Il canottaggio nasce a Torino in un momento di grande fervore civile e sportivo, sul Po molte persone cominciano a ritrovarsi per fare gite in barca oltre che per nuotare. Nel 1863 alcuni canottieri decidono di riunirsi dando vita alla prima società di canottaggio in Italia, dandosi il nome di Cerea, dal saluto che i barcaioli usavano incontrandosi sul fiume. La Cerea attraversa diverse fasi: inizialmente è frequentata per lo più da appartenenti all'alta borghesia industriale e finanziaria, probabilmente animata da ideali massonici, che si distingue per il livello di istruzione altissimo, per la presenza di personaggi molto influenti e per una capacità innovativa e organizzativa eccezionale che porta i Cerea ad essere i fondatori della Federazione italiana e poi della prima Fed. Internazionale di uno sport. Molti dei dirigenti dei primi 50 anni hanno lasciato traccia delle loro attività lavorative e di quanto fecero nella Cerea e nel mondo del canottaggio; parte della ricerca è stata dedicata alle attività di oltre 20 dirigenti di fine '800. Nel 1915, con la prima guerra, comincia la crisi, poiché molte persone, e soprattutto i giovani atleti, parteciparono al conflitto. Con il fascismo si ha una forte crisi, la dirigenza dà forti segnali di appoggiare fortemente il regime e molti soci, anche storicamente affezionati alla Cerea, si dimettono, probabilmente in disaccordo con atteggiamenti assai lontani dai principi che animarono la società. In questi anni la Cerea perde la sua connotazione elitaria ed apre le porte alla piccola borghesia, langue l'attività agonistica e molti circoli dopolavoristici usano la società. Dopo la seconda guerra inizia un nuovo periodo difficile, dovuto anche all'abbandono del Po inquinato e ai mutamenti derivanti dalla motorizzazione che induce a facili spostamenti; un ricco presidente si prende carico di molte spese della società, ma blocca gli slanci di crescita cui la Cerea era abituata prima della grande guerra e non ricerca un aumento del numero di soci, addirittura inferiore negli anni 60/70 rispetto a quello di fine '800. Dal 1980 riprende la crescita e raddoppiano in breve i soci fino ad arrivare a 250, riprende con forza la vita agonistica, ritorna lo spirito di grande innovazione, tanto da dare vita alla Silver Skiff, regata di canottaggio tra le più famose al mondo, cominciata come una sfida tra soci per avere oggi circa 800 equipaggi provenienti da tutti i continenti.
Per una storia della canottieri Cerea
VITALE, FEDERICO VITO
2010/2011
Abstract
Il canottaggio nasce a Torino in un momento di grande fervore civile e sportivo, sul Po molte persone cominciano a ritrovarsi per fare gite in barca oltre che per nuotare. Nel 1863 alcuni canottieri decidono di riunirsi dando vita alla prima società di canottaggio in Italia, dandosi il nome di Cerea, dal saluto che i barcaioli usavano incontrandosi sul fiume. La Cerea attraversa diverse fasi: inizialmente è frequentata per lo più da appartenenti all'alta borghesia industriale e finanziaria, probabilmente animata da ideali massonici, che si distingue per il livello di istruzione altissimo, per la presenza di personaggi molto influenti e per una capacità innovativa e organizzativa eccezionale che porta i Cerea ad essere i fondatori della Federazione italiana e poi della prima Fed. Internazionale di uno sport. Molti dei dirigenti dei primi 50 anni hanno lasciato traccia delle loro attività lavorative e di quanto fecero nella Cerea e nel mondo del canottaggio; parte della ricerca è stata dedicata alle attività di oltre 20 dirigenti di fine '800. Nel 1915, con la prima guerra, comincia la crisi, poiché molte persone, e soprattutto i giovani atleti, parteciparono al conflitto. Con il fascismo si ha una forte crisi, la dirigenza dà forti segnali di appoggiare fortemente il regime e molti soci, anche storicamente affezionati alla Cerea, si dimettono, probabilmente in disaccordo con atteggiamenti assai lontani dai principi che animarono la società. In questi anni la Cerea perde la sua connotazione elitaria ed apre le porte alla piccola borghesia, langue l'attività agonistica e molti circoli dopolavoristici usano la società. Dopo la seconda guerra inizia un nuovo periodo difficile, dovuto anche all'abbandono del Po inquinato e ai mutamenti derivanti dalla motorizzazione che induce a facili spostamenti; un ricco presidente si prende carico di molte spese della società, ma blocca gli slanci di crescita cui la Cerea era abituata prima della grande guerra e non ricerca un aumento del numero di soci, addirittura inferiore negli anni 60/70 rispetto a quello di fine '800. Dal 1980 riprende la crescita e raddoppiano in breve i soci fino ad arrivare a 250, riprende con forza la vita agonistica, ritorna lo spirito di grande innovazione, tanto da dare vita alla Silver Skiff, regata di canottaggio tra le più famose al mondo, cominciata come una sfida tra soci per avere oggi circa 800 equipaggi provenienti da tutti i continenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/110249