La pandemia di Covid-19, verificatasi a livello mondiale tra il 2020 e il 2021, ha costretto i Governi della maggior parte dei Paesi del mondo ad attuare delle misure restrittive, limitanti la libertà dei cittadini, ai fini di contenere il più possibile la diffusione del virus. Tali provvedimenti hanno ovviamente interessato anche le attività sportive nel complesso, portando, in particolar modo, alla sospensione di tutti gli allenamenti e delle competizioni sportive per diversi mesi, e limitando gli atleti ad allenamenti individuali da svolgere a casa. Questo ha ovviamente portato gli atleti a sviluppare vari gradi di deallenamento. Nonostante ciò, la maggior parte delle squadre analizzate durante gli anni della pandemia, ha dimostrato come piani di allenamento personalizzati, anche se svolti a casa, possano essere sufficienti a mantenere, nella maggior parte dei casi, le performance atletiche, quali forza resistente, forza esplosiva, salto verticale, anche in seguito ad una lunga interruzione come quella causata dal lockdown conseguente la pandemia; mentre è stato osservato come le performance di endurance aerobica siano pressoché impossibili da mantenere invariante senza l’ausilio di allenamenti canonici di squadra, sul campo. Gli stessi soggetti che sono riusciti a mantenere le performance sopra citate, hanno però riscontrato variazioni di determinate abilità neuro-muscolari e di meccanismi della contrazione muscolare. Queste variazioni non sono risultate essere predisponenti per un calo di prestazione, ma potrebbero aver determinato un condizionamento fisico sub-ottimale del giocatore. Il tasso di incidenza degli infortuni è invece aumentato in modo consistente in quasi tutte le squadre analizzate nelle stagioni successive al lockdown. Per quanto riguarda gli effetti che il contagio da Covid-19 ha avuto sugli atleti, i pochi studi presenti in letteratura hanno confermato l’ipotesi che il Covid-19 possa aver avuto un impatto sia sulle performance atletiche dei giocatori, sia sulla loro probabilità di accusare un infortunio muscolare.
Analisi delle prestazioni atletiche e incidenza di infortuni negli sport di squadra prima e dopo la pandemia di Covid-19
MANASSI, ALBERTO
2023/2024
Abstract
La pandemia di Covid-19, verificatasi a livello mondiale tra il 2020 e il 2021, ha costretto i Governi della maggior parte dei Paesi del mondo ad attuare delle misure restrittive, limitanti la libertà dei cittadini, ai fini di contenere il più possibile la diffusione del virus. Tali provvedimenti hanno ovviamente interessato anche le attività sportive nel complesso, portando, in particolar modo, alla sospensione di tutti gli allenamenti e delle competizioni sportive per diversi mesi, e limitando gli atleti ad allenamenti individuali da svolgere a casa. Questo ha ovviamente portato gli atleti a sviluppare vari gradi di deallenamento. Nonostante ciò, la maggior parte delle squadre analizzate durante gli anni della pandemia, ha dimostrato come piani di allenamento personalizzati, anche se svolti a casa, possano essere sufficienti a mantenere, nella maggior parte dei casi, le performance atletiche, quali forza resistente, forza esplosiva, salto verticale, anche in seguito ad una lunga interruzione come quella causata dal lockdown conseguente la pandemia; mentre è stato osservato come le performance di endurance aerobica siano pressoché impossibili da mantenere invariante senza l’ausilio di allenamenti canonici di squadra, sul campo. Gli stessi soggetti che sono riusciti a mantenere le performance sopra citate, hanno però riscontrato variazioni di determinate abilità neuro-muscolari e di meccanismi della contrazione muscolare. Queste variazioni non sono risultate essere predisponenti per un calo di prestazione, ma potrebbero aver determinato un condizionamento fisico sub-ottimale del giocatore. Il tasso di incidenza degli infortuni è invece aumentato in modo consistente in quasi tutte le squadre analizzate nelle stagioni successive al lockdown. Per quanto riguarda gli effetti che il contagio da Covid-19 ha avuto sugli atleti, i pochi studi presenti in letteratura hanno confermato l’ipotesi che il Covid-19 possa aver avuto un impatto sia sulle performance atletiche dei giocatori, sia sulla loro probabilità di accusare un infortunio muscolare.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
1025703_tesilaureatriennalecandidatomatricola1025703manassialberto.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.08 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.08 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/111089