In questa tesi di laurea si procede alla ricognizione dello stato di attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione ad opera della legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001, che rappresenta, nel panorama italiano, la più importante novella costituzionale votata alla revisione, in ottica federalista, del sistema delle autonomie regionali e locali. Nel primo capitolo dell'elaborato sono descritte le origini e l'evoluzione legislativa delle autonomie locali italiane, soffermandosi in particolare sul decennio che precede la riforma, il quale si caratterizza per una serie di interventi legislativi che hanno radicalmente mutato il quadro normativo di riferimento, dando vita al massimo decentramento possibile perseguibile per mezzo di leggi ordinarie. All'apice di tale situazione, si è giunti alla modifica della Carta costituzionale, rinnovando l'assetto complessivo del autonomie locali, come illustrato nel secondo capitolo, che evidenzia i caratteri essenziali, i contenuti e le problematiche insite nella novella stessa, in tema di potestà legislativa e regolamentare, di funzioni amministrative e di finanza locale. Viene poi analizzata la prima fase della complessa attuazione della riforma, esaminando la legge 5 giugno 2003, n. 131 (legge ¿La Loggia¿), la quale ha tentato di adeguare l'ordinamento della Repubblica alle nuove norme costituzionali, ma, rinviando spesso a successive decisioni sostanziali assegnate al Governo, ha risolto ben poche incertezze, necessitando, essa stessa, di essere attuata. Trascorsi inutilmente i termini per concretizzare le deleghe programmate dalla legge ¿La Loggia¿ e fallito un tentativo di revisione costituzionale sfociato in un referendum, sono stati preparati, nel corso della XV legislatura, alcuni progetti inerenti differenti problematiche attuative della riforma, quali quelle dell'autonomia finanziaria, nonché dell'ordinamento e dell'individuazione delle funzioni fondamentali degli enti locali, approfonditi nella prima parte del terzo capitolo di questo elaborato. Nella seconda parte dell'ultimo capitolo di questa tesi sono affrontati gli interventi attuativi del Titolo V occorsi durante la XVI legislatura, iniziando con un paragrafo concernente le problematiche relative alle ordinanze in materia di ¿sicurezza urbana¿, per poi concentrarsi sulla legge n. 42 del 2009, ovvero sul federalismo fiscale, e sugli interventi, di cui tale legge necessita per la completa produzione dei propri effetti, da compiersi per mezzo di numerosi decreti legislativi, i quali, per ora, sono stati adottati solamente in parte, mentre, per le tematiche restanti, sono comunque stati predisposti degli schemi di decreto, i cui iter di approvazione sono ancora in corso. Nelle conclusioni sono passati in rassegna i più significativi fattori all'origine delle problematiche contro le quali si scontra il processo di attuazione della riforma costituzionale del 2001 ed, in particolare, quello di concretizzazione della normativa in tema di federalismo fiscale. Viene poi sottolineato come il fulcro di questa forma di federalismo sia la necessità di provvedere ad una riqualificazione della spesa pubblica a livello regionale e locale, onde migliorare la qualità dei servizi e quindi la vita dei cittadini.
L'ATTUAZIONE DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI
PORZIO, LUCA
2010/2011
Abstract
In questa tesi di laurea si procede alla ricognizione dello stato di attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione ad opera della legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001, che rappresenta, nel panorama italiano, la più importante novella costituzionale votata alla revisione, in ottica federalista, del sistema delle autonomie regionali e locali. Nel primo capitolo dell'elaborato sono descritte le origini e l'evoluzione legislativa delle autonomie locali italiane, soffermandosi in particolare sul decennio che precede la riforma, il quale si caratterizza per una serie di interventi legislativi che hanno radicalmente mutato il quadro normativo di riferimento, dando vita al massimo decentramento possibile perseguibile per mezzo di leggi ordinarie. All'apice di tale situazione, si è giunti alla modifica della Carta costituzionale, rinnovando l'assetto complessivo del autonomie locali, come illustrato nel secondo capitolo, che evidenzia i caratteri essenziali, i contenuti e le problematiche insite nella novella stessa, in tema di potestà legislativa e regolamentare, di funzioni amministrative e di finanza locale. Viene poi analizzata la prima fase della complessa attuazione della riforma, esaminando la legge 5 giugno 2003, n. 131 (legge ¿La Loggia¿), la quale ha tentato di adeguare l'ordinamento della Repubblica alle nuove norme costituzionali, ma, rinviando spesso a successive decisioni sostanziali assegnate al Governo, ha risolto ben poche incertezze, necessitando, essa stessa, di essere attuata. Trascorsi inutilmente i termini per concretizzare le deleghe programmate dalla legge ¿La Loggia¿ e fallito un tentativo di revisione costituzionale sfociato in un referendum, sono stati preparati, nel corso della XV legislatura, alcuni progetti inerenti differenti problematiche attuative della riforma, quali quelle dell'autonomia finanziaria, nonché dell'ordinamento e dell'individuazione delle funzioni fondamentali degli enti locali, approfonditi nella prima parte del terzo capitolo di questo elaborato. Nella seconda parte dell'ultimo capitolo di questa tesi sono affrontati gli interventi attuativi del Titolo V occorsi durante la XVI legislatura, iniziando con un paragrafo concernente le problematiche relative alle ordinanze in materia di ¿sicurezza urbana¿, per poi concentrarsi sulla legge n. 42 del 2009, ovvero sul federalismo fiscale, e sugli interventi, di cui tale legge necessita per la completa produzione dei propri effetti, da compiersi per mezzo di numerosi decreti legislativi, i quali, per ora, sono stati adottati solamente in parte, mentre, per le tematiche restanti, sono comunque stati predisposti degli schemi di decreto, i cui iter di approvazione sono ancora in corso. Nelle conclusioni sono passati in rassegna i più significativi fattori all'origine delle problematiche contro le quali si scontra il processo di attuazione della riforma costituzionale del 2001 ed, in particolare, quello di concretizzazione della normativa in tema di federalismo fiscale. Viene poi sottolineato come il fulcro di questa forma di federalismo sia la necessità di provvedere ad una riqualificazione della spesa pubblica a livello regionale e locale, onde migliorare la qualità dei servizi e quindi la vita dei cittadini.File | Dimensione | Formato | |
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