Introduction: As the population ages, dementia has become a serious health problem. Self-determination and the participation of patients in health care choices is today an established ethical and deontological concept. Objective: To describe, through a bibliographic review, whether the elderly population with mild to moderate cognitive impairment is involved in decisions regarding their health status. Materials and methods: For the retrieval of documents, the PubMed and CINAHL biomedical databases were queried through the use of keywords and Mesh terms. Results: Through the bibliographic search, 38 articles were found, 6 of which meet the search criteria. Discussion: Most authors believe that older adults with mild to moderate dementia, within the limits imposed by their condition, should be involved in health care decisions. Even if they cannot express a legally valid consent, because they are not fully aware, they must be informed, one must try to understand their preferences and take them into account. Some authors express doubts that the use of evaluation scales allows to objectively judge the ability of the elderly to make decisions. One author does not believe that the study population is capable of making decisions in both high-risk and low-risk scenarios. Conclusions: The studies considered answer the question posed, but further studies must be carried out including this population and consequently improve their quality of life.
Introduzione: Con il progressivo invecchiamento della popolazione la demenza è divenuta un grave problema sanitario. L’autodeterminazione e la partecipazione degli assistiti alle scelte sanitarie è oggi un concetto etico e deontologico assodato. Obiettivo: Descrivere, attraverso una revisione bibliografica, se la popolazione anziana affetta da disturbi cognitivi da lievi a moderati viene coinvolta nelle decisioni riguardanti il proprio stato di salute. Materiali e metodi: Per il reperimento dei documenti sono state interrogate le le banche dati biomediche PubMed e CINAHL attraverso l’utilizzo di parole chiavi e termini Mesh. Risultati: Tramite la ricerca bibliografica sono stati selezionati 38 articoli dei quali 6 rispondono ai criteri di ricerca. Discussione: La maggioranza degli autori ritene che gli anziani affetti da demenza da lieve a moderata, pur nei limiti imposti dalla loro condizione, devono essere coinvolti nelle decisioni sanitarie. Anche se non possono manifestare un consenso giuridicamente valido, perché non completamente consapevoli, devono essere informati, si deve cercare di comprendere le loro preferenze e si deve tenere conto di esse. Alcuni autori manifestano dubbi sul fatto che l’utilizzo di scale di valutazione permetta di giudicare oggettivamente la capacità dell’anziano di assumere decisioni. Un autore non ritiene che la popolazione studiata sia in grado di assumere decisioni sia in scenari ad alto rischio sia in quelli a basso rischio. Conclusioni: Gli studi presi in considerazione rispondono al quesito posto, ma ulteriori studi devono essere attuati includendo questa popolazione e di conseguenza migliorare la loro qualità di vita.
La condivisione difficile: coinvolgere l'anziano con disturbi cognitivi nel percorso di salute
SAHNOUNE, ASSMAA
2019/2020
Abstract
Introduzione: Con il progressivo invecchiamento della popolazione la demenza è divenuta un grave problema sanitario. L’autodeterminazione e la partecipazione degli assistiti alle scelte sanitarie è oggi un concetto etico e deontologico assodato. Obiettivo: Descrivere, attraverso una revisione bibliografica, se la popolazione anziana affetta da disturbi cognitivi da lievi a moderati viene coinvolta nelle decisioni riguardanti il proprio stato di salute. Materiali e metodi: Per il reperimento dei documenti sono state interrogate le le banche dati biomediche PubMed e CINAHL attraverso l’utilizzo di parole chiavi e termini Mesh. Risultati: Tramite la ricerca bibliografica sono stati selezionati 38 articoli dei quali 6 rispondono ai criteri di ricerca. Discussione: La maggioranza degli autori ritene che gli anziani affetti da demenza da lieve a moderata, pur nei limiti imposti dalla loro condizione, devono essere coinvolti nelle decisioni sanitarie. Anche se non possono manifestare un consenso giuridicamente valido, perché non completamente consapevoli, devono essere informati, si deve cercare di comprendere le loro preferenze e si deve tenere conto di esse. Alcuni autori manifestano dubbi sul fatto che l’utilizzo di scale di valutazione permetta di giudicare oggettivamente la capacità dell’anziano di assumere decisioni. Un autore non ritiene che la popolazione studiata sia in grado di assumere decisioni sia in scenari ad alto rischio sia in quelli a basso rischio. Conclusioni: Gli studi presi in considerazione rispondono al quesito posto, ma ulteriori studi devono essere attuati includendo questa popolazione e di conseguenza migliorare la loro qualità di vita.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/1106