Durante questi ultimi anni, il Business Process Management (BPM) è diventato sempre di più un metodo per gestire attività di routine e di conseguenza è possibile rendere strutturati i processi e automatizzarli, mentre il Case Management (CM) viene usato per gli approcci più dinamici tenendo conto che ci si sta occupando di attività caratterizzate da un certo grado di incertezza. Mentre le teorie scientifiche vedono un grande discostamento tra i processi strutturati e quelli non strutturati, le aziende non possono avere una concezione simile poiché molti lavori sono costituiti da attività che non appartengono né ad una tipologia di processi né all'altra: sono semplicemente un mix tra le due tipologie. In questa tesi viene illustrato un modo per rappresentare e valutare i tre tipi di processi. L'obiettivo è quello di integrare le caratteristiche del BPM e del CM e formalizzare, attraverso tecniche procedurali e semantiche, gli elementi usati per modellare ed eseguire simili processi. La rappresentazione delle attività avviene tramite il Business Process Modeling Notation (BPMN) e il Case Management Modeling Notation (CMMN). Per affermare la teoria proposta in questa tesi sono stati simulati tre casi di studio con l'ausilio di IBM BPM. Il primo caso valuta una realtà aziendale in cui le attività sono solo strutturate, il secondo è un caso decisionale e il terzo in cui vi è la coesistenza dei due tipi di processi. In questa relazione viene quindi spiegato quali sono le caratteristiche discriminanti per classificare un processo strutturato, decisionale o semi-strutturato e di conseguenza qual è il miglior approccio metodologico per gestirli.
Gestione di processi non deterministici in azienda
PEIRETTI, STEFANO
2013/2014
Abstract
Durante questi ultimi anni, il Business Process Management (BPM) è diventato sempre di più un metodo per gestire attività di routine e di conseguenza è possibile rendere strutturati i processi e automatizzarli, mentre il Case Management (CM) viene usato per gli approcci più dinamici tenendo conto che ci si sta occupando di attività caratterizzate da un certo grado di incertezza. Mentre le teorie scientifiche vedono un grande discostamento tra i processi strutturati e quelli non strutturati, le aziende non possono avere una concezione simile poiché molti lavori sono costituiti da attività che non appartengono né ad una tipologia di processi né all'altra: sono semplicemente un mix tra le due tipologie. In questa tesi viene illustrato un modo per rappresentare e valutare i tre tipi di processi. L'obiettivo è quello di integrare le caratteristiche del BPM e del CM e formalizzare, attraverso tecniche procedurali e semantiche, gli elementi usati per modellare ed eseguire simili processi. La rappresentazione delle attività avviene tramite il Business Process Modeling Notation (BPMN) e il Case Management Modeling Notation (CMMN). Per affermare la teoria proposta in questa tesi sono stati simulati tre casi di studio con l'ausilio di IBM BPM. Il primo caso valuta una realtà aziendale in cui le attività sono solo strutturate, il secondo è un caso decisionale e il terzo in cui vi è la coesistenza dei due tipi di processi. In questa relazione viene quindi spiegato quali sono le caratteristiche discriminanti per classificare un processo strutturato, decisionale o semi-strutturato e di conseguenza qual è il miglior approccio metodologico per gestirli.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/11080