Il punto focale attorno a cui ruota buona parte della mia dissertazione è il corpo e il suo potenziale comunicativo in abito artistico.Il primo capitolo si concentra sulla danza come arte del comunicare. Attraverso un breve excursus storico, che parte dalle origini della danza come rituale, analizzo le fasi più significative del suo sviluppo in forma di spettacolo. La danza moderna si caratterizza, infatti come personale, totalmente originale, vicina ai temi sociali particolarmente incline all'utilizzo del corpo come veicolo per esternare i sentimenti più profondi. In particolar modo il secondo capitolo è dedicato alle tecniche delle maggiori esponenti della danza moderna che partono dalla ricerca di un centro nevralgico nel corpo da cui scaturiscano tutti i movimenti connessi alle emozioni più profonde. Il loro operato ha cambiato totalmente l'estetica ballettistica, la concezione del corpo come strumento di comunicazione nel Novecento e la condizione della ballerina, prima figura eterea assoggettata al volere del coreografo: diventa lei stessa creatrice della sua danza libera.Il corpo e il suo linguaggio non sono protagonisti solo nella danza ma anche nel teatro. Collegato direttamente alla nuova danza del Novecento, è la nascita di tecniche per la formazione dell'attore che mettono al centro dell'attenzione il corpo, le emozioni e l'interazione con il pubblico. In relazione a questi sviluppi dedicherò una parte del capitolo all'analisi del corpo sotto l'aspetto espressivo e sociale. Percorrendo una via totalmente originale di intuizioni e sperimentazioni particolarmente interessanti ed innovative applicate sia alla danza che alla scena, Cunningham e Nikolais ritornano al puro gesto formale presente nella danse d'ecole, mettendo in discussione i presupposti creativi della modern-dance. Nascono particolari tecniche di creazione coreografica, prendono vita originali eventi che superano le definizioni di genere, come nel caso del teatrodanza, rivelando un nuovo uso del corpo e della scena nonché un nuovo modo di comunicare che coinvolge il pubblico. Nell'ultimo capitolo tratterò gli ulteriori cambiamenti che l'arte dello spettacolo ha accolto a partire dagli anni Settanta-Ottanta con l'arrivo dei nuovi mezzi di comunicazione e riproduzione di immagini e suoni.Nascono la videoarte, la videodanza e il videoteatro che fanno un nuovo uso dell'immagine avvalendosi del linguaggio del video. Con l'arrivo dei nuovi mezzi di comunicazione come televisione e videoregistratore, gli artisti da subito si dimostrano interessati alla sperimentazione e all'applicazione di questi'ultimi, nonché alla collaborazione tra i diversi campi artistici avvicinandosi sempre di più all'arte totale che elimina i confini di genere.Sulla scia dell'innovazione tecnologica, a partire dalle sperimentazioni del ballerino e coreografo Merce Cunningham, lo scenario della creazione ballettistica e della rappresentazione cambia totalmente. Si parla di danza digitale e interattiva: il coreografo viene assistito dal computer durante la creazione, strumenti tecnologici di varia natura invadono il corpo e lo trasformano in macchina capace di generare suoni e immagini. Il pubblico stesso, attraverso la tecnologia, diventa un potenziale generatore dell'evento spettacolo. Anche in questo capitolo riporterò le esperienze più significative a titolo di esempio per avvalorare la mia tesi.
Il corpo come medium.L'evoluzione del linguaggio del corpo tra danza,teatro e tecnologia.
MANCIN, DIANA
2010/2011
Abstract
Il punto focale attorno a cui ruota buona parte della mia dissertazione è il corpo e il suo potenziale comunicativo in abito artistico.Il primo capitolo si concentra sulla danza come arte del comunicare. Attraverso un breve excursus storico, che parte dalle origini della danza come rituale, analizzo le fasi più significative del suo sviluppo in forma di spettacolo. La danza moderna si caratterizza, infatti come personale, totalmente originale, vicina ai temi sociali particolarmente incline all'utilizzo del corpo come veicolo per esternare i sentimenti più profondi. In particolar modo il secondo capitolo è dedicato alle tecniche delle maggiori esponenti della danza moderna che partono dalla ricerca di un centro nevralgico nel corpo da cui scaturiscano tutti i movimenti connessi alle emozioni più profonde. Il loro operato ha cambiato totalmente l'estetica ballettistica, la concezione del corpo come strumento di comunicazione nel Novecento e la condizione della ballerina, prima figura eterea assoggettata al volere del coreografo: diventa lei stessa creatrice della sua danza libera.Il corpo e il suo linguaggio non sono protagonisti solo nella danza ma anche nel teatro. Collegato direttamente alla nuova danza del Novecento, è la nascita di tecniche per la formazione dell'attore che mettono al centro dell'attenzione il corpo, le emozioni e l'interazione con il pubblico. In relazione a questi sviluppi dedicherò una parte del capitolo all'analisi del corpo sotto l'aspetto espressivo e sociale. Percorrendo una via totalmente originale di intuizioni e sperimentazioni particolarmente interessanti ed innovative applicate sia alla danza che alla scena, Cunningham e Nikolais ritornano al puro gesto formale presente nella danse d'ecole, mettendo in discussione i presupposti creativi della modern-dance. Nascono particolari tecniche di creazione coreografica, prendono vita originali eventi che superano le definizioni di genere, come nel caso del teatrodanza, rivelando un nuovo uso del corpo e della scena nonché un nuovo modo di comunicare che coinvolge il pubblico. Nell'ultimo capitolo tratterò gli ulteriori cambiamenti che l'arte dello spettacolo ha accolto a partire dagli anni Settanta-Ottanta con l'arrivo dei nuovi mezzi di comunicazione e riproduzione di immagini e suoni.Nascono la videoarte, la videodanza e il videoteatro che fanno un nuovo uso dell'immagine avvalendosi del linguaggio del video. Con l'arrivo dei nuovi mezzi di comunicazione come televisione e videoregistratore, gli artisti da subito si dimostrano interessati alla sperimentazione e all'applicazione di questi'ultimi, nonché alla collaborazione tra i diversi campi artistici avvicinandosi sempre di più all'arte totale che elimina i confini di genere.Sulla scia dell'innovazione tecnologica, a partire dalle sperimentazioni del ballerino e coreografo Merce Cunningham, lo scenario della creazione ballettistica e della rappresentazione cambia totalmente. Si parla di danza digitale e interattiva: il coreografo viene assistito dal computer durante la creazione, strumenti tecnologici di varia natura invadono il corpo e lo trasformano in macchina capace di generare suoni e immagini. Il pubblico stesso, attraverso la tecnologia, diventa un potenziale generatore dell'evento spettacolo. Anche in questo capitolo riporterò le esperienze più significative a titolo di esempio per avvalorare la mia tesi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/110433