L'idea di dedicare il mio lavoro di tesi alla letteratura per ragazzi è nata dall'interesse che nutro da sempre nei confronti di questo genere, interesse emerso quand'ero bambina e diventato passione. Allora fu una scoperta felice, ma ignoravo ancora che quei romanzi fossero vere e proprie opere d'arte. Ad una lettura più matura, infatti, questo ramo stupendo e rigoglioso del grande albero della letteratura si è rivelato in tutta la sua bellezza. Chi scrive un libro per bambini deve entrare in un altro mondo, in un universo che ha abbandonato da tempo; ricordare chi è stato, lasciando emergere la parte bambina del proprio animo. Far interessare un bambino o un ragazzo a un libro non è un'impresa facile: bisogna attrarne l'attenzione in ogni pagina e fare in modo che si identifichi nella storia. Ci vuole una spiccata capacità pedagogica, per cercare di raccontare in modo semplice cose difficili. Non penso ci siano libri vecchi o anacronistici. Penso invece che i libri che portano a curiosare, inventare, fantasticare, riflettere e anche a divertirsi siano sempre attuali anche se pubblicati a secoli di distanza. Ciò che è importante in un romanzo è che lasci un respiro nuovo a chi lo legge. I sentimenti non hanno età. La letteratura per ragazzi è una disciplina ancora poco conosciuta ed esplorata, ma il fiorire di testi critici che ne indagano l'ambito dimostra quanta importanza le venga attribuita, poiché riconosciuta come territorio di confine tra programmi politico-sociali, ragioni pedagogiche e riflessioni di teoria letteraria. Il fatto che la discussione intorno a questo genere della letteratura sia estremamente d'attualità è testimoniato dall'interesse dedicatogli da due quotidiani, il ¿Telegraph¿ e il ¿Corriere della Sera¿; entrambi hanno recentemente compilato un elenco delle letture indispensabili per i ragazzi d'oggi, inserendovi i centodieci libri che ogni ragazzo dovrebbe leggere. Questi elenchi rispecchiano, in entrambi i casi, un canone universale di classici per ragazzi, un canone influenzato sicuramente da letterati, insegnanti e case editrici, ma che viene confermato poi dalla passione che si scopre e riscopre nel leggere opere che, nonostante siano classici da più di un secolo, non hanno perso la loro freschezza ed attualità. Prima di entrare nel cuore del mio lavoro, che intendo dedicare all'ambito angloamericano della letteratura per ragazzi, credo sia indispensabile definire confini e prodromi di questo specifico genere letterario, proprio perché, quando si dice letteratura per l'infanzia, si tende a sminuire il concetto, pretendendo di riferire l'estensione del prodotto alle sole fasce infantili; la letteratura per l'infanzia si occupa, invece, di tutta la produzione rivolta ai giovani, dagli 0 ai 14 anni e, anzi, anche di più. Il primo capitolo di questa tesi è dedicato, inizialmente, ad un inquadramento storico della letteratura per ragazzi, analizzandone le origini ed i concetti principali. La parte successiva si compone di un excursus più approfondito nella letteratura per l'infanzia nordamericana, mettendone in luce i generi e gli autori principali. Il secondo capitolo è dedicato al romanzo femminile nordamericano per ragazzi: dopo una breve introduzione storica, le tre parti successive prenderanno in esame le scrittrici per ragazzi più famose, rispettivamente Harriet Beecher Stowe, Louisa May Alcott e Frances Hodgson Burnett.
Il sovversismo delle figure femminili nel panorama della letteratura angloamericana per ragazzi
MANGIAROTTI, VALERIA
2009/2010
Abstract
L'idea di dedicare il mio lavoro di tesi alla letteratura per ragazzi è nata dall'interesse che nutro da sempre nei confronti di questo genere, interesse emerso quand'ero bambina e diventato passione. Allora fu una scoperta felice, ma ignoravo ancora che quei romanzi fossero vere e proprie opere d'arte. Ad una lettura più matura, infatti, questo ramo stupendo e rigoglioso del grande albero della letteratura si è rivelato in tutta la sua bellezza. Chi scrive un libro per bambini deve entrare in un altro mondo, in un universo che ha abbandonato da tempo; ricordare chi è stato, lasciando emergere la parte bambina del proprio animo. Far interessare un bambino o un ragazzo a un libro non è un'impresa facile: bisogna attrarne l'attenzione in ogni pagina e fare in modo che si identifichi nella storia. Ci vuole una spiccata capacità pedagogica, per cercare di raccontare in modo semplice cose difficili. Non penso ci siano libri vecchi o anacronistici. Penso invece che i libri che portano a curiosare, inventare, fantasticare, riflettere e anche a divertirsi siano sempre attuali anche se pubblicati a secoli di distanza. Ciò che è importante in un romanzo è che lasci un respiro nuovo a chi lo legge. I sentimenti non hanno età. La letteratura per ragazzi è una disciplina ancora poco conosciuta ed esplorata, ma il fiorire di testi critici che ne indagano l'ambito dimostra quanta importanza le venga attribuita, poiché riconosciuta come territorio di confine tra programmi politico-sociali, ragioni pedagogiche e riflessioni di teoria letteraria. Il fatto che la discussione intorno a questo genere della letteratura sia estremamente d'attualità è testimoniato dall'interesse dedicatogli da due quotidiani, il ¿Telegraph¿ e il ¿Corriere della Sera¿; entrambi hanno recentemente compilato un elenco delle letture indispensabili per i ragazzi d'oggi, inserendovi i centodieci libri che ogni ragazzo dovrebbe leggere. Questi elenchi rispecchiano, in entrambi i casi, un canone universale di classici per ragazzi, un canone influenzato sicuramente da letterati, insegnanti e case editrici, ma che viene confermato poi dalla passione che si scopre e riscopre nel leggere opere che, nonostante siano classici da più di un secolo, non hanno perso la loro freschezza ed attualità. Prima di entrare nel cuore del mio lavoro, che intendo dedicare all'ambito angloamericano della letteratura per ragazzi, credo sia indispensabile definire confini e prodromi di questo specifico genere letterario, proprio perché, quando si dice letteratura per l'infanzia, si tende a sminuire il concetto, pretendendo di riferire l'estensione del prodotto alle sole fasce infantili; la letteratura per l'infanzia si occupa, invece, di tutta la produzione rivolta ai giovani, dagli 0 ai 14 anni e, anzi, anche di più. Il primo capitolo di questa tesi è dedicato, inizialmente, ad un inquadramento storico della letteratura per ragazzi, analizzandone le origini ed i concetti principali. La parte successiva si compone di un excursus più approfondito nella letteratura per l'infanzia nordamericana, mettendone in luce i generi e gli autori principali. Il secondo capitolo è dedicato al romanzo femminile nordamericano per ragazzi: dopo una breve introduzione storica, le tre parti successive prenderanno in esame le scrittrici per ragazzi più famose, rispettivamente Harriet Beecher Stowe, Louisa May Alcott e Frances Hodgson Burnett.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/110620