The Internet is now an essential and indissoluble part of contemporary society. A testing ground for Millennials and a privileged arena for Gen Z, social networks such as Instagram and TikTok, especially following the global lockdown of 2020, appear to be spaces for growth, training and information. Having noted the digitalisation of the historical moment in which we live, through this thesis, there was the desire to describe a political subject, a social space and the political-social process that follows from the existence and active participation of the two elements mentioned above . In fact, in the first chapter, I chose to define what I meant by digital or web citizenship; after having explored the academic debate of the last decade regarding the topic, I decided to use the concept of Silly Citizenship, theorized by John Hartley, an academic expert in media studies, in 2010. This concept was fundamental for the description of the political subject of my thesis, that is, a non-institutional citizenship. In the second chapter, however, I clarified the specificity of the social space within which Silly Citizenship operates, i.e. the Internet in its platform dimension. The purpose of this analysis was to investigate the way in which information is conveyed by companies such as Meta and to introduce the digital artefacts that Silly Citizenship uses to metabolize this information, i.e. mainly reels and memes. Finally, in the third chapter I discussed the case study chosen for this thesis, i.e. the multimedia contents of the pro-Israel and pro-Palestine Silly Citizenship, post-October 7, present on platforms such as Instagram and TikTok. The analysis of this material allowed a reflection on how the citizen-user metabolizes contemporary historical reality and allowed an evaluation of the degree of politicization that occurs between Silly Citizenship and online information. Furthermore, this research aims to highlight the radicalization that emerges from the analyzes conducted. Methodologically, I preferred to give more space to Instagram contents since, often, a lot of material present on TikTok is then reposted on the latter platform. Furthermore, the selected reels and memes appear to be either in English or Italian, as they are the only languages I know sufficiently for this type of investigation. In conclusion, the aim of this research was to be able to answer the following questions: What type of relationship is the one between digital citizenship and online information? What is the degree of politicization that the latter produces? And again, should the radicalization of Silly Citizenship be taken seriously or is it just another endless joke of internet culture?
Internet è, ormai, parte imprescindibile e indissolubile della società contemporanea. Banco di prova per i Millennials ed arena privilegiata per la Gen Z, social networks come Instagram e TikTok, soprattutto in seguito al lockdown globale del 2020, risultano essere spazi di crescita, formazione ed informazione. Constatata la digitalizzazione del momento storico in cui viviamo, attraverso questa tesi, vi è stata la volontà di descrivere un soggetto politico, uno spazio sociale ed il processo politico-sociale che consegue all’esistenza e alla partecipazione attiva dei due elementi poc’anzi citati. Infatti, nel primo capitolo, ho scelto di definire che cosa intendessi con cittadinanza digitale o del web; dopo aver sondato il dibattito accademico dell’ultimo decennio riguardo al tema, ho deciso di utilizzare il concetto di Silly Citizenship, teorizzato da John Hartley, accademico esperto in media studies, nel 2010. Tale concetto è stato fondamentale per la descrizione del soggetto politico della mia tesi, ossia una cittadinanza non istituzionale. Nel secondo capitolo, invece, ho chiarito la specificità dello spazio sociale all’interno del quale la Silly Citizenship opera, ossia l’Internet nella sua dimensione di piattaforma. Lo scopo di tale analisi è stata quella di indagare il modo in cui le informazioni vengono veicolate da aziende quali Meta e per introdurre gli artefatti digitali che servono alla Silly Citizenship per metabolizzare tali informazioni, ossia principalmente i reels e i meme. Infine, nel terzo capitolo ho trattato il caso di studio scelto per questa tesi, ossia i contenuti multimediali della Silly Citizenship pro-Israele e pro-Palestina, successivi al 7 Ottobre, presenti su piattaforme quali Instagram e TikTok. L’analisi di tale materiale ha consentito una riflessione su come il cittadino-utente metabolizza la realtà storica contemporanea ed ha permesso una valutazione sul grado di politicizzazione che avviene tra la Silly Citizenship e le informazioni online. Inoltre, tale ricerca vuole mettere in luce la radicalizzazione che emerge dalle analisi condotte. Metodologicamente, ho preferito dare maggior spazio ai contenuti di Instagram poiché, spesso, molto materiale presente su TikTok viene poi repostato su quest’ultima piattaforma. Inoltre, i reels e i meme selezionati risultano essere o in lingua inglese o in italiano, in quanto sono le uniche lingue che conosco a sufficienza per questo tipo di indagine. In conclusione, il fine di questa ricerca è stato quello di riuscire a rispondere alle seguenti domande: Che tipo di rapporto è quello tra cittadinanza digitale e l’informazione online? Qual è il grado di politicizzazione che quest’ultimo produce? E ancora, la radicalizzazione della Silly Citizenship è da prendere seriamente o è solo l’ennesimo scherzo infinito dell’internet culture?
