La Specola Delle Alpi fu un quotidiano politico, amministrativo, industriale, letterario delle province di Pinerolo e Saluzzo. Non ebbe vita lunga: infatti il primo numero uscì il 4 Febbraio 1854 e l'ultimo fu pubblicato il 30 Gennaio 1856. Gli argomenti trattati affrontarono vari temi di politica economico-sociale: dai difficili rapporti tra Stato-Chiesa, alle questione d'Oriente, e più in specifico la guerra di Crimea, dalla strada ferrata, ai problemi dell'istruzione, alla modernizzazione urbanistica. E furono altresì trattati argomenti locali: dall'epidemia del colera nel pinerolese ai verbali dei consigli comunali, alla analisi e rendicontazione della panetteria locale nell'ambito delle società operaie. La Specola fu accolta dai lettori con grande "benevolenza" tant'è che oltre ad essere un osservatorio per scrutare ed esplorare la realtà, fu anche un organo puro e semplice della pubblica opinione e fu suo intendimento di educare il popolo e di ricordargli i suoi diritti e doveri, le sue tradizioni e i suoi affetti. La figura di spicco nonchè di rilevante importanza, artefice di quella scommessa giornalistica fu Giuseppe Del Re, esule napoletano, direttore del quotidiano.

La Specola Delle Alpi (1854-1855)

BADARIOTTI, CARLO
2009/2010

Abstract

La Specola Delle Alpi fu un quotidiano politico, amministrativo, industriale, letterario delle province di Pinerolo e Saluzzo. Non ebbe vita lunga: infatti il primo numero uscì il 4 Febbraio 1854 e l'ultimo fu pubblicato il 30 Gennaio 1856. Gli argomenti trattati affrontarono vari temi di politica economico-sociale: dai difficili rapporti tra Stato-Chiesa, alle questione d'Oriente, e più in specifico la guerra di Crimea, dalla strada ferrata, ai problemi dell'istruzione, alla modernizzazione urbanistica. E furono altresì trattati argomenti locali: dall'epidemia del colera nel pinerolese ai verbali dei consigli comunali, alla analisi e rendicontazione della panetteria locale nell'ambito delle società operaie. La Specola fu accolta dai lettori con grande "benevolenza" tant'è che oltre ad essere un osservatorio per scrutare ed esplorare la realtà, fu anche un organo puro e semplice della pubblica opinione e fu suo intendimento di educare il popolo e di ricordargli i suoi diritti e doveri, le sue tradizioni e i suoi affetti. La figura di spicco nonchè di rilevante importanza, artefice di quella scommessa giornalistica fu Giuseppe Del Re, esule napoletano, direttore del quotidiano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/110619