Despite their widespread distribution, beetles have been the subject of limited research in the context of behavioral syndromes and behavioral repeatability. Reversing this trend, the present study aimed to investigate the personality of 26 specimens of dung beetle Geotrupes mutator belonging to a single population of the Western Alps, examining any inter-individual differences in the analyzed behaviors (locomotor activity, thanatosis, sound production) and testing the effect of sex and body size (non-behavioral traits). Traditional and geometric morphometric methods were adopted to analyze the anatomical variation within the population of twenty-six specimens, paying attention to the following structures: head, pronotum, elytra, hind wing, anterior tibia, anterior, median and posterior femur. The coxo-abdominal stridulatory apparatus (pars stridens) also played a crucial role for this study, allowing an accurate assessment of the density of the ridges in relation to the sounds analyzed, as well as an in-depth analysis of the variation related to sex and body size . Through this research, we have identified individual behavioral variations that give each individual a distinctive combination of behavioral traits. A behavioral syndrome related to thanatosis and locomotor activity has been identified, distinguishing more fearful individuals from more daring ones. Furthermore, we have developed new ways to distinguish the sexes in G. mutator, not limiting ourselves only to the spine present on the posterior femur as reported in the literature, but also considering the length of the anterior tibia and the density of crests of the stridulator apparatus. These findings not only broaden the understanding of G. mutator personality and how the sexes are distinguished through additional morphological characteristics, but also open up new perspectives for exploring ecological and evolutionary questions related to animal personality.
Nonostante la loro ampia diffusione, i coleotteri sono stati oggetto di limitate ricerche nel contesto delle sindromi comportamentali e della ripetibilità comportamentale. Invertendo questa tendenza, il presente studio ha mirato ad indagare la personalità di 26 esemplari di scarabeo stercorario Geotrupes mutator appartenenti ad un’unica popolazione delle Alpi occidentali, esaminando eventuali differenze interindividuali nei comportamenti analizzati (attività locomotoria, tanatosi, produzione suoni) e testando l'effetto del sesso e delle dimensioni corporee (tratti non comportamentali). Sono stati adottati metodi di morfometria tradizionale e geometrica per analizzare la variazione anatomica interna alla popolazione di ventisei esemplari, ponendo attenzione alle seguenti strutture: capo, pronoto, elitra, ala posteriore, tibia anteriore, femore anteriore, mediano e posteriore. Anche l’apparato stridulatorio coxo-addominale (pars stridens) ha svolto un ruolo cruciale per questo studio, consentendo una valutazione accurata della densità delle creste in relazione ai suoni analizzati, oltre che un'analisi approfondita della variazione correlata al sesso e alle dimensioni corporee. Attraverso questa ricerca, abbiamo identificato variazioni comportamentali individuali che conferiscono a ciascun individuo una distintiva combinazione di tratti comportamentali. È stata identificata una sindrome comportamentale correlata alla tanatosi e all'attività locomotoria, distinguendo individui più timorosi da quelli più audaci. Inoltre, abbiamo sviluppato nuove modalità per distinguere i sessi in G. mutator, non limitandoci alla sola spina presente sul femore posteriore come riportato in letteratura, ma considerando anche la lunghezza della tibia anteriore e la densità di creste dell’apparato stridulatore. Questi risultati non solo ampliano la comprensione della personalità di G. mutator e le modalità di distinzione dei sessi attraverso caratteristiche morfologiche aggiuntive, ma aprono anche a nuove prospettive per esplorare questioni ecologiche ed evolutive legate alla personalità degli animali.
Sindromi comportamentali nello scarabeo stercorario Geotrupes mutator
ZANON, ALICE
2023/2024
Abstract
Nonostante la loro ampia diffusione, i coleotteri sono stati oggetto di limitate ricerche nel contesto delle sindromi comportamentali e della ripetibilità comportamentale. Invertendo questa tendenza, il presente studio ha mirato ad indagare la personalità di 26 esemplari di scarabeo stercorario Geotrupes mutator appartenenti ad un’unica popolazione delle Alpi occidentali, esaminando eventuali differenze interindividuali nei comportamenti analizzati (attività locomotoria, tanatosi, produzione suoni) e testando l'effetto del sesso e delle dimensioni corporee (tratti non comportamentali). Sono stati adottati metodi di morfometria tradizionale e geometrica per analizzare la variazione anatomica interna alla popolazione di ventisei esemplari, ponendo attenzione alle seguenti strutture: capo, pronoto, elitra, ala posteriore, tibia anteriore, femore anteriore, mediano e posteriore. Anche l’apparato stridulatorio coxo-addominale (pars stridens) ha svolto un ruolo cruciale per questo studio, consentendo una valutazione accurata della densità delle creste in relazione ai suoni analizzati, oltre che un'analisi approfondita della variazione correlata al sesso e alle dimensioni corporee. Attraverso questa ricerca, abbiamo identificato variazioni comportamentali individuali che conferiscono a ciascun individuo una distintiva combinazione di tratti comportamentali. È stata identificata una sindrome comportamentale correlata alla tanatosi e all'attività locomotoria, distinguendo individui più timorosi da quelli più audaci. Inoltre, abbiamo sviluppato nuove modalità per distinguere i sessi in G. mutator, non limitandoci alla sola spina presente sul femore posteriore come riportato in letteratura, ma considerando anche la lunghezza della tibia anteriore e la densità di creste dell’apparato stridulatore. Questi risultati non solo ampliano la comprensione della personalità di G. mutator e le modalità di distinzione dei sessi attraverso caratteristiche morfologiche aggiuntive, ma aprono anche a nuove prospettive per esplorare questioni ecologiche ed evolutive legate alla personalità degli animali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/110563