L'agency politica della Silly Citizenship attraverso lo studio dei contenuti multimediali sulla questione israelo-palestinese
MACCARI, AGNESE
2023/2024
Abstract
Internet è, ormai, parte imprescindibile e indissolubile della società contemporanea. Banco di prova per i Millennials ed arena privilegiata per la Gen Z, social networks come Instagram e TikTok, soprattutto in seguito al lockdown globale del 2020, risultano essere spazi di crescita, formazione ed informazione. Constatata la digitalizzazione del momento storico in cui viviamo, attraverso questa tesi, vi è stata la volontà di descrivere un soggetto politico, uno spazio sociale ed il processo politico-sociale che consegue all’esistenza e alla partecipazione attiva dei due elementi poc’anzi citati. Infatti, nel primo capitolo, ho scelto di definire che cosa intendessi con cittadinanza digitale o del web; dopo aver sondato il dibattito accademico dell’ultimo decennio riguardo al tema, ho deciso di utilizzare il concetto di Silly Citizenship, teorizzato da John Hartley, accademico esperto in media studies, nel 2010. Tale concetto è stato fondamentale per la descrizione del soggetto politico della mia tesi, ossia una cittadinanza non istituzionale. Nel secondo capitolo, invece, ho chiarito la specificità dello spazio sociale all’interno del quale la Silly Citizenship opera, ossia l’Internet nella sua dimensione di piattaforma. Lo scopo di tale analisi è stata quella di indagare il modo in cui le informazioni vengono veicolate da aziende quali Meta e per introdurre gli artefatti digitali che servono alla Silly Citizenship per metabolizzare tali informazioni, ossia principalmente i reels e i meme. Infine, nel terzo capitolo ho trattato il caso di studio scelto per questa tesi, ossia i contenuti multimediali della Silly Citizenship pro-Israele e pro-Palestina, successivi al 7 Ottobre, presenti su piattaforme quali Instagram e TikTok. L’analisi di tale materiale ha consentito una riflessione su come il cittadino-utente metabolizza la realtà storica contemporanea ed ha permesso una valutazione sul grado di politicizzazione che avviene tra la Silly Citizenship e le informazioni online. Inoltre, tale ricerca vuole mettere in luce la radicalizzazione che emerge dalle analisi condotte. Metodologicamente, ho preferito dare maggior spazio ai contenuti di Instagram poiché, spesso, molto materiale presente su TikTok viene poi repostato su quest’ultima piattaforma. Inoltre, i reels e i meme selezionati risultano essere o in lingua inglese o in italiano, in quanto sono le uniche lingue che conosco a sufficienza per questo tipo di indagine. In conclusione, il fine di questa ricerca è stato quello di riuscire a rispondere alle seguenti domande: Che tipo di rapporto è quello tra cittadinanza digitale e l’informazione online? Qual è il grado di politicizzazione che quest’ultimo produce? E ancora, la radicalizzazione della Silly Citizenship è da prendere seriamente o è solo l’ennesimo scherzo infinito dell’internet culture?File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
952200_tesilagencypoliticadellasillycitizenshipattraversolostudiodeicontenutimultimedialisullaquestioneisraelo-palestinese.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
13.36 MB
Formato
Adobe PDF
|
13.36 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/110814