L’obiettivo di questo elaborato è stato quello di illustrare gli effetti dell’acquaticità nei primi 36 mesi di vita dei neonati. Attraverso una approfondita consultazione della letteratura scientifica, si evince come la pratica del nuoto infantile favorisca lo sviluppo motorio, fisiologico, cognitivo, emotivo e relazionale. L’attività è organizzata per diverse fasce d’età e prevede esercizi di galleggiamento, immersione e scivolamento, al fine di incrementare lo sviluppo psicomotorio, la coordinazione, l’equilibrio e la percezione del corpo nello spazio. È fondamentale il coinvolgimento dei genitori per creare un ambiente acquatico sereno e positivo in modo che i neonati, durante lo svolgimento delle sessioni di nuoto, consolidino il rapporto con loro, essenziale per lo sviluppo emotivo e il benessere psicologico. Questa metodologia, oltre ad essere un’esperienza gradevole e tranquillizzante per i neonati, si è dimostrata efficace in molteplici contesti terapeutici. Tra i principali ambiti di applicazione dell’acquaticità neonatale vi sono il trattamento della paralisi cerebrale infantile, il supporto ai bambini disabilità, in particolare con disturbo dello spettro autistico, e con disturbi neuromotori. Inoltre, è utilizzata in programmi di terapia per neonati prematuri, in interventi prenatali e nello sviluppo infantile. In conclusione, gli studi hanno riconosciuto i benefici delle esperienze acquatiche precoci per lo sviluppo motorio e fisiologico dei neonati ma è evidente la chiara necessità di ulteriori ricerche con protocolli standardizzati e misurazioni quantitative dettagliate.

ACQUATICITÀ NEONATALE

MORELLI, FEDERICA
2023/2024

Abstract

L’obiettivo di questo elaborato è stato quello di illustrare gli effetti dell’acquaticità nei primi 36 mesi di vita dei neonati. Attraverso una approfondita consultazione della letteratura scientifica, si evince come la pratica del nuoto infantile favorisca lo sviluppo motorio, fisiologico, cognitivo, emotivo e relazionale. L’attività è organizzata per diverse fasce d’età e prevede esercizi di galleggiamento, immersione e scivolamento, al fine di incrementare lo sviluppo psicomotorio, la coordinazione, l’equilibrio e la percezione del corpo nello spazio. È fondamentale il coinvolgimento dei genitori per creare un ambiente acquatico sereno e positivo in modo che i neonati, durante lo svolgimento delle sessioni di nuoto, consolidino il rapporto con loro, essenziale per lo sviluppo emotivo e il benessere psicologico. Questa metodologia, oltre ad essere un’esperienza gradevole e tranquillizzante per i neonati, si è dimostrata efficace in molteplici contesti terapeutici. Tra i principali ambiti di applicazione dell’acquaticità neonatale vi sono il trattamento della paralisi cerebrale infantile, il supporto ai bambini disabilità, in particolare con disturbo dello spettro autistico, e con disturbi neuromotori. Inoltre, è utilizzata in programmi di terapia per neonati prematuri, in interventi prenatali e nello sviluppo infantile. In conclusione, gli studi hanno riconosciuto i benefici delle esperienze acquatiche precoci per lo sviluppo motorio e fisiologico dei neonati ma è evidente la chiara necessità di ulteriori ricerche con protocolli standardizzati e misurazioni quantitative dettagliate.
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