L'impresa familiare è un istituto giuridico di recente creazione nell'ordinamento italiano disciplinato dall'art. 230 bis del codice civile. Esso regola i rapporti che nascono in seno ad una impresa ogni qualvolta un familiare dell'imprenditore presti la sua opera in maniera continuativa nella famiglia o nella stessa impresa. L''impresa familiare riceve per la prima volta tutela nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia. L'esigenza sottesa alla creazione di tale istituto era di tutela nei confronti di quei familiari che pur lavorando all'interno di una impresa familiare non erano protetti nei confronti dell'imprenditore. Situazione iniqua che trovava larga applicazione nel mondo della piccola impresa italiana, in cui spesso il padre assumeva la qualifica di imprenditore, e la moglie ed i figli non ricevevano nulla in cambio del proprio lavoro. Nonostante la crisi, le aziende familiari italiane producono performance di redditività superiori alle altre imprese. Negli ultimi anni hanno iniziato a contenere l'indebitamento, ma sono state meno aggressive nella riduzione dei costi. La loro governance è ancora soprattutto individualistica, sebbene il modello collegiale sia in aumento, mentre la loro redditività è più alta se i loro leader hanno meno di 50 anni. Il passaggio generazionale è una delle fasi più delicate del ciclo di vita delle aziende familiari, rappresenta il momento in cui l'imprenditore, spesso fondatore dell'impresa, cede il testimone e nuove forze subentrano nella gestione aziendale. Il ricambio generazionale è un processo di lungo periodo che prevede un' insieme di azioni che devono essere pianificate e gestite con l'obiettivo di garantire la continuità aziendale delegando le responsabilità attinenti al ruolo imprenditoriale. La mancata pianificazione e gestione della fase è causa di cessazione dell'attività imprenditoriale nel 10% dei casi; si tratta di un evento che coinvolge l'imprenditore, la sua famiglia e tutti gli stakeholder d'impresa e rappresenta un passaggio cruciale nella vita delle piccole e medie imprese. Purtroppo non esiste una ¿ricetta¿ in grado di garantire il successo della fase in quanto questa coinvolge aspetti di ordine psicologico, emotivo, normativo, commerciale, amministrativo, fiscale, che variano da impresa ad impresa e sono gestibili anche grazie al supporto di soggetti esterni all'attività aziendale.
IMPRESA FAMILIARE: E' IMPORTANTE LA PIANIFICAZIONE DEL PASSAGGIO GENERAZIONALE?
CAIOLA, MANUELA
2010/2011
Abstract
L'impresa familiare è un istituto giuridico di recente creazione nell'ordinamento italiano disciplinato dall'art. 230 bis del codice civile. Esso regola i rapporti che nascono in seno ad una impresa ogni qualvolta un familiare dell'imprenditore presti la sua opera in maniera continuativa nella famiglia o nella stessa impresa. L''impresa familiare riceve per la prima volta tutela nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia. L'esigenza sottesa alla creazione di tale istituto era di tutela nei confronti di quei familiari che pur lavorando all'interno di una impresa familiare non erano protetti nei confronti dell'imprenditore. Situazione iniqua che trovava larga applicazione nel mondo della piccola impresa italiana, in cui spesso il padre assumeva la qualifica di imprenditore, e la moglie ed i figli non ricevevano nulla in cambio del proprio lavoro. Nonostante la crisi, le aziende familiari italiane producono performance di redditività superiori alle altre imprese. Negli ultimi anni hanno iniziato a contenere l'indebitamento, ma sono state meno aggressive nella riduzione dei costi. La loro governance è ancora soprattutto individualistica, sebbene il modello collegiale sia in aumento, mentre la loro redditività è più alta se i loro leader hanno meno di 50 anni. Il passaggio generazionale è una delle fasi più delicate del ciclo di vita delle aziende familiari, rappresenta il momento in cui l'imprenditore, spesso fondatore dell'impresa, cede il testimone e nuove forze subentrano nella gestione aziendale. Il ricambio generazionale è un processo di lungo periodo che prevede un' insieme di azioni che devono essere pianificate e gestite con l'obiettivo di garantire la continuità aziendale delegando le responsabilità attinenti al ruolo imprenditoriale. La mancata pianificazione e gestione della fase è causa di cessazione dell'attività imprenditoriale nel 10% dei casi; si tratta di un evento che coinvolge l'imprenditore, la sua famiglia e tutti gli stakeholder d'impresa e rappresenta un passaggio cruciale nella vita delle piccole e medie imprese. Purtroppo non esiste una ¿ricetta¿ in grado di garantire il successo della fase in quanto questa coinvolge aspetti di ordine psicologico, emotivo, normativo, commerciale, amministrativo, fiscale, che variano da impresa ad impresa e sono gestibili anche grazie al supporto di soggetti esterni all'attività aziendale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/110979