Questo studio esplora l'impatto dell'intelligenza artificiale sul futuro del lavoro, analizzando come l'innovazione tecnologica stia trasformando il mercato del lavoro globale. L'IA, una tecnologia in rapida evoluzione, sta rivoluzionando vari settori, dall'automazione industriale alla finanza e alla sanità, portando con sé opportunità significative ma anche sfide complesse, soprattutto in termini di occupazione e disuguaglianza economica. L'IA ha il potenziale di creare nuove opportunità lavorative migliorando l'efficienza e la produttività, ma può anche causare il "displacement effect", sostituendo i lavoratori in mansioni tradizionali con macchine intelligenti. La sfida principale consiste nel bilanciare questi effetti attraverso politiche che promuovano la formazione continua e l'acquisizione di nuove competenze da parte dei lavoratori. Il "displacement effect" può essere mitigato dal "skill complementarity effect", dove l'aumento delle competenze richieste per gestire le nuove tecnologie crea nuovi posti di lavoro, e dal "productivity effect", che aumenta la domanda attraverso la riduzione dei costi e l'aumento del reddito disponibile. I settori più vulnerabili all'automazione includono quelli con mansioni ripetitive e prevedibili. In Italia, l'adozione dell'IA sta crescendo, promuovendo l'innovazione e migliorando la competitività delle imprese, sebbene la diffusione dell'IA vari significativamente tra i settori e le regioni. L'uso massiccio di dati personali da parte degli algoritmi di IA solleva preoccupazioni significative riguardo alla privacy. La regolamentazione deve bilanciare la protezione dei dati dei consumatori con la necessità di consentire alle aziende di innovare. Per affrontare le sfide poste dall'IA, sono state avanzate diverse proposte di policy, tra cui il reddito di base universale, i sussidi all'occupazione e la tassazione del capitale. Queste politiche mirano a ridurre la disuguaglianza e a supportare la transizione dei lavoratori verso nuovi settori. È inoltre importante garantire che le grandi imprese tecnologiche non abusino della loro posizione dominante per soffocare la concorrenza e l'innovazione. In conclusione, l'intelligenza artificiale sta rapidamente cambiando il panorama lavorativo globale, offrendo opportunità ma anche presentando sfide significative. È essenziale che le politiche pubbliche si adattino per promuovere l'innovazione, proteggere i lavoratori e garantire che i benefici dell'IA siano equamente distribuiti.
Intelligenza artificiale e il futuro del lavoro
DENARO, MARIKA
2023/2024
Abstract
Questo studio esplora l'impatto dell'intelligenza artificiale sul futuro del lavoro, analizzando come l'innovazione tecnologica stia trasformando il mercato del lavoro globale. L'IA, una tecnologia in rapida evoluzione, sta rivoluzionando vari settori, dall'automazione industriale alla finanza e alla sanità, portando con sé opportunità significative ma anche sfide complesse, soprattutto in termini di occupazione e disuguaglianza economica. L'IA ha il potenziale di creare nuove opportunità lavorative migliorando l'efficienza e la produttività, ma può anche causare il "displacement effect", sostituendo i lavoratori in mansioni tradizionali con macchine intelligenti. La sfida principale consiste nel bilanciare questi effetti attraverso politiche che promuovano la formazione continua e l'acquisizione di nuove competenze da parte dei lavoratori. Il "displacement effect" può essere mitigato dal "skill complementarity effect", dove l'aumento delle competenze richieste per gestire le nuove tecnologie crea nuovi posti di lavoro, e dal "productivity effect", che aumenta la domanda attraverso la riduzione dei costi e l'aumento del reddito disponibile. I settori più vulnerabili all'automazione includono quelli con mansioni ripetitive e prevedibili. In Italia, l'adozione dell'IA sta crescendo, promuovendo l'innovazione e migliorando la competitività delle imprese, sebbene la diffusione dell'IA vari significativamente tra i settori e le regioni. L'uso massiccio di dati personali da parte degli algoritmi di IA solleva preoccupazioni significative riguardo alla privacy. La regolamentazione deve bilanciare la protezione dei dati dei consumatori con la necessità di consentire alle aziende di innovare. Per affrontare le sfide poste dall'IA, sono state avanzate diverse proposte di policy, tra cui il reddito di base universale, i sussidi all'occupazione e la tassazione del capitale. Queste politiche mirano a ridurre la disuguaglianza e a supportare la transizione dei lavoratori verso nuovi settori. È inoltre importante garantire che le grandi imprese tecnologiche non abusino della loro posizione dominante per soffocare la concorrenza e l'innovazione. In conclusione, l'intelligenza artificiale sta rapidamente cambiando il panorama lavorativo globale, offrendo opportunità ma anche presentando sfide significative. È essenziale che le politiche pubbliche si adattino per promuovere l'innovazione, proteggere i lavoratori e garantire che i benefici dell'IA siano equamente distribuiti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/110878