La dissertazione vuole analizzare i rapporti intercorsi tra la Gerusalemme Liberata e le arti figurative, partendo da saggi illustri come quello di Giulio Carlo Argan che prese in esame il rapporto tra Tasso e Tintoretto, per arrivare al progetto espositivo su Tasso tra letteratura, musica, teatro e arti figurative (Ferrara, 1985), che rappresentò l'esito di un vasto lavoro d'indagine sulla fortuna tassiana, articolato tra diverse aree culturali, letteratura, musica, illustrazioni, teatro e arti figurative, entro un arco cronologico compreso tra il XVI secolo e il XIX secolo a cura di Andrea Buzzoni per le manifestazioni realizzate nell'ambito delle Celebrazioni per il VI centenario della costruzione del Castello Estense. Proprio da questo testo si vuole partire, focalizzandosi, però, sulla figura di Armida, la maga dalle molteplici personalità, che da sempre è stata un ottimo soggetto per molti artisti che hanno ritratto scene della Gerusalemme Liberata in cui lei è protagonista, spesso in relazione al prode cavaliere Rinaldo. La prima parte di questo lavoro verrà dedicata ad un'analisi della personalità e delle metamorfosi che essa ha subito. Si prenderanno in esame i punti chiave della Gerusalemme Liberata nei quali le vicende della donna-maga sono predominanti, facendo particolare attenzione ai versi tassiani e ai giochi stilistici utilizzati per farne emergere le sue particolarità. La seconda parte sarà, invece, dedicata al testo di Buzzoni: egli partendo dalle illustrazioni aveva fornito un elenco delle opere artistiche più note con tema episodi del poema; qui si vuole brevemente riassumere la sua opera e aggiungere altre raffigurazioni che, probabilmente per ragioni di spazio, erano state omesse. La numerazione delle illustrazioni seguirà quella del Buzzoni stesso che incomincia dalle interpretazioni grafiche delle opere tassiane per arrivare poi alle arti figurative vere e proprie. L'obiettivo finale, quindi, è quello di analizzare l'interazione tra letteratura e arte incentandosi sui mutamenti di Armida che costituiscono una storia nella storia del poema tassiano, e il notevole apporto che la prima fornisce alla seconda, suggerendole temi e fondali per le rappresentazioni. Approfondendo e utilizando gli studi effettuati da Buzzoni e Careri si cercherà di dare un quadro d'insieme della maga e in che modo le sue metamorfosi sono state rapresentata nell'arte.
Metamorfosi di una maga: Armida dal poema tassiano all'arte figurativa
ECCELSI, SILVIA
2010/2011
Abstract
La dissertazione vuole analizzare i rapporti intercorsi tra la Gerusalemme Liberata e le arti figurative, partendo da saggi illustri come quello di Giulio Carlo Argan che prese in esame il rapporto tra Tasso e Tintoretto, per arrivare al progetto espositivo su Tasso tra letteratura, musica, teatro e arti figurative (Ferrara, 1985), che rappresentò l'esito di un vasto lavoro d'indagine sulla fortuna tassiana, articolato tra diverse aree culturali, letteratura, musica, illustrazioni, teatro e arti figurative, entro un arco cronologico compreso tra il XVI secolo e il XIX secolo a cura di Andrea Buzzoni per le manifestazioni realizzate nell'ambito delle Celebrazioni per il VI centenario della costruzione del Castello Estense. Proprio da questo testo si vuole partire, focalizzandosi, però, sulla figura di Armida, la maga dalle molteplici personalità, che da sempre è stata un ottimo soggetto per molti artisti che hanno ritratto scene della Gerusalemme Liberata in cui lei è protagonista, spesso in relazione al prode cavaliere Rinaldo. La prima parte di questo lavoro verrà dedicata ad un'analisi della personalità e delle metamorfosi che essa ha subito. Si prenderanno in esame i punti chiave della Gerusalemme Liberata nei quali le vicende della donna-maga sono predominanti, facendo particolare attenzione ai versi tassiani e ai giochi stilistici utilizzati per farne emergere le sue particolarità. La seconda parte sarà, invece, dedicata al testo di Buzzoni: egli partendo dalle illustrazioni aveva fornito un elenco delle opere artistiche più note con tema episodi del poema; qui si vuole brevemente riassumere la sua opera e aggiungere altre raffigurazioni che, probabilmente per ragioni di spazio, erano state omesse. La numerazione delle illustrazioni seguirà quella del Buzzoni stesso che incomincia dalle interpretazioni grafiche delle opere tassiane per arrivare poi alle arti figurative vere e proprie. L'obiettivo finale, quindi, è quello di analizzare l'interazione tra letteratura e arte incentandosi sui mutamenti di Armida che costituiscono una storia nella storia del poema tassiano, e il notevole apporto che la prima fornisce alla seconda, suggerendole temi e fondali per le rappresentazioni. Approfondendo e utilizando gli studi effettuati da Buzzoni e Careri si cercherà di dare un quadro d'insieme della maga e in che modo le sue metamorfosi sono state rapresentata nell'arte.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/109871