Trattare un argomento come quello della democrazia per la mia tesi di laurea triennale è stata certamente una scelta rischiosa, per l'ampiezza e la complessità dell'argomento, ma assolutamente stimolante ed affascinante, considerata la dignità di tale concetto e la sua posizione di centralità in un contesto come quello contemporaneo caratterizzato da una profonda crisi sociale e politica. Il primo approccio diretto allo studio della democrazia l' ho avuto durante il programma Erasmus da me sostenuto presso la Universidad de Cadiz durante l'anno accademico 2009/2010, in particolare seguendo il corso di Teorìa de la democrazia tenuto dal Professore Ramón Vargas-Machuca Ortega docente di Filosofia Morale e Politica. Fu, in effetti, proprio durante una lezione del Professor Machuca che pensai di intraprendere tale progetto di ricerca. La mia idea iniziale era quella di costruire un questionario da sottoporre ad un campione di intervistati che potesse fornire dati significativi in merito ad alcuni indicatori del livello di democrazia presente nel nostro Stato, l'Italia. Tutto ciò ispirandomi a quanto già sperimentato in paesi come Francia e Spagna. Ben presto però mi sono reso conto dell'impossibilità di portare a termine un simile progetto, specie in occasione di una tesi di laurea triennale, per la smodata richiesta in termini di tempo, risorse, mezzi e competenze che esso avrebbe comportato. È stato a questo punto che, sotto consiglio del relatore, ho deciso di trasferire gli intenti del mio progetto iniziale in questa ricerca bibliografica attraverso la quale intendo offrire spunto per una riflessione in merito a quali siano, ad oggi, gli indicatori che forniscono informazioni utili sullo stato di salute di una democrazia. Ho strutturato la tesi in tre capitoli. Nel primo capitolo viene definito ed articolato il problema. Affrontando la questione della giustificazione della democrazia si cerca di spiegare in virtù di che cosa essa si rivela la migliore soluzione di governo, in particolare nel mostrare la sua maggiore capacità di assicurare diritti fondamentali, come libertà ed uguaglianza, ai propri cittadini. Nell'ultimo paragrafo, infine, viene confrontata la democrazia con la sua alternativa più radicale: l'anarchia. Il secondo capitolo tratta due temi molto concreti e, oserei dire, abbastanza spinosi dei regimi democratici quali la rappresentanza politica e le istituzioni della democrazia rappresentativa. Il terzo capitolo, pensando al futuro, è dedicato al significato e all'importanza di una educazione alla cittadinanza democratica con un occhio al contributo che ad essa possono portare forme di associazione dei cittadini quali l'attivismo civico.

Sulla democrazia: giustificazione, rappresentanza e cittadinanza.

ZONCH, CESARE
2010/2011

Abstract

Trattare un argomento come quello della democrazia per la mia tesi di laurea triennale è stata certamente una scelta rischiosa, per l'ampiezza e la complessità dell'argomento, ma assolutamente stimolante ed affascinante, considerata la dignità di tale concetto e la sua posizione di centralità in un contesto come quello contemporaneo caratterizzato da una profonda crisi sociale e politica. Il primo approccio diretto allo studio della democrazia l' ho avuto durante il programma Erasmus da me sostenuto presso la Universidad de Cadiz durante l'anno accademico 2009/2010, in particolare seguendo il corso di Teorìa de la democrazia tenuto dal Professore Ramón Vargas-Machuca Ortega docente di Filosofia Morale e Politica. Fu, in effetti, proprio durante una lezione del Professor Machuca che pensai di intraprendere tale progetto di ricerca. La mia idea iniziale era quella di costruire un questionario da sottoporre ad un campione di intervistati che potesse fornire dati significativi in merito ad alcuni indicatori del livello di democrazia presente nel nostro Stato, l'Italia. Tutto ciò ispirandomi a quanto già sperimentato in paesi come Francia e Spagna. Ben presto però mi sono reso conto dell'impossibilità di portare a termine un simile progetto, specie in occasione di una tesi di laurea triennale, per la smodata richiesta in termini di tempo, risorse, mezzi e competenze che esso avrebbe comportato. È stato a questo punto che, sotto consiglio del relatore, ho deciso di trasferire gli intenti del mio progetto iniziale in questa ricerca bibliografica attraverso la quale intendo offrire spunto per una riflessione in merito a quali siano, ad oggi, gli indicatori che forniscono informazioni utili sullo stato di salute di una democrazia. Ho strutturato la tesi in tre capitoli. Nel primo capitolo viene definito ed articolato il problema. Affrontando la questione della giustificazione della democrazia si cerca di spiegare in virtù di che cosa essa si rivela la migliore soluzione di governo, in particolare nel mostrare la sua maggiore capacità di assicurare diritti fondamentali, come libertà ed uguaglianza, ai propri cittadini. Nell'ultimo paragrafo, infine, viene confrontata la democrazia con la sua alternativa più radicale: l'anarchia. Il secondo capitolo tratta due temi molto concreti e, oserei dire, abbastanza spinosi dei regimi democratici quali la rappresentanza politica e le istituzioni della democrazia rappresentativa. Il terzo capitolo, pensando al futuro, è dedicato al significato e all'importanza di una educazione alla cittadinanza democratica con un occhio al contributo che ad essa possono portare forme di associazione dei cittadini quali l'attivismo civico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/109874