, in particolare, i falsi ricordi nel caso di abusi sessuali infantili, i fattori di rischio e di protezione in merito alla formazione dei falsi ricordi, e le psicopatologie che ne possono derivare.
Tra memoria e realtà: una riflessione sui falsi ricordi
VALTRIANI, ALICE
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato è nato con l’obiettivo di approfondire il tema dei falsi ricordi e di darne una visione d’insieme. Questa tematica rimane sicuramente un’area della psicologia molto complessa da sviscerare e, attualmente, è ancora oggetto di indagine. Quando parliamo di falsi ricordi, facciamo riferimento a tutti quei fenomeni in cui i soggetti rimangono vittime dei loro “errori” di memoria, come la formazione di ricordi distorti, se non completamente inventati. La complessità del fenomeno deriva dalla natura stessa delle false memorie, le quali appaiono così dettagliate da sembrare reali, quando invece sono soltanto il frutto di manipolazioni, suggestioni o altri processi psicologici. Il tema riveste particolare rilevanza sia in campo giuridico che in quello psicologico e distinguere tra i due ambiti è molto importante al fine di comprendere quando sia necessario riconoscere la veridicità di un ricordo e quando, invece, la verità abbia un’importanza relativa per il benessere del paziente. Nel primo capitolo vedremo i principali esponenti che hanno contribuito a delineare il concetto di falso ricordo e a identificarne le cause e le dinamiche, partendo da Sigmund Freud, passando per il suo allievo Sàndor Ferenczi, per poi arrivare alle teorie di Janet. Nel secondo capitolo verrà approfondito il funzionamento della memoria, in particolare il sistema della memoria di lavoro, quello maggiormente implicato nell’elaborazione dei ricordi e nella creazione delle false memorie. Inoltre, verrà presentato il percorso che la memoria compie per arrivare alla formazione di un falso ricordo, e dei sistemi cerebrali ad esso connessi. Infine, nel terzo capitolo, saranno illustrati, in particolare, i falsi ricordi nel caso di abusi sessuali infantili, i fattori di rischio e di protezione in merito alla formazione dei falsi ricordi, e le psicopatologie che ne possono derivare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/111387