La dissertazione analizza il rapporto del poeta inglese John Keats con i modelli del passato; i Greci, Dante, Spenser, Milton sono alcuni dei debiti che si possono rinvenire nelle sue opere. In particolare, dato il consistente corpus keatsiano, si è scelto di prendere a modello un'opera identificativa di ogni genere letterario in cui si cimentò il poeta: L'ode: si analizzano l'Ode to Psyche e l'Ode on a Grecian Urn; nella prima è affrontato il tema della mente fertile che accoglie la dea ed edifica un tempio per Ella, per sopperire alla mancanza dovuta al decadimento del paganesimo. Nella seconda si presta attenzione al disagio dovuto alla contemplazione dell'oggetto artistico, fonte di sentimenti contrastanti e portatore di una verità ambigua. Il poema epico: sono presi in esame i due poemi incompiuti con a tema il mito di Iperione: Hyperion e The Fall of Hyperion; in queste due opere emergono in particolare le influenze miltoniane e dantesche, ma non si sottovaluta la grande portata filosofica dovuta ad una maturazione del poeta in seguito a travagliate esperienze personali. La poesia narrativa (long poem): Lamia, il poemetto contenuto nell'ultimo libro pubblicato da Keats, è l'ultima delle opere prese in considerazione per questa tesi. Il tema è quello della conoscenza della verità, che può rivelarsi portatrice di dolore, e dell'immaginazione e della finzione che invece contengono radici di felicità. Le conclusioni a cui giunge la dissertazione sono, come tutte le interpretazioni di opere lettararie e soprattutto poetiche, aperte a diverse sentenze. Tuttavia si è cercato di fornire un quadro completo delle generali e più diffuse interpretazioni delle opere prese in analisi, e delle influenze che esse hanno subìto alla luce del clima culturale in cui viveva il poeta e delle sue inclinazioni personali.

Keats e gli Antichi

REGGIO, ARIANNA
2010/2011

Abstract

La dissertazione analizza il rapporto del poeta inglese John Keats con i modelli del passato; i Greci, Dante, Spenser, Milton sono alcuni dei debiti che si possono rinvenire nelle sue opere. In particolare, dato il consistente corpus keatsiano, si è scelto di prendere a modello un'opera identificativa di ogni genere letterario in cui si cimentò il poeta: L'ode: si analizzano l'Ode to Psyche e l'Ode on a Grecian Urn; nella prima è affrontato il tema della mente fertile che accoglie la dea ed edifica un tempio per Ella, per sopperire alla mancanza dovuta al decadimento del paganesimo. Nella seconda si presta attenzione al disagio dovuto alla contemplazione dell'oggetto artistico, fonte di sentimenti contrastanti e portatore di una verità ambigua. Il poema epico: sono presi in esame i due poemi incompiuti con a tema il mito di Iperione: Hyperion e The Fall of Hyperion; in queste due opere emergono in particolare le influenze miltoniane e dantesche, ma non si sottovaluta la grande portata filosofica dovuta ad una maturazione del poeta in seguito a travagliate esperienze personali. La poesia narrativa (long poem): Lamia, il poemetto contenuto nell'ultimo libro pubblicato da Keats, è l'ultima delle opere prese in considerazione per questa tesi. Il tema è quello della conoscenza della verità, che può rivelarsi portatrice di dolore, e dell'immaginazione e della finzione che invece contengono radici di felicità. Le conclusioni a cui giunge la dissertazione sono, come tutte le interpretazioni di opere lettararie e soprattutto poetiche, aperte a diverse sentenze. Tuttavia si è cercato di fornire un quadro completo delle generali e più diffuse interpretazioni delle opere prese in analisi, e delle influenze che esse hanno subìto alla luce del clima culturale in cui viveva il poeta e delle sue inclinazioni personali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/109863