Marta Bardaro Tesi di laurea : Dialogo tra la Filosofia e la Storia nell'opera storiografica di Teofilatto di Simocatta. La mia tesi è incentrata sulla traduzione e sull'analisi del Dialogo che introduce la Storia Universale di Teofilatto di Simocatta. Ho comunque parlato anche dell'opera che contiene il Dialogo. Infatti, prima di giungere a questo, ho dedicato un paragrafo all'approfondimento della struttura della Storia, a quello degli argomenti dei vari libri e i commenti critici suscitati. Oltre a trattare della Storia e del Dialogo, ho trattato anche del contesto storico e culturale che fa da sfondo all'opera. Per il contesto storico, ho analizzato sia il tardo VI secolo, cioè l'età di Maurizio, in quanto è l'argomento principale dell'opera, sia il VII secolo, cioè l'età di Eraclio e anche epoca in cui ha scritto ed è vissuto l'autore. Per il contesto culturale invece, ho ritenuto opportuno fare un excursus della storiografia, a partire da Procopio per arrivare ad Evagrio. Ho poi trattato della letteratura teologica e dogmatica e infine di Giorgio di Pisidia, autore del VII secolo che per importanza può benissimo occupare un paragrafo a sé stante. Segue poi il commento vero e proprio del Dialogo, in cui ho prima evidenziato un aspetto, cioè, secondo l'interpretazione dello studioso Joseph D. C. Frendo, il suo essere composto seguendo gli schemi di un'opera retorica. Ho poi approfondito e analizzato il Dialogo in base ai suoi contenuti. In appendice ho poi posto il testo originale greco e la mia traduzione. Con questa analisi ho voluto mettere in luce due particolari aspetti del Dialogo e quindi anche della Storia Universale: il primo è quello che considera l'opera come lavoro storiografico, l'altro invece che la considera come un'opera frutto della propaganda di corte. Infatti, il progetto politico del committente di Teofilatto, Eraclio, era quello di riabilitare la memoria del defunto imperatore Maurizio, di vituperare Foca e di legittimarsi in quanto erede di Maurizio. Tutta l'opera e il Dialogo che ne fa da premessa, sono composti in quest'ottica, cioè con la volontà più o meno esplicita, di servire da panegirico imperiale.

Dialogo tra la Filosofia e la Storia nell'opera storiografica di Teofilatto di Simocatta

BARDARO, MARTA
2010/2011

Abstract

Marta Bardaro Tesi di laurea : Dialogo tra la Filosofia e la Storia nell'opera storiografica di Teofilatto di Simocatta. La mia tesi è incentrata sulla traduzione e sull'analisi del Dialogo che introduce la Storia Universale di Teofilatto di Simocatta. Ho comunque parlato anche dell'opera che contiene il Dialogo. Infatti, prima di giungere a questo, ho dedicato un paragrafo all'approfondimento della struttura della Storia, a quello degli argomenti dei vari libri e i commenti critici suscitati. Oltre a trattare della Storia e del Dialogo, ho trattato anche del contesto storico e culturale che fa da sfondo all'opera. Per il contesto storico, ho analizzato sia il tardo VI secolo, cioè l'età di Maurizio, in quanto è l'argomento principale dell'opera, sia il VII secolo, cioè l'età di Eraclio e anche epoca in cui ha scritto ed è vissuto l'autore. Per il contesto culturale invece, ho ritenuto opportuno fare un excursus della storiografia, a partire da Procopio per arrivare ad Evagrio. Ho poi trattato della letteratura teologica e dogmatica e infine di Giorgio di Pisidia, autore del VII secolo che per importanza può benissimo occupare un paragrafo a sé stante. Segue poi il commento vero e proprio del Dialogo, in cui ho prima evidenziato un aspetto, cioè, secondo l'interpretazione dello studioso Joseph D. C. Frendo, il suo essere composto seguendo gli schemi di un'opera retorica. Ho poi approfondito e analizzato il Dialogo in base ai suoi contenuti. In appendice ho poi posto il testo originale greco e la mia traduzione. Con questa analisi ho voluto mettere in luce due particolari aspetti del Dialogo e quindi anche della Storia Universale: il primo è quello che considera l'opera come lavoro storiografico, l'altro invece che la considera come un'opera frutto della propaganda di corte. Infatti, il progetto politico del committente di Teofilatto, Eraclio, era quello di riabilitare la memoria del defunto imperatore Maurizio, di vituperare Foca e di legittimarsi in quanto erede di Maurizio. Tutta l'opera e il Dialogo che ne fa da premessa, sono composti in quest'ottica, cioè con la volontà più o meno esplicita, di servire da panegirico imperiale.
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