Tesi di Laurea di Roberto Vitali Abstract: Richiedenti asilo e rifugiati: accesso al ¿diritto ad avere diritti¿ e spazi di inclusione L'idea di approfondire il tema dei richiedenti asilo e dei rifugiati è nata nel periodo fine 2008 quando a Torino, in seguito alla presenza di alcune centinaia di essi, si sono verificate sofferenze e criticità strutturali legate soprattutto al loro insediamento. Questo è anche il periodo della ratifica del Trattato Italo - libico di amicizia, partenariato e cooperazione a seguito del quale il nostro Governo ha adottato precise politiche di respingimento preventivo sebbene il Consiglio di Europa abbia più volte chiesto all'Italia di sospendere tale politica. L'Europa, che si trova costretta ad affrontare le dinamiche e i processi che i migranti forzati mettono in moto, è stata essa stessa a creare al suo interno enormi masse di rifugiati con gli esiti del Primo conflitto mondiale e con la dissoluzione degli imperi asburgico e ottomano; i nascenti Stati nazionali su base etnica riveleranno tutta la loro fragilità. Il fenomeno dei rifugiati mette in luce il nesso tra crisi dello Stato-nazione, retorica dei diritti umani e trasformazione della cittadinanza, concetto che rischia sempre più di diventare fattore di diseguaglianza e di esclusione. In Europa, negli ultimi decenni, si è assistito a una sovrapproduzione normativa in materia, ma la disciplina delle condizioni di accesso è rimessa ai singoli Stati che declinano differenti diritti di accesso, di mobilità e di cittadinanza. Le strategie di politica e governo del fenomeno, adottate negli ultimi anni, si sono sempre più caratterizzate per una precarizzazione della protezione offerta a chi approda come richiedente e alla esternalizzazione delle procedure di accoglienza e di esame delle domande fuori dall'Unione Europea. Sul piano della normativa si sottolinea come l'Italia sia priva di una legge organica in materia, criticità che crea problemi ai richiedenti e a coloro che operano nel settore. Le politiche di accoglienza e integrazione adottate nel nostro Paese, che coinvolgono più piani istituzionali e non, Governo, Enti locali e Associazionismo del Terzo settore, delineano alcune grosse criticità riscontrabili nella debolezza e insufficienza della capacità ricettiva del Sistema di accoglienza, nella scarsità di risorse e nella mancanza, soprattutto a livello locale, di una programmazione condivisa in funzione di contrasto al carattere di costante emergenzialità con cui si affronta il fenomeno, come si delinea nell'esperienza torinese.
Richiedenti asilo e rifugiati:accesso al "diritto ad avere diritti" e spazi di inclusione
VITALI, ROBERTO
2009/2010
Abstract
Tesi di Laurea di Roberto Vitali Abstract: Richiedenti asilo e rifugiati: accesso al ¿diritto ad avere diritti¿ e spazi di inclusione L'idea di approfondire il tema dei richiedenti asilo e dei rifugiati è nata nel periodo fine 2008 quando a Torino, in seguito alla presenza di alcune centinaia di essi, si sono verificate sofferenze e criticità strutturali legate soprattutto al loro insediamento. Questo è anche il periodo della ratifica del Trattato Italo - libico di amicizia, partenariato e cooperazione a seguito del quale il nostro Governo ha adottato precise politiche di respingimento preventivo sebbene il Consiglio di Europa abbia più volte chiesto all'Italia di sospendere tale politica. L'Europa, che si trova costretta ad affrontare le dinamiche e i processi che i migranti forzati mettono in moto, è stata essa stessa a creare al suo interno enormi masse di rifugiati con gli esiti del Primo conflitto mondiale e con la dissoluzione degli imperi asburgico e ottomano; i nascenti Stati nazionali su base etnica riveleranno tutta la loro fragilità. Il fenomeno dei rifugiati mette in luce il nesso tra crisi dello Stato-nazione, retorica dei diritti umani e trasformazione della cittadinanza, concetto che rischia sempre più di diventare fattore di diseguaglianza e di esclusione. In Europa, negli ultimi decenni, si è assistito a una sovrapproduzione normativa in materia, ma la disciplina delle condizioni di accesso è rimessa ai singoli Stati che declinano differenti diritti di accesso, di mobilità e di cittadinanza. Le strategie di politica e governo del fenomeno, adottate negli ultimi anni, si sono sempre più caratterizzate per una precarizzazione della protezione offerta a chi approda come richiedente e alla esternalizzazione delle procedure di accoglienza e di esame delle domande fuori dall'Unione Europea. Sul piano della normativa si sottolinea come l'Italia sia priva di una legge organica in materia, criticità che crea problemi ai richiedenti e a coloro che operano nel settore. Le politiche di accoglienza e integrazione adottate nel nostro Paese, che coinvolgono più piani istituzionali e non, Governo, Enti locali e Associazionismo del Terzo settore, delineano alcune grosse criticità riscontrabili nella debolezza e insufficienza della capacità ricettiva del Sistema di accoglienza, nella scarsità di risorse e nella mancanza, soprattutto a livello locale, di una programmazione condivisa in funzione di contrasto al carattere di costante emergenzialità con cui si affronta il fenomeno, come si delinea nell'esperienza torinese.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/110392