Nowadays in Italy there are several associations and cooperatives that deal with the working reality and training in prisons. Numerous cooperatives, non-profit organizations and companies promote redeployment projects for study, re-socialization and reintegration of prisoners and former prisoners in the labour market. Our analysis will begin by reference to the sociological and philosophical panorama that characterizes this field of study and observing which are the main currents of thought about it. We will discover that there are different modes of intervention inside the Penitentiary Institutes and, for those who obtain the authorization, also outside the service of public or private enterprises. But this reality of help and support through work has always had this function of social redemption for the prisoner and has always been considered as his right? Moreover, during our days, do you see a concrete and valid application both during detention and after? The initial part of the theoretical description of the phenomenon will be followed by an analysis that will question on the effectiveness and efficiency of aid, proposed activities, legislation and funds invested in this area. You will wonder if the function and purpose of the work for prisoners have always been to re-education and personal growth and if it is still so. To do so we will examine the main associations and cooperatives that operate within this reality to discover how they really come carried out the projects and their results. We will then focus on popular knowledge about this about the type of media coverage it receives, about the little social and digital information that runs around this reality and the consequent isolation of prisoners. Finally, we will try to understand what be solutions to improve the functionality of the professional and work path of prisoners in Italy, to ensure that there is a better consideration of the phenomenon at the social level and to address the lack of communication and media knowledge.
Oggigiorno in Italia esistono diverse associazioni e cooperative che si occupano della realtà lavorativa e formativa nei penitenziari. Numerose cooperative, onlus e imprese promuovono progetti di riorientamento allo studio, risocializzazione e reintegrazione dei detenuti ed ex detenuti nel mercato del lavoro. Il nostro percorso di analisi comincerà facendo riferimento al panorama sociologico e filosofico che caratterizza questo ambito di studi e osservando quali sono le correnti principali di pensiero in merito. Scopriremo che vi sono diverse modalità d’intervento all’interno degli Istituti Penitenziari e, per chi ottiene l’autorizzazione, anche all’esterno al servizio di imprese pubbliche o private. Ma questa realtà di aiuto e sostegno attraverso il lavoro ha sempre avuto questa funzione di riscatto sociale per il detenuto ed è sempre stata considerata come un suo diritto? Inoltre, durante i giorni nostri, vede un’applicazione concreta e valida sia durante la detenzione che dopo? L’iniziale parte di descrizione teorica del fenomeno sarà seguita da un’analisi che si interrogherà sull’efficacia ed efficienza degli aiuti, delle attività proposte, delle legislazioni e dei fondi investiti in quest’ambito. Si chiederà se la funzione e lo scopo del lavoro per i detenuti siano sempre stati di rieducazione e crescita personale e se tutt’ora sia così. Per farlo prenderemo in esame le principali associazioni e cooperative che operano all’interno di questa realtà per scoprire come vengono davvero svolti i progetti ed il loro risultato. Ci concentreremo poi sulla conoscenza popolare in merito a questo proposito, sul tipo di copertura mediatica che riceve, sulla poca informazione sociale e digitale che gira intorno a questa realtà e sul conseguente isolamento dei detenuti. Infine, proveremo a capire quali possano essere delle soluzioni per migliorare la funzionalità del percorso professionalizzante e lavorativo dei detenuti in Italia, per fare in modo che ci sia una considerazione migliore del fenomeno a livello sociale e per affrontare la mancata comunicazione e conoscenza mediatica.
Il diritto al lavoro nei penitenziari italiani è un vero diritto? Funzioni, strumenti e criticità dell'accesso al lavoro
REGIS, ALICE MARIA
2023/2024
Abstract
Oggigiorno in Italia esistono diverse associazioni e cooperative che si occupano della realtà lavorativa e formativa nei penitenziari. Numerose cooperative, onlus e imprese promuovono progetti di riorientamento allo studio, risocializzazione e reintegrazione dei detenuti ed ex detenuti nel mercato del lavoro. Il nostro percorso di analisi comincerà facendo riferimento al panorama sociologico e filosofico che caratterizza questo ambito di studi e osservando quali sono le correnti principali di pensiero in merito. Scopriremo che vi sono diverse modalità d’intervento all’interno degli Istituti Penitenziari e, per chi ottiene l’autorizzazione, anche all’esterno al servizio di imprese pubbliche o private. Ma questa realtà di aiuto e sostegno attraverso il lavoro ha sempre avuto questa funzione di riscatto sociale per il detenuto ed è sempre stata considerata come un suo diritto? Inoltre, durante i giorni nostri, vede un’applicazione concreta e valida sia durante la detenzione che dopo? L’iniziale parte di descrizione teorica del fenomeno sarà seguita da un’analisi che si interrogherà sull’efficacia ed efficienza degli aiuti, delle attività proposte, delle legislazioni e dei fondi investiti in quest’ambito. Si chiederà se la funzione e lo scopo del lavoro per i detenuti siano sempre stati di rieducazione e crescita personale e se tutt’ora sia così. Per farlo prenderemo in esame le principali associazioni e cooperative che operano all’interno di questa realtà per scoprire come vengono davvero svolti i progetti ed il loro risultato. Ci concentreremo poi sulla conoscenza popolare in merito a questo proposito, sul tipo di copertura mediatica che riceve, sulla poca informazione sociale e digitale che gira intorno a questa realtà e sul conseguente isolamento dei detenuti. Infine, proveremo a capire quali possano essere delle soluzioni per migliorare la funzionalità del percorso professionalizzante e lavorativo dei detenuti in Italia, per fare in modo che ci sia una considerazione migliore del fenomeno a livello sociale e per affrontare la mancata comunicazione e conoscenza mediatica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
945288_tesidilaurea_regisalicemaria.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
408.25 kB
Formato
Adobe PDF
|
408.25 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/110486