La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa comune che colpisce soprattutto gli anziani. Le caratteristiche principali sono perdita di neuroni dopaminergici, riduzione dei livelli di dopamina, sintomi motori come rigidità e tremore. I sintomi non motori includono deterioramento cognitivo, disturbi del sonno, stitichezza, disfagia, iposmia e depressione. I deficit gastrointestinali precedono i sintomi motori e influenzano significativamente la qualità della vita dei pazienti. Il microbiota intestinale modula i neurotrasmettitori e l'infiammazione, influenzando la patogenesi della malattia di Parkinson. Alterazioni del microbiota intestinale possono favorire l'accumulo di alfa-sinucleina e la progressione della malattia. La proteina alfa-sinucleina si ripiega in modo aberrante formando inclusioni citoplasmatiche neuronali chiamate corpi di Lewy. Gli aggregati di alfa-sinucleina sono tossici per i neuroni dopaminergici. E’ stato evidenziato un possibile trasferimento di alfa-sinucleina dai neuroni enterici ai nuclei della base, tramite il nervo vago. I sintomi motori e non motori della malattia possono influenzare l'assunzione di cibo e la composizione della dieta. La dieta mediterranea promuove il metabolismo del microbiota e induce la gluconeogenesi intestinale. La dieta chetogenica può migliorare le capacità motorie e cognitive nei pazienti con Parkinson. Studi osservazionali hanno evidenziato correlazioni tra modelli dietetici e rischio di malattia di Parkinson. E’ stato condotto uno studio che evidenzia come l’assunzione di prebiotici e probiotici possa fornire effetti neuroprotettivi sui neuroni dopaminergici in un modello murino di PD. Il consumo di prodotto probiotico migliora i sintomi motori, inibisce lo stress ossidativo e modula il metabolismo in pazienti con PD. Specie probiotiche come Lattobacilli e Bifidobatteri svolgono un ruolo fondamentale nei disturbi del Sistema Nervoso Centrale. Il consumo di prebiotici non digeribili favorisce la salute intestinale. L'acido polimannuronico (PM) è un prebiotico con effetti neuroprotettivi. La somministrazione combinata di PM e probiotici induce un miglioramento nella forza muscolare, previene la perdita neuronale dopaminergica, sopprime il processo apoptotico dello striato e induce la produzione di SCFA fecali, stimolando nel colon il metabolismo delle proteine e dei lipidi alimentari.
Relazione tra dieta, microbiota e malattia di Parkinson
CARRARA, ALESSIA
2023/2024
Abstract
La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa comune che colpisce soprattutto gli anziani. Le caratteristiche principali sono perdita di neuroni dopaminergici, riduzione dei livelli di dopamina, sintomi motori come rigidità e tremore. I sintomi non motori includono deterioramento cognitivo, disturbi del sonno, stitichezza, disfagia, iposmia e depressione. I deficit gastrointestinali precedono i sintomi motori e influenzano significativamente la qualità della vita dei pazienti. Il microbiota intestinale modula i neurotrasmettitori e l'infiammazione, influenzando la patogenesi della malattia di Parkinson. Alterazioni del microbiota intestinale possono favorire l'accumulo di alfa-sinucleina e la progressione della malattia. La proteina alfa-sinucleina si ripiega in modo aberrante formando inclusioni citoplasmatiche neuronali chiamate corpi di Lewy. Gli aggregati di alfa-sinucleina sono tossici per i neuroni dopaminergici. E’ stato evidenziato un possibile trasferimento di alfa-sinucleina dai neuroni enterici ai nuclei della base, tramite il nervo vago. I sintomi motori e non motori della malattia possono influenzare l'assunzione di cibo e la composizione della dieta. La dieta mediterranea promuove il metabolismo del microbiota e induce la gluconeogenesi intestinale. La dieta chetogenica può migliorare le capacità motorie e cognitive nei pazienti con Parkinson. Studi osservazionali hanno evidenziato correlazioni tra modelli dietetici e rischio di malattia di Parkinson. E’ stato condotto uno studio che evidenzia come l’assunzione di prebiotici e probiotici possa fornire effetti neuroprotettivi sui neuroni dopaminergici in un modello murino di PD. Il consumo di prodotto probiotico migliora i sintomi motori, inibisce lo stress ossidativo e modula il metabolismo in pazienti con PD. Specie probiotiche come Lattobacilli e Bifidobatteri svolgono un ruolo fondamentale nei disturbi del Sistema Nervoso Centrale. Il consumo di prebiotici non digeribili favorisce la salute intestinale. L'acido polimannuronico (PM) è un prebiotico con effetti neuroprotettivi. La somministrazione combinata di PM e probiotici induce un miglioramento nella forza muscolare, previene la perdita neuronale dopaminergica, sopprime il processo apoptotico dello striato e induce la produzione di SCFA fecali, stimolando nel colon il metabolismo delle proteine e dei lipidi alimentari.File | Dimensione | Formato | |
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