Background. The effective and safe oral feeding of a preterm infant is one of the essential conditions for his hospital discharge. A correct assessment of oral skills is based on the use of scales that allow on the one hand to identify the infant's progress in acquiring these skills, and on the other hand to test, in the context of research, the effectiveness of any therapeutic interventions and devices to support this process (non-nutritive sucking, multisensory stimulation, special teats). To date, several tools have been proposed for the clinical evaluation of oral feeding in preterm infants, many of which are used in clinical trials. However, only a small number of these scales have been validated and there is currently no consensus in the literature on their use. A review of the literature concerning the main methods of assessing oral skills in the preterm infant has highlighted the lack of a unique tool suitable for this age group. Purpose. The present work (an ancillary study derived from the SOFT trial, a randomized controlled trial which evaluates the effects of two different types of bottles on the development of oral skills in the late preterm infant) aims to propose a oral skills assessment scale for the preterm infant and to evaluate its efficacy in a population of late preterm infants. Materials and methods. A 33-item scale was created and applied to a population of late preterm infants randomized into two groups B-ESP (a valved system with an ergonomic teat) and B-STD (a classic bottle used routinely in TIN). The subjects of both groups were subjected to the polygraphic registration of two meals each (the first at 24-48 hours and the second at 72-96 hours from birth) and at the same time the clinical evaluation of the same meals using the new scale. Results. 20 patients were studied and a total of 40 meals were recorded. The scores assigned at the beginning and at the end of the meal with the new scale were compared with a dysphagia index and an exhaustion index obtained from the analysis of polygraphic tracings. The scale assigned average worse scores to patients with higher dysphagia index values (polygraphically classified as "dysphagia") and average better scores to patients with minor dysphagia index (polygraphically classified as "non-dysphagia"). The same happened in the assessment of exhaustion. Conclusions. The CSR scale was found to be easy to use in all patients studied. It can be considered a useful tool for the assessment of oral skills because it produces results consistent with the instrumental data derived from the polygraphic recordings, allowing patients to be classified according to their degree of dysphagia and exhaustibility. If the data of this pilot study are confirmed in larger randomized studies, the CSR scale could represent a valid tool for the assessment of oral skills in the preterm infant.
Introduzione. L’alimentazione orale efficace e sicura di un neonato pretermine è una delle condizioni imprescindibili per la sua dimissione ospedaliera. Una corretta valutazione delle competenze orali è basata sull’uso di scale che permettano da un lato di identificare i progressi del neonato nell'acquisizione di queste capacità, dall'altro di testare, nell'ambito della ricerca, l’efficacia di eventuali interventi terapeutici e di dispositivi a supporto di tale processo (suzione non nutritiva, stimolazioni multisensoriali, tettarelle particolari). Ad oggi sono stati proposti diversi strumenti per la valutazione clinica dell'oral feeding nei neonati pretermine, molti dei quali utilizzati in trial clinici. Tuttavia, solo un numero esiguo di queste scale è stato validato e, attualmente, non vi è ancora un consenso in letteratura sul loro utilizzo. Alla luce di una revisione della letteratura riguardante i principali metodi di valutazione delle competenze orali nel neonato pretermine si è evidenziata la carenza di uno strumento univoco adeguato a questa fascia di età. Obiettivo. Il presente lavoro (uno studio ancillare derivato dal SOFT trial, un trial randomizzato controllato volto a valutare gli effetti di due diversi tipi di biberon sullo sviluppo delle competenze orali nel neonato late preterm) ha come obiettivo proporre una nuova scala delle competenze orali per il prematuro e valutarne l’efficacia in una popolazione di neonati late preterm. Materiali e metodi. È stata realizzata una scala di 33 item che è stata applicata a una popolazione di neonati late preterm randomizzati in due gruppi B-ESP (un sistema valvolato con una tettarella ergonomica) e B-STD (un classico biberon usato di routine in TIN). I soggetti di entrambi i gruppi sono stati sottoposti alla registrazione poligrafica di due pasti ciascuno (il primo a 24-48 ore e il secondo a 72-96 ore dalla nascita) e contemporaneamente alla valutazione clinica degli stessi mediante la nuova scala. Risultati. Sono stati studiati 20 pazienti e sono stati registrati complessivamente 40 pasti. I punteggi assegnati a inizio e fine pasto con la nuova scala sono stati confrontati con un indice di disfagia e un indice di esauribilità ricavati dall’analisi dei tracciati poligrafici. La scala ha assegnato punteggi mediamente peggiori ai pazienti con valori dell’indice di disfagia maggiori (classificati poligraficamente come “disfagici”) e punteggi mediamente migliori ai pazienti con indice di disfagia minore (classificati poligraficamente come “non disfagici”). Lo stesso è avvenuto nella valutazione dell’esauribilità. Conclusioni. La scala CSR si è rivelata di facile utilizzo in tutti i pazienti studiati. Essa può essere considerata uno strumento utile per la valutazione delle competenze orali perché produce risultati coerenti con i dati strumentali derivati dalle registrazioni poligrafiche, consentendo di classificare i pazienti in base al loro grado di disfagia e di esauribilità. Se i dati di questo studio pilota troveranno conferma in studi randomizzati più ampi, la scala CSR potrà rappresentare un valido strumento per la valutazione delle competenze orali nel neonato pretermine.
Proposta di una nuova scala di valutazione delle competenze orali per il neonato pretermine
VIGNA TAGLIANTI, MICHELA
2020/2021
Abstract
Introduzione. L’alimentazione orale efficace e sicura di un neonato pretermine è una delle condizioni imprescindibili per la sua dimissione ospedaliera. Una corretta valutazione delle competenze orali è basata sull’uso di scale che permettano da un lato di identificare i progressi del neonato nell'acquisizione di queste capacità, dall'altro di testare, nell'ambito della ricerca, l’efficacia di eventuali interventi terapeutici e di dispositivi a supporto di tale processo (suzione non nutritiva, stimolazioni multisensoriali, tettarelle particolari). Ad oggi sono stati proposti diversi strumenti per la valutazione clinica dell'oral feeding nei neonati pretermine, molti dei quali utilizzati in trial clinici. Tuttavia, solo un numero esiguo di queste scale è stato validato e, attualmente, non vi è ancora un consenso in letteratura sul loro utilizzo. Alla luce di una revisione della letteratura riguardante i principali metodi di valutazione delle competenze orali nel neonato pretermine si è evidenziata la carenza di uno strumento univoco adeguato a questa fascia di età. Obiettivo. Il presente lavoro (uno studio ancillare derivato dal SOFT trial, un trial randomizzato controllato volto a valutare gli effetti di due diversi tipi di biberon sullo sviluppo delle competenze orali nel neonato late preterm) ha come obiettivo proporre una nuova scala delle competenze orali per il prematuro e valutarne l’efficacia in una popolazione di neonati late preterm. Materiali e metodi. È stata realizzata una scala di 33 item che è stata applicata a una popolazione di neonati late preterm randomizzati in due gruppi B-ESP (un sistema valvolato con una tettarella ergonomica) e B-STD (un classico biberon usato di routine in TIN). I soggetti di entrambi i gruppi sono stati sottoposti alla registrazione poligrafica di due pasti ciascuno (il primo a 24-48 ore e il secondo a 72-96 ore dalla nascita) e contemporaneamente alla valutazione clinica degli stessi mediante la nuova scala. Risultati. Sono stati studiati 20 pazienti e sono stati registrati complessivamente 40 pasti. I punteggi assegnati a inizio e fine pasto con la nuova scala sono stati confrontati con un indice di disfagia e un indice di esauribilità ricavati dall’analisi dei tracciati poligrafici. La scala ha assegnato punteggi mediamente peggiori ai pazienti con valori dell’indice di disfagia maggiori (classificati poligraficamente come “disfagici”) e punteggi mediamente migliori ai pazienti con indice di disfagia minore (classificati poligraficamente come “non disfagici”). Lo stesso è avvenuto nella valutazione dell’esauribilità. Conclusioni. La scala CSR si è rivelata di facile utilizzo in tutti i pazienti studiati. Essa può essere considerata uno strumento utile per la valutazione delle competenze orali perché produce risultati coerenti con i dati strumentali derivati dalle registrazioni poligrafiche, consentendo di classificare i pazienti in base al loro grado di disfagia e di esauribilità. Se i dati di questo studio pilota troveranno conferma in studi randomizzati più ampi, la scala CSR potrà rappresentare un valido strumento per la valutazione delle competenze orali nel neonato pretermine.File | Dimensione | Formato | |
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