L'evoluzione della finanza strutturata a partire dagli anni '70 ha portato, tra le altre cose, alla nascita delle operazioni di cartolarizzazione. Operazioni largamente adottate dapprima negli Stati Uniti, ed in seguito nel Regno Unito per poi diffondersi nel resto d'Europa e del mondo. Consentono principalmente di trasformare attività illiquide come i crediti in titoli negoziabili sul mercato attraverso la cessione degli stessi ad un soggetto terzo, generando nuova liquidità immediatamente utilizzabile dal soggetto originator. Essendo questa un'innovazione che riguarda in particolar modo il settore bancario, assume particolare rilevanza il trasferimento dei rischi insiti nei crediti ceduti (in primis quello di default) ai fini della valutazione del patrimonio di vigilanza per quel che riguarda la normativa introdotta dagli Accordi di Basilea, ed ai fini della cancellazione o meno dei crediti ceduti dal bilancio del cedente per quel che riguarda la normativa IAS/IFRS. Mentre la normativa derivante dagli Accordi di Basilea, benché molto complessa, risulta decisamente chiara e lascia quindi poche zone d'ombra esposte ad interpretazioni soggettive, lo stesso non si può dire della normativa derivante dagli IAS/IFRS, a causa del margine di interpretazione ancora troppo ampio lasciato dai nuovi principi contabili Il presente lavoro di tesi si pone l'obiettivo di analizzare eventuali punti di convergenza e divergenza tra le due normative e soprattutto l'analisi delle principali criticità che ancora impediscono un'interpretazione uniforme della normativa IAS/IFRS

Basilea II e IAS: valutazione delle operazioni di cartolarizzazione e riflessioni sulla crisi finanziaria

CARBONARO, SIMONE
2010/2011

Abstract

L'evoluzione della finanza strutturata a partire dagli anni '70 ha portato, tra le altre cose, alla nascita delle operazioni di cartolarizzazione. Operazioni largamente adottate dapprima negli Stati Uniti, ed in seguito nel Regno Unito per poi diffondersi nel resto d'Europa e del mondo. Consentono principalmente di trasformare attività illiquide come i crediti in titoli negoziabili sul mercato attraverso la cessione degli stessi ad un soggetto terzo, generando nuova liquidità immediatamente utilizzabile dal soggetto originator. Essendo questa un'innovazione che riguarda in particolar modo il settore bancario, assume particolare rilevanza il trasferimento dei rischi insiti nei crediti ceduti (in primis quello di default) ai fini della valutazione del patrimonio di vigilanza per quel che riguarda la normativa introdotta dagli Accordi di Basilea, ed ai fini della cancellazione o meno dei crediti ceduti dal bilancio del cedente per quel che riguarda la normativa IAS/IFRS. Mentre la normativa derivante dagli Accordi di Basilea, benché molto complessa, risulta decisamente chiara e lascia quindi poche zone d'ombra esposte ad interpretazioni soggettive, lo stesso non si può dire della normativa derivante dagli IAS/IFRS, a causa del margine di interpretazione ancora troppo ampio lasciato dai nuovi principi contabili Il presente lavoro di tesi si pone l'obiettivo di analizzare eventuali punti di convergenza e divergenza tra le due normative e soprattutto l'analisi delle principali criticità che ancora impediscono un'interpretazione uniforme della normativa IAS/IFRS
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