In questa dissertazione si parla delle associazioni neoborboniche e delle pubblicazioni antirisorgimentali. In un'Italia che fatica a ritrovarsi intorno a un'identità comune, e in una fase storica in cui lo Stato Nazione è messo a dura prova dalle sfide della globalizzazione, vengono alla luce i movimenti neoborbonici. Secondo queste associazioni, il Risorgimento è la causa dei mali del Sud, che un tempo sarebbe stata una nazione florida, senza ricordare le condizioni di grande povertà in cui viveva la maggior parte della popolazione e la politica repressiva del regno borbonico. Nel primo capitolo sono analizzati i vari movimenti meridionalisti. Quasi tutte queste associazioni sono impegnate in una battaglia culturale per riscrivere le pagine della nostra storia ma non sembrano in grado di assumere un peso politico rilevante come ha fatto la Lega Nord. Nel secondo capitolo troviamo una carrellata delle tante opere antirisorgimentali pubblicate negli ultimi anni. Si tratta di testi che analizzano il Risorgimento sotto un altro punto di vista, senza portare elementi nuovi alla discussione sull'unità d'Italia. Poi si parla di cinema e musica legati alla fase post-unitaria e soprattutto al brigantaggio. Nel terzo capitolo vengono descritte le manifestazioni effettuate dai neoborbonici contro il Museo Lombroso, le contestazioni agli eredi di casa Savoia e i tentativi di riabilitare la figura dei Borbone e in particolare di Ferdinando II.
Neoborbonici. Riscrivere il passato per progettare il futuro
DE FELICE, ROBERTO
2009/2010
Abstract
In questa dissertazione si parla delle associazioni neoborboniche e delle pubblicazioni antirisorgimentali. In un'Italia che fatica a ritrovarsi intorno a un'identità comune, e in una fase storica in cui lo Stato Nazione è messo a dura prova dalle sfide della globalizzazione, vengono alla luce i movimenti neoborbonici. Secondo queste associazioni, il Risorgimento è la causa dei mali del Sud, che un tempo sarebbe stata una nazione florida, senza ricordare le condizioni di grande povertà in cui viveva la maggior parte della popolazione e la politica repressiva del regno borbonico. Nel primo capitolo sono analizzati i vari movimenti meridionalisti. Quasi tutte queste associazioni sono impegnate in una battaglia culturale per riscrivere le pagine della nostra storia ma non sembrano in grado di assumere un peso politico rilevante come ha fatto la Lega Nord. Nel secondo capitolo troviamo una carrellata delle tante opere antirisorgimentali pubblicate negli ultimi anni. Si tratta di testi che analizzano il Risorgimento sotto un altro punto di vista, senza portare elementi nuovi alla discussione sull'unità d'Italia. Poi si parla di cinema e musica legati alla fase post-unitaria e soprattutto al brigantaggio. Nel terzo capitolo vengono descritte le manifestazioni effettuate dai neoborbonici contro il Museo Lombroso, le contestazioni agli eredi di casa Savoia e i tentativi di riabilitare la figura dei Borbone e in particolare di Ferdinando II.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/110629