Numerous natural physical barriers have hindered the colonization of high mountain lakes by fish. Following the widespread introductions of game fish for recreational fishing by fish management authorities and anglers, the presence of non-native fish in these habitats has become the main cause of the ecological degradation of native communities. The LIFE20 NAT/ES/000369 RESQUE ALPYR project (REStoration of aQUatic Ecosystems of protected areas from the ALps and PYRenees) is a European project aimed at the restoration and conservation of high mountain lake ecosystems through the eradication of introduced non-native fish species. Along with eradication actions, the project provides for several monitoring actions of target species such as the water shrew of the genus Neomys, several bat species, as well as aquatic invertebrates and several chemical-physical parameters of the waters. The project includes more than 20 lakes in the Pyrenees and the Western Alps; the 12 Italian sites are located within two protected areas, namely the Gran Paradiso National Park (PNGP) and the Mont Avic Natural Park (PNMA). The fish species subject to eradication include salmonids introduced for recreational fishing such as Salmo trutta, Salvelinus fontinalis, and Salvelinus alpinus, and Phoxinus csikii a species belonging to the P. phoxinus species complex and native of the Danube catchment. These species are not game species but are used as live bait by anglers, and their introduction was likely accidental. The eradication of non-native fish species is carried out using mechanical capture techniques such as gill nets, fyke-nets, and electrofishing, each one characterized by different effectiveness and size-selectivity. The present thesis aims at describing the eradication dynamics of minnows in five lakes located within the Mont Avic Natural Park (PNMA). Used data are updated to the end of the second year of the European project LIFE20 NAT/ES/000369 RESQUE ALPYR (REStoration of aQUatic Ecosystems of protected areas from the ALps and PYRenees), aimed at safeguarding high-altitude aquatic ecosystems
La presenza di numerose barriere fisiche naturali non ha consentito la colonizzazione da parte di specie ittiche dei laghi d’alta quota. A seguito delle introduzioni a scopo alieutico da parte delle autoritàa preposte alla gestione ittica e di privati, la presenza di pesci alloctoni in questi habitat è diventata la principale causa del declino ecologico delle comunità autoctone. Il progetto LIFE20 NAT/ES/000369 RESQUE ALPYR (REStoration of aQUatic Ecosystems of protected areas from the ALps and PYRenees) è un progetto europeo che mira al ripristino e alla conservazione degli ecosistemi lacustri d’alta montagna attraverso l’eradicazione delle specie ittiche alloctone introdotte. Oltre alle azioni di eradicazione, il progetto prevede diverse azioni di monitoraggio di specie e indicatori target come il toporagno acquatico del genere Neomys, diverse specie di pipistrelli, invertebrati acquatici e vari parametri chimico-fisici delle acque. I laghi su cui il progetto interviene sono più di 20, distribuiti sui Pirenei e sulle Alpi occidentali; i 12 laghi alpini italiani si trovano all’interno di due aree protette, ovvero il Parco Nazionale del Gran Paradiso (PNGP) e il Parco Naturale del Mont Avic (PNMA). Le specie ittiche soggette all’eradicazione comprendono salmonidi introdotti per fini alieutici come Salmo trutta, Salvelinus fontinalis e Salvelinus alpinus, e cinque popolazioni introdotte di sanguinerole Phoxinus csikii, un ciprinide appartenente al complesso di specie P. phoxinus originario del bacino del Danubio. Queste ultime sono specie prive di interesse ricreativo, ma utilizzate come esche vive dai pescatori, e la loro introduzione è stata probabilmente accidentale. L’eradicazione delle specie ittiche alloctone avviene tramite l'impiego di tecniche meccaniche di cattura, quali reti da posta, trappole a nassa ed elettropesca, ognuna caratterizzata da diversa efficacia e selettività in base alle dimensioni degli individui catturati. La presente tesi descrive l’andamento del processo di eradicazione di cinque popolazioni di sanguinerola situati all’interno del Parco Naturale del Mont Avic (PNMA). I dati ottenuti sono aggiornati alla fine del secondo anno del progetto europeo LIFE RESQUE ALPYR, finalizzato alla salvaguardia degli ecosistemi acquatici d’alta quota.
Proteggere i Laghi Alpini: interventi di eradicazione della sanguinerola Phoxinus csikii nel Parco Naturale Mont Avic
BERTOLIN, LEONARDO
2023/2024
Abstract
La presenza di numerose barriere fisiche naturali non ha consentito la colonizzazione da parte di specie ittiche dei laghi d’alta quota. A seguito delle introduzioni a scopo alieutico da parte delle autoritàa preposte alla gestione ittica e di privati, la presenza di pesci alloctoni in questi habitat è diventata la principale causa del declino ecologico delle comunità autoctone. Il progetto LIFE20 NAT/ES/000369 RESQUE ALPYR (REStoration of aQUatic Ecosystems of protected areas from the ALps and PYRenees) è un progetto europeo che mira al ripristino e alla conservazione degli ecosistemi lacustri d’alta montagna attraverso l’eradicazione delle specie ittiche alloctone introdotte. Oltre alle azioni di eradicazione, il progetto prevede diverse azioni di monitoraggio di specie e indicatori target come il toporagno acquatico del genere Neomys, diverse specie di pipistrelli, invertebrati acquatici e vari parametri chimico-fisici delle acque. I laghi su cui il progetto interviene sono più di 20, distribuiti sui Pirenei e sulle Alpi occidentali; i 12 laghi alpini italiani si trovano all’interno di due aree protette, ovvero il Parco Nazionale del Gran Paradiso (PNGP) e il Parco Naturale del Mont Avic (PNMA). Le specie ittiche soggette all’eradicazione comprendono salmonidi introdotti per fini alieutici come Salmo trutta, Salvelinus fontinalis e Salvelinus alpinus, e cinque popolazioni introdotte di sanguinerole Phoxinus csikii, un ciprinide appartenente al complesso di specie P. phoxinus originario del bacino del Danubio. Queste ultime sono specie prive di interesse ricreativo, ma utilizzate come esche vive dai pescatori, e la loro introduzione è stata probabilmente accidentale. L’eradicazione delle specie ittiche alloctone avviene tramite l'impiego di tecniche meccaniche di cattura, quali reti da posta, trappole a nassa ed elettropesca, ognuna caratterizzata da diversa efficacia e selettività in base alle dimensioni degli individui catturati. La presente tesi descrive l’andamento del processo di eradicazione di cinque popolazioni di sanguinerola situati all’interno del Parco Naturale del Mont Avic (PNMA). I dati ottenuti sono aggiornati alla fine del secondo anno del progetto europeo LIFE RESQUE ALPYR, finalizzato alla salvaguardia degli ecosistemi acquatici d’alta quota.File | Dimensione | Formato | |
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