Come sottolineato in un intervento del Vice Direttore Generale della Banca d'Italia Giovanni Carosio, la crisi finanziaria iniziata nell'agosto del 2007, che ha colpito il sistema finanziario internazionale e che tuttora produce effetti negativi per l'economia mondiale, ha fatto ritenere indispensabile un complessivo ripensamento della regolamentazione prudenziale. Un settore del credito forte e resistente è la base per una crescita economica sostenibile, poiché le banche sono al centro del processo di intermediazione finanziaria. A seguito delle raccomandazioni del Financial Stability Board (FSB) e dei Capi di Stato e di Governo dei paesi del G20, il 12 settembre 2010 i governatori e i capi di vigilanza del Basel Committee on Banking Supervision (BCBS) hanno reso pubblici i dettagli del nuovo quadro normativo sul capitale delle banche e sulla liquidità, con l'obiettivo di promuovere un settore bancario più resistente. Questi nuovi requisiti sono riconosciuti con il nome di Basilea III e dovranno integrare o sostituire sia la versione del 1988 (Basilea I) sia la versione Basilea II entrata in vigore nel 2008. Questi potrebbero rendere i prestiti e gli altri servizi bancari più costosi e più difficili da ottenere, ostacolando l'attività economica nel breve e medio periodo. Tuttavia il costo economico dell'introduzione dei nuovi standard di capitale e liquidità potrebbe essere modesto se confrontato con i benefici derivanti dalla riduzione della frequenza delle crisi sistemiche.

GLI EFFETTI MACROECONOMICI DELL'INTRODUZIONE DI BASILEA III

BALBIANO, SERENA
2010/2011

Abstract

Come sottolineato in un intervento del Vice Direttore Generale della Banca d'Italia Giovanni Carosio, la crisi finanziaria iniziata nell'agosto del 2007, che ha colpito il sistema finanziario internazionale e che tuttora produce effetti negativi per l'economia mondiale, ha fatto ritenere indispensabile un complessivo ripensamento della regolamentazione prudenziale. Un settore del credito forte e resistente è la base per una crescita economica sostenibile, poiché le banche sono al centro del processo di intermediazione finanziaria. A seguito delle raccomandazioni del Financial Stability Board (FSB) e dei Capi di Stato e di Governo dei paesi del G20, il 12 settembre 2010 i governatori e i capi di vigilanza del Basel Committee on Banking Supervision (BCBS) hanno reso pubblici i dettagli del nuovo quadro normativo sul capitale delle banche e sulla liquidità, con l'obiettivo di promuovere un settore bancario più resistente. Questi nuovi requisiti sono riconosciuti con il nome di Basilea III e dovranno integrare o sostituire sia la versione del 1988 (Basilea I) sia la versione Basilea II entrata in vigore nel 2008. Questi potrebbero rendere i prestiti e gli altri servizi bancari più costosi e più difficili da ottenere, ostacolando l'attività economica nel breve e medio periodo. Tuttavia il costo economico dell'introduzione dei nuovi standard di capitale e liquidità potrebbe essere modesto se confrontato con i benefici derivanti dalla riduzione della frequenza delle crisi sistemiche.
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