The paper has developed from my interest in the Abito project, coordinated by the Società di San Vincenzo De Paoli and located in the city of Turin. It deals with distributing clothes to individuals and families in economic difficulty and organizing social inclusion activities to alleviate poverty and promote integration. In addition, it strives to raise awareness among the public on environmental protection, especially regarding the use of second-hand clothing, which helps reduce waste flow to disposal sites and the environmental impact associated with the production of new garments. I decided to undertake this research because I was struck by the innovative nature of the project, which, through its emporium, is effectively a welcoming reality that seeks to reduce stigma and inequality. To frame the analysis within a theoretical framework, I developed a reflection on the phenomenon of poverty, which led me to consider the various perspectives from which it has been analyzed and the multiple interrelated factors that determine it, which are of economic, social, political, and cultural nature. The research techniques used are: participant observation, discursive interview, and analysis of socio-demographic data collected from the project on all registered users. Through participant observation and discursive interviews with operators, users, and a volunteer, detailed information was collected on the profiles of the interviewees and their relationship with the project. User interviews allowed me to understand in detail their life stories and the motivations that led them to a situation of difficulty and material deprivation, which are attributable to multiple factors and circumstances accumulated over time. In the case of foreign users, it was possible to hear stories about their migration and the reasons that caused it. From their stories, it emerges how family reunification, the search for new job opportunities, and greater economic security as well as physical safety influenced their choice to leave their country of origin to move to Italy. The interview with the volunteer allowed me to present a fundamental element of the project, volunteering, which was suspended during the period of more intense spread of the Sars-Cov-2 virus. During the course of the research, I have understood that Abito is a dynamic and evolving project, influenced by the political and economic events concerning both Italy and the rest of the world, which lead it to change according to the needs and choices of what is the best initiative to pursue. The project proves to be able, even if partially and in a limited area, to alleviate poverty by offering assistance not only material but also of a different kind, a listening that leads to a meeting and an exchange. In conclusion, Abito together with other projects of the Società di San Vincenzo De Paoli and other Turin associations with which it collaborates, support anyone who turns to them in overcoming difficulties and taking back control of their life.

L’elaborato si è sviluppato a partire dal mio interesse nei confronti del progetto Abito, coordinato dalla Società di San Vincenzo De Paoli ed ubicato nella città di Torino. Esso si occupa di distribuire vestiti ad individui e famiglie in difficoltà economica e organizzare attività di inclusione sociale al fine di contrastare la povertà e favorire l’integrazione. Oltre a ciò, esso si impegna a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della tutela ambientale soprattutto in ciò che concerne l’utilizzo di abbigliamento second hand, il quale contribuisce a ridurre il flusso di rifiuti nei siti di smaltimento e l'impatto ambientale associato alla produzione di nuovi indumenti. Ho deciso di intraprendere questa ricerca perché mi ha colpito il carattere innovativo del progetto che gli permette, con il suo emporio, di essere a tutti gli effetti una realtà accogliente che cerca di ridurre lo stigma e la disuguaglianza. Per inserire l’oggetto di analisi all’interno di una cornice teorica ho sviluppato una riflessione sul fenomeno della povertà, che mi ha portato a considerare i diversi punti di vista da cui esso è stato analizzato e i molteplici fattori interrelati che lo determinano, i quali sono di natura economica, sociale, politica e culturale. Le tecniche di ricerca utilizzate sono: l’osservazione partecipante, l’intervista discorsiva e l’analisi di dati socio demografici raccolti dal progetto sulla totalità degli utenti iscritti. Attraverso l’osservazione partecipante e le interviste discorsive agli operatori, agli utenti e ad una volontaria, sono state raccolte informazioni dettagliate sui profili degli intervistati e sul loro rapporto con il progetto. Le interviste agli utenti mi hanno permesso di conoscere nel dettaglio le loro storie di vita e le motivazioni che li hanno condotti ad una situazione di difficoltà e deprivazione materiale, che sono da imputarsi a più fattori e a più circostanze cumulatesi nel corso del tempo. Nel caso degli utenti di origine straniera è stato possibile ascoltare i racconti in merito alla loro migrazione e alle motivazioni che l’hanno causata. Dalle loro storie emerge come il ricongiungimento familiare, la ricerca di nuove opportunità lavorative e la maggior sicurezza economica nonché incolumità fisica abbiano influito nella loro scelta di lasciare il proprio paese d’origine per trasferirsi in Italia. L’intervista alla volontaria mi ha dato modo di presentare un elemento cardine del progetto, il volontariato, il quale era stato sospeso durante il periodo di più intensa diffusione del virus Sars-Cov-2. Durante il corso della ricerca ho avuto modo di comprendere quanto Abito sia un progetto dal carattere dinamico e mutevole, perché influenzato dalle vicende politiche ed economiche che riguardano sia l’Italia che il resto del mondo, le quali lo portano a mutare a seconda delle esigenze e delle scelte su quale sia l’iniziativa migliore da perseguire. Il progetto si rivela in grado, seppur parzialmente e in un’area limitata di contrastare la povertà offrendo un aiuto non solo materiale ma anche di diverso tipo, un ascolto che porta ad un incontro, e ad uno scambio. In conclusione, Abito insieme ad altri progetti della Società di San Vincenzo De Paoli e ad altre associazioni torinesi con cui collabora, offrono sostegno a chiunque a loro si rivolga nel superare le difficoltà e riprendere in mano la propria vita.

Abito: un progetto di inclusione sociale e contrasto alla povertà. Una ricerca esplorativa sul progetto e sui suoi utenti

FUSCO, ELISABETTA
2023/2024

Abstract

L’elaborato si è sviluppato a partire dal mio interesse nei confronti del progetto Abito, coordinato dalla Società di San Vincenzo De Paoli ed ubicato nella città di Torino. Esso si occupa di distribuire vestiti ad individui e famiglie in difficoltà economica e organizzare attività di inclusione sociale al fine di contrastare la povertà e favorire l’integrazione. Oltre a ciò, esso si impegna a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della tutela ambientale soprattutto in ciò che concerne l’utilizzo di abbigliamento second hand, il quale contribuisce a ridurre il flusso di rifiuti nei siti di smaltimento e l'impatto ambientale associato alla produzione di nuovi indumenti. Ho deciso di intraprendere questa ricerca perché mi ha colpito il carattere innovativo del progetto che gli permette, con il suo emporio, di essere a tutti gli effetti una realtà accogliente che cerca di ridurre lo stigma e la disuguaglianza. Per inserire l’oggetto di analisi all’interno di una cornice teorica ho sviluppato una riflessione sul fenomeno della povertà, che mi ha portato a considerare i diversi punti di vista da cui esso è stato analizzato e i molteplici fattori interrelati che lo determinano, i quali sono di natura economica, sociale, politica e culturale. Le tecniche di ricerca utilizzate sono: l’osservazione partecipante, l’intervista discorsiva e l’analisi di dati socio demografici raccolti dal progetto sulla totalità degli utenti iscritti. Attraverso l’osservazione partecipante e le interviste discorsive agli operatori, agli utenti e ad una volontaria, sono state raccolte informazioni dettagliate sui profili degli intervistati e sul loro rapporto con il progetto. Le interviste agli utenti mi hanno permesso di conoscere nel dettaglio le loro storie di vita e le motivazioni che li hanno condotti ad una situazione di difficoltà e deprivazione materiale, che sono da imputarsi a più fattori e a più circostanze cumulatesi nel corso del tempo. Nel caso degli utenti di origine straniera è stato possibile ascoltare i racconti in merito alla loro migrazione e alle motivazioni che l’hanno causata. Dalle loro storie emerge come il ricongiungimento familiare, la ricerca di nuove opportunità lavorative e la maggior sicurezza economica nonché incolumità fisica abbiano influito nella loro scelta di lasciare il proprio paese d’origine per trasferirsi in Italia. L’intervista alla volontaria mi ha dato modo di presentare un elemento cardine del progetto, il volontariato, il quale era stato sospeso durante il periodo di più intensa diffusione del virus Sars-Cov-2. Durante il corso della ricerca ho avuto modo di comprendere quanto Abito sia un progetto dal carattere dinamico e mutevole, perché influenzato dalle vicende politiche ed economiche che riguardano sia l’Italia che il resto del mondo, le quali lo portano a mutare a seconda delle esigenze e delle scelte su quale sia l’iniziativa migliore da perseguire. Il progetto si rivela in grado, seppur parzialmente e in un’area limitata di contrastare la povertà offrendo un aiuto non solo materiale ma anche di diverso tipo, un ascolto che porta ad un incontro, e ad uno scambio. In conclusione, Abito insieme ad altri progetti della Società di San Vincenzo De Paoli e ad altre associazioni torinesi con cui collabora, offrono sostegno a chiunque a loro si rivolga nel superare le difficoltà e riprendere in mano la propria vita.
ITA
The paper has developed from my interest in the Abito project, coordinated by the Società di San Vincenzo De Paoli and located in the city of Turin. It deals with distributing clothes to individuals and families in economic difficulty and organizing social inclusion activities to alleviate poverty and promote integration. In addition, it strives to raise awareness among the public on environmental protection, especially regarding the use of second-hand clothing, which helps reduce waste flow to disposal sites and the environmental impact associated with the production of new garments. I decided to undertake this research because I was struck by the innovative nature of the project, which, through its emporium, is effectively a welcoming reality that seeks to reduce stigma and inequality. To frame the analysis within a theoretical framework, I developed a reflection on the phenomenon of poverty, which led me to consider the various perspectives from which it has been analyzed and the multiple interrelated factors that determine it, which are of economic, social, political, and cultural nature. The research techniques used are: participant observation, discursive interview, and analysis of socio-demographic data collected from the project on all registered users. Through participant observation and discursive interviews with operators, users, and a volunteer, detailed information was collected on the profiles of the interviewees and their relationship with the project. User interviews allowed me to understand in detail their life stories and the motivations that led them to a situation of difficulty and material deprivation, which are attributable to multiple factors and circumstances accumulated over time. In the case of foreign users, it was possible to hear stories about their migration and the reasons that caused it. From their stories, it emerges how family reunification, the search for new job opportunities, and greater economic security as well as physical safety influenced their choice to leave their country of origin to move to Italy. The interview with the volunteer allowed me to present a fundamental element of the project, volunteering, which was suspended during the period of more intense spread of the Sars-Cov-2 virus. During the course of the research, I have understood that Abito is a dynamic and evolving project, influenced by the political and economic events concerning both Italy and the rest of the world, which lead it to change according to the needs and choices of what is the best initiative to pursue. The project proves to be able, even if partially and in a limited area, to alleviate poverty by offering assistance not only material but also of a different kind, a listening that leads to a meeting and an exchange. In conclusion, Abito together with other projects of the Società di San Vincenzo De Paoli and other Turin associations with which it collaborates, support anyone who turns to them in overcoming difficulties and taking back control of their life.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/110763