INFORMATION WAR E MASKIROVKA: MILITARY DECEPTION E PROPAGANDA NELLA DOTTRINA RUSSA

The information age has opened new frontiers in the field of global conflicts, where war is fought not only on traditional battlefields, but also in digital and cognitive arenas. This thesis explores the evolution of information warfare, a form of conflict that uses information technology to gain strategic advantage. In particular, it focuses on hybrid warfare and the Russian propaganda tool applied to such conflicts, known as "maskirovka", which combines conventional and unconventional methods to influence, deceive and destabilize the objective. Through an in-depth analysis of historical and recent cases, the thesis aims to understand how maskirovka was used by Russia to pursue its geopolitical interests and what are the implications for international security and political stability. It will discuss disinformation strategies and psychological operations, examining how these tactics integrate with military operations and what challenges they present for democratic societies. In addition, the effectiveness of international responses and recommendations to counter emerging information warfare threats will be assessed. With an interdisciplinary approach that intersects security studies, military history, political science, communication and technology, this thesis offers a complex and detailed overview of an ever-changing phenomenon, which represents one of the most pressing challenges of the 21st century. This analysis will start from a historical framework, fundamental to understand the origins of the phenomenon and its application today as, for example, the use of information warfare by Middle Eastern terrorist organizations. Subsequently, the thesis will focus on the purely Russian perspective, analyzing the theories and scope of the Kremlin doctrine. In support of this, the theories of Russian strategists such as Valerii Gerasimov, Igor Panarin and Alexander Dugin and their importance within the strategic design of Vladimir Putin will be presented. Through the theories of these strategists it will be easier to understand the practical application of maskirovka and all its main aspects, ranging from the use of social networks and television networks, up to the use of incognito military arrangements. Finally, will be presented some case studies of extreme relevance both military (Russian interventions in Crimea and Ukraine, Ghostwriter campaign) and political/economic, such as the involvement of Russia in the 2016 US elections (known as "Russiagate") and the operation of scientific misinformation known as "Operation Infektion". The aim of this paper is not to find pragmatic solutions to combat these disinformation tools, but rather to provide accurate information on the new prospects of the Russian political-military strategy, a topical issue, and never as close as now, even geographically.

L'era dell'informazione ha inaugurato nuove frontiere nel campo dei conflitti globali, dove la guerra non si combatte solo sui campi di battaglia tradizionali, ma anche nelle arene digitali e cognitive. Questa tesi esplora l'evoluzione dell'information warfare, una forma di conflitto che utilizza la tecnologia dell'informazione per ottenere un vantaggio strategico. In particolare, si concentra sulla guerra ibrida e sullo strumento di propaganda russa applicato a tali conflitti, conosciuto come “maskirovka”, che combina metodi convenzionali e non convenzionali per influenzare, ingannare e destabilizzare l’obbiettivo. Attraverso un'analisi approfondita di casi storici e recenti, la tesi mira a comprendere come la maskirovka sia stata impiegata dalla Russia per perseguire i suoi interessi geopolitici e quali siano le implicazioni per la sicurezza internazionale e la stabilità politica. Si discuterà delle strategie di disinformazione e delle operazioni psicologiche, esaminando come queste tattiche si integrino con le operazioni militari e quali sfide presentino per le società democratiche. Inoltre, si valuterà l'efficacia delle risposte internazionali e le raccomandazioni per contrastare le minacce emergenti nell'ambito dell'information warfare. Con un approccio interdisciplinare che incrocia studi di sicurezza, storia militare, scienze politiche, comunicazione e tecnologia, questa tesi offre una panoramica complessa e dettagliata di un fenomeno in continua evoluzione, che rappresenta una delle sfide più pressanti del XXI secolo. Questa analisi partirà da un inquadramento storico, fondamentale per comprendere le origini del fenomeno e la sua applicazione odierna come, ad esempio, l’utilizzo di information warfare da parte di organizzazioni terroristiche mediorientali. Successivamente la tesi si concentrerà sulla prospettiva prettamente russa, analizzando le teorie e il campo di applicazione della dottrina del Cremlino. A sostegno di ciò, verranno presentate le teorie di strateghi russi come Valerij Gerasimov, Igor Panarin e Aleksandr Dugin e la loro importanza all’interno del disegno strategico di Vladimir Putin. Tramite le teorie di questi strateghi sarà più agevole comprendere l’applicazione pratica della maskirovka e tutti i suoi aspetti principali, che vanno dall’utilizzo di social network e reti televisive, fino all’uso di assetti militari in incognito. Infine, verranno presentati alcuni casi studio di estrema attualità sia militare (interventi russi in Crimea e Ucraina, Ghostwriter campaign) sia politico/economici, come il coinvolgimento della Russia nelle elezioni americane del 2016 (conosciuto come “Russiagate”) e l’operazione di disinformazione scientifica nota come “operazione Infektion”. L’obiettivo di questo elaborato non è quello di trovare soluzioni pragmatiche per combattere tali strumenti di disinformazione, bensì si prefigge lo scopo di informare in modo accurato riguardo ai nuovi prospetti della strategia politico-militare russa, argomento ormai di attualità e, mai quanto ora, vicino anche geograficamente